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Levizzano
Baiso
Reggio Emilia - Guastalla
chiesa
parrocchiale
S. Giorgio M.
Parrocchia di San Giorgio Martire
Pianta; facciata; Struttura; Coperture; Pavimentazioni; Elementi decorativi
nessuno
1302 - 1302(preesistenze carattere generale); 1543 - 1543(stato di conservazione preesistenze); XVII sec. - XX sec.(frane e demolizione preesistenze); 1960 - 1961(costruzione intero bene)
Chiesa di San Giorgio Martire
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Giorgio Martire <Levizzano, Baiso>
Altre denominazioni S. Giorgio M.
Autore (ruolo)
Cervi, Piero (progetto di costruzione)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Angelo Biancini di Faenza (ceramiche)
Notizie Storiche

1302  (preesistenze carattere generale)

La chiesa di San Giorgio è citata nel 1302 tra le dipendenti della Pieve di Baiso.

1543  (stato di conservazione preesistenze)

Nel 1543 nella relazione della visita del vescovo Cervini vengono descritti due altari e annotato lo stato di conservazione precario della chiesa.

XVII sec. - XX sec. (frane e demolizione preesistenze)

Testimonianze orali tramandate nel tempo riportano di una frana che nel XVII secolo compromise la chiesa. L'edificio fu riedificato nel luogo dell'attuale, ma all'inizio del XX secolo un'altra frana la minacciava.

1960 - 1961 (costruzione intero bene)

La nuova chiesa fu costruita negli anni 1960-61 su progetto dell'arch. Piero Cervi di Reggio Emilia, dopo la demolizione della vecchia chiesa, dichiarata inagibile e abbattuta negli stessi anni.
Descrizione

La chiesa è posta su un poggio rialzato rispetto alla strada, raggiungibile con una lunga scalinata. La facciata è a capanna, la pianta a croce latina con abside quadrangolare. La struttura della chiesa è un telaio in calcestruzzo armato, con tamponamenti in muratura di laterizi a vista. Sulla facciata principale il tradizionale rosone è reinterpretato con una serie di piccole feritoie disposte a rombo. Asole in vetrocemento e finestrature a nastro illuminano lo spazio dell'unica navata.
Pianta
La chiesa ha una pianta a croce latina con abside quadrangolare. Nel transetto destro ha sede il coro, mentre nel sinistro, separato dall'aula liturgica da una parete vetrata, si trova la cappella feriale.
facciata
La facciata è a capanna in laterizi faccia a vista. Il tradizionale rosone è reinterpretato con una serie di feritoie a croce e quagrandolari disposte in forma di rombo. Due porzioni ai lati estremi della facciata sono costituite da elementi di vetrocemento.
Struttura
La struttura della chiesa è un telaio in calcestruzzo armato, con tamponamenti in muratura di laterizi faccia a vista. Nastri di finestre orizzontali e porzioni verticali realizzate in vetrocemento illuminano l'interno.
Coperture
La copertura è a due falde, la struttura è costituita da capriate semplici formate da travetti in calcestruzzo armato e catena metallica su cui sono state gettate le falde inclinate anch'esse in calcestruzzo. Il manto di copertura è in tegole di laterizio.
Pavimentazioni
La pavimentazione interna è in mosaico ceramico riferibile all'epoca della costruzione (anni '60 del 1900).
Elementi decorativi
Da segnalare i pregevoli elementi decorativi in ceramica smaltata, opere probabilmente di artisti contemporanei locali, tra i quali il Cristo Crocefisso appeso alle spalle dell'altare, le formelle che decorano l'altare stesso, la Via Crucis lungo le pareti dell'aula.
Adeguamento liturgico

nessuno
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