chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Borgomaro Albenga - Imperia chiesa sussidiaria Immacolata Concezione Parrocchia di Santi Antonio e Bernardino da Siena Pianta; Elementi decorativi; Facciata; Campanile; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture nessuno 1611 - 1615(costruzione intero bene); 1633 - 1633(ampliamento intero bene); 1696 - 1696(realizzazione cappelle); 1736 - 1736(ristrutturazione cappella); 1749 - 1749(danneggiamento intero bene); 1772 - 1774(manutenzione altare maggiore); 1810 - 1818(soppressione intero bene); 1824 - 1829(ristrutturazione intero bene); 1874 - 1886(ricovero intero bene)
Chiesa dell'Immacolata Concezione
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa dell'Immacolata Concezione <Borgomaro>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche
1611 - 1615 (costruzione intero bene)
Il 10 maggio 1611 Inizia la costruzione della chiesa, nel contesto dell'erezione del convento francescano. La prima celebrazione avviene nel corso del 1615.
1633 (ampliamento intero bene)
Il 16 ottobre 1633 la chiesa viene consacrata all’Immacolata Concezione e ampliata con coro e due cappelle laterali.
1696 (realizzazione cappelle)
Vengono aggiunte le altre due cappelle, dedicate alla Santa Croce e a San Pietro da Alcantara; Gio Batta Marvaldi le decora con stucchi.
1736 (ristrutturazione cappella)
La cappella di San Michele viene spostata e ristrutturata, con decorazione a stucco di Francesco Maria Marvaldi, che rifa anche la cappella di Sant'Antonio.
1749 (danneggiamento intero bene)
Le truppe rivoluzionarie danneggiano il convento.
1772 - 1774 (manutenzione altare maggiore)
Gio Andrea Casella ricompone l'altare centrale; nel 1774 vengono aggiunti i gradini e il tabernacolo di marmo.
1810 - 1818 (soppressione intero bene)
Nel 1810 il convento viene soppresso e nel 1818 i francescani ritornano al convento.
1824 - 1829 (ristrutturazione intero bene)
Con elargizioni statali e dei regnanti sabaudi vengono fatti lavori di ristrutturazione: un nuovo pavimento "alla genovese", nuove campane, etc.
1874 - 1886 (ricovero intero bene)
Si stabiliscono nel convento le suore della carità di San Vincenzo: l'anno successivo viene fondato il ricovero; nel 1886 viene istituito anche un ospedale.
Descrizione
La chiesa dedicata all’Immacolata Concezione sorge nel territorio comunale di Borgomaro (IM), a 217 metri di quota sul livello del mare. La chiesa fa parte di un ex convento, che sorge sui primi rilievi sulla sponda sinistra del torrente Impero, a metà strada tra Borgomaro e Candeasco, tra vigne e oliveti. Il grande complesso del convento dei Francescani Riformati, fondato nel 1608, ora è la sede della Residenza Protetta Orengo-Demora. La chiesa, esempio assai precoce di tipologia planimetrica ad aula unica, possiede quattro cappelle laterali. La sacrestia laterale è stata trasformata in obitorio. All'esterno presenta i prospetti intonacati e tinteggiati, ed è preceduta da un pronao che si apre su una vasta piazza alberata.
Pianta
L'edificio è composto da un’aula rettangolare e da un profondo presbiterio di ugual forma, ma di minor altezza e profondità. Gli spazi sono coperti da volte a botte.
Elementi decorativi
La chiesa conserva cinque altari e un coro ligneo di squisita fattura. L'altar maggiore, in marmo e stucco, è opera di Gio Andrea Casella (1772) ed è arricchito da una statua marmorea e policroma dell'Immacolata, opera di Giuseppe de Ferrari (post 1734). E'caratterizzato da un ampio frontone contenente una nicchia con la statua della Vergine Maria, coronata dal simbolo di Dio Padre raggiato. Ai lati del presbiterio, in due nicchie, sono collocate due statue in materia di S. Antonio da Padova e S. Francesco. Nell'aula, rettangolare, sono state ricavate quattro cappelle, con altari riccamente decorati a stucco. Il primo (da sinistra a destra) della famiglia Cascione, è dedicato a San Michele, con pala d'altare del 1633. Di fronte c'è la cappella della famiglia Amei, con ancona post 1633 rappesentante l'estasi di S.Antonio. L'altare della famiglia Marvaldi conserva una tela di San Pietro d' Alcantara, del 1696. La cappella della famiglia Mela, infine, è dedicata all'adorazione della Croce, con un dipinto di scuola napoletana del 1696. La chiesa conserva anche due tele raffiguranti la nascita e lo sposalizio della Vergine, e due quadri raffiguranti Santi francescani. Un dipinto su legno collocato sul retro di una delle porte laterali rappresenta la Vergine Maria. Due segmenti di trabeazione modanata corrono sotto la volta dell'aula, senza congiungersi in controfacciata; altri due segmenti a quota inferiore seguono i lati del presbiterio. Le volte dell'aula e del presbiterio sono dipinte a finti cassettoni.
Facciata
La facciata, dal sobrio profilo a capanna, è intonaca e tinteggiata e priva di decorazioni. E' preceduta da un ampio portico, aperto su tre lati. Sotto il portico si apre l'ingresso, sormontato da un bassorilievo marmoreo. Nel timpano si apre una monofora; due semplici cornici seguono il profilo dei salienti.
Campanile
Il campanile, a base quadrata, intonacato e tinteggiato, sorge in posizione posteriore lungo il fianco destro dell'edificio.
Pavimenti e pavimentazioni
Il pavimento è "alla genovese" in ardesia e tozzetti di marmo.