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Ville San Pietro
Borgomaro
Albenga - Imperia
cappella
sussidiaria
Madonna dell'Acqua Santa
Parrocchia di San Pietro in Vincoli
Pianta; Elementi decorativi; Facciata; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture
nessuno
XVII sec - XVII sec(citazione intero bene); 1768 - 1768(costruzione santuario); XX sec - XXI sec(restauro intero bene)
Cappella della Madonna dell'Acqua Santa
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Cappella della Madonna dell'Acqua Santa <Ville San Pietro, Borgomaro>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche

XVII sec  (citazione intero bene)

Nella prima metà del XVII secolo viene costruita una cappella dedicata alla Madonna della Neve, citata da Paneri nel "Sacro e Vago Giardinello" anche come "cappella dell'Olmeto".

1768  (costruzione santuario)

Viene costruito il santuario, che viene raccordato alla vecchia cappella tramite il presbiterio.

XX sec - XXI sec (restauro intero bene)

Tra la fine del '900 e l'inizio del nuovo secolo l'edificio riceve restauri interni ed esterni.
Descrizione

La cappella dedicata alla Madonna del Carmine è localizzata nel territorio comunale di Borgomaro (IM), a 568 metri di quota sul livello del mare. Sorge su un colle a oriente della frazione di Ville San Pietro, in una radura nel cuore di un'area boschiva. L'edificio, orientato con l'abside a nord, è composto da tre volumi: l’aula voltata a botte lunettata, il portico coperto da una volta a crociera e l’antica cappella dedicata a Nostra Signora della Neve, diventata un sacello laterale della chiesa principale. La vecchia cappella custodisce la cosiddetta "grotta dell'Acquasanta". Su un prospetto della cappella è presente una fontana dove viene raccolta l'acqua, popolarmente ritenuta taumaturgica. L'interno presenta un aspetto austero, con basse volte a botte dove si aprono tre finestre.
Pianta
L'edificio è composto da tre volumi a pianta quadrata: l’aula voltata a botte lunettata, il portico coperto da una volta a crociera e l’antica cappella, coperta da una volta a botte.
Elementi decorativi
L’abside presenta una decorazione dipinta a prospetto architettonico di colonne tortili che sorreggono una trabeazione con timpano semicircolare. La parete di fondo, alle spalle dell'altare novecentesco, presenta una decorazione murale. Questa incornicia, per mezzo di un'edicola dipinta, la nicchia in cui era, in origine, conservata la statua oggetto di culto, una Madonna con Gesù Bambino in marmo del XVII secolo oggi trasferita nella chiesa parrocchiale. Ai lati dell'edicola sono raffigurati San Biagio a sinistra e San Francesco da Sales a destra. Sopra il timpano compare la figura del Padre Benedicente, affiancato dai Santi Cosma e Damiano, e dall'altro, da Sant'Apollonia e Sant'Antonino.
Facciata
La facciata, parzialmente obliterata dal portico aperto su tre parti, mantiene il tradizionale assetto con ingresso e finestrelle "di devozione" ai lati. Sopra il portale vi è una raffigurazione della Madonna della Misericordia con San Rocco e San Sebastiano, entro una cornice mistilinea.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è in piastrelle in graniglia.
Coperture
Il tetto è coperto in tegole marsigliesi e abbadini in ardesia.
Adeguamento liturgico

nessuno
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