chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Alassio Albenga - Imperia chiesa parrocchiale San Francesco Parrocchia di Santa Maria Immacolata Pianta; Impianto strutturale; Arredi; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture; Campanile altare - aggiunta arredo (1970) 1500 - 1503(edificazione intero bene); 1585 - 1586(citazione intero bene); 1593 - 1597(ampliamento intero bene); 1618 - 1618(intitolazione intero bene); 1627 - 1627(costruzione campanile); 1765 - 1765(restauro intero bene); 1853 - 1853(ampliamento intero bene); 1882 - 1882(passaggio amministrazione intero bene); 1939 - 1939(decorazione facciata); 1972 - 1972(costituzione intero bene); 1981 - 1982(restauro intero bene); 1988 - 1988(restauro facciata); 2015 - 2015(restauro interno)
Chiesa di San Francesco
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Francesco <Alassio>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze liguri (costruzione)
Notizie Storiche
1500 - 1503 (edificazione intero bene)
Nel 1500, quando le case di Borgo Coscia erano ancora indifese, un'incursione corsara venne respinta dagli abitanti: la cacciata degli aggressori venne attribuita all'intervento miracoloso della Madonna. In ringraziamento a quest'ultima, sul limitare della spiaggia, venne costruita nel 1503 una chiesa dedicata alla Madonna del Soccorso; il culto di quest'ultima viene tutt'oggi praticato nell'omonima cappella situata al centro della navata destra della chiesa dove si trova il dipinto attribuito a Macrino d'Alba già presente nel primitivo edificio sacro.
1585 - 1586 (citazione intero bene)
L'"oratorio",citato nella relazione del visitatore apostolico Nicolò Mascardi, risulta provvisto di almeno due altari laterali.
1593 - 1597 (ampliamento intero bene)
Sulla chiesa dedicata alla Madonna del Soccorso, nel 1593 venne fondato il primo convento. In quegli anni infatti la città di Alassio accolse una piccola comunità di frati cappuccini ai quali fu concesso l'uso perpetuo della cappella con annesso il terreno per la fabbricazione del convento. E' probabile che la nuova fabbrica risparmiasse, di quella precedente costruzione, l'abside di impianto poligonale (tuttora segnata nel catino da una serie di arcaici costoloni convergenti in una chiave di volta raffigurante un Agnus Dei) e la stessa parete di sinistra, lungo la quale correva la vecchia strada per Albenga.
1618 (intitolazione intero bene)
Il 19 ottobre 1618 la chiesa, dedicata all'Immacolata Concezione, fu consacrata dal Vescovo di Albenga mons. Vincenzo Landinello
1627 (costruzione campanile)
Nel 1627 venne realizzato il campanile.
1765 (restauro intero bene)
Nel 765 furono ornate, con ancone in noce, le cappelle di San Francesco e del Beato Serafino; vennero apportati nuovi elementi, "gradini e ornamenti" all'altare maggiore e furono ripristinate le coperture.
1853 (ampliamento intero bene)
L'aspetto attuale della chiesa risale al 1853 in occasione di ampliamenti resi possibili da una serie di donazioni che permisero la realizzazione delle cappelle del Beato Serafino, delle Anime purganti e dell'Addolorata, formando una navatella in luogo di due altari incavati nella parete sinistra. Simmetricamente, alla destra, fu realizzata una navata che mise in comunicazione le cappelle di San Felice, di N. S. del Soccorso e di Sant'Anna.
1882 (passaggio amministrazione intero bene)
In esecuzione alle leggi di soppressione delle corporazioni religiose emanate nel 1855, i Frati lasciarono il convento e nel 1882 la Chiesa passò all'amministrazione vescovile.
1939 (decorazione facciata)
Il prospetto principale assunse il suo attuale aspetto nel 1939 quando fu valorizzato con un rivestimento lapideo in pietra di Finale collocato nell'intera metà inferiore del fronte e fu accresciuta la rilevanza dell'ingresso con la costruzione di un piccolo portico pensile che sovrasta il portone principale.
1972 (costituzione intero bene)
La parrocchia di S. M. Immacolata nasce ufficialmente il 21/11/1972 con decreto di S.E. Mons. A. Piazza.
1981 - 1982 (restauro intero bene)
A seguito della comparsa di numerose crepe della volta e sui muri della chiesa, causati dal cedimento di un arco, si resero necessari lavori di consolidamento della volta.
1988 (restauro facciata)
Furono eseguite la pulitura e la tinteggiatura della facciata.
2015 (restauro interno)
Il 17/04/2015 la Soprintendenza autorizza lavori di risanamento della facciata e della copertura.
Per sanare le criticità della copertura dovute a fenomeni di degrado e deterioramento dei materiali, il progetto propone la sostituzione delle capriate ammalorate con elementi analoghi per tipologia e materiale e la creazione di nuovi cordoli di ammorsamento per ripartire i carichi sulla muratura portante dell'edificio. per i prospetti si propone invece l'asportazione dell'intonaco in fase di distacco, il consolidamento delle parti sane di intonaco antico, la spazzolatura e il lavaggio di tutte le superfici dei prospetti.
Descrizione
Compresa nel Borgo Coscia, nella zona est di Alassio, la chiesa cappuccina dell'Immacolata è conosciuta anche come Santuario di N. S. del Soccorso. La chiesa rispecchia le caratteristiche di austerità formale e la semplicità dei materiali tipica dell'architettura cappuccina.
La pianta presenta uno sviluppo longitudinale ed è coperta da volte a botte e a crociera. Il fronte principale presenta un andamento a capanna, caratterizzato da un ampio rosone semicircolare, dove risultano ben leggibili gli ampliamenti delle due navate laterali.
Pianta
Edificio a pianta longitudinale a tre navate. L'aula centrale è coperta da una volta a botte e conclude con abside semipoligonale. Le navate laterali, coperte da volte a crociera, includono sei cappelle laterali: sulla sinistra partendo dall'ingresso, la Cappella del Crocifisso (ex Cappella dell'Addolorata), la Cappella di S. Chiara (ex Cappella delle Anime Purganti), la Cappella dei Beati Fedele e Giuseppe (ex Cappella del Beato Serafino); sulla destra la Cappella del Beato Serafino (ex cappella di San Francesco), la Cappella di N.S. del Soccorso e la Cappella di San Giuseppe (ex cappella di San Felice). Da qui, tramite un passaggio sottostante il campanile, si raggiunge la sacrestia.
Impianto strutturale
La struttura è costituita da muratura portante in pietrame e sopra la volta, la struttura della copertura è costituita da capriate in legno in corrispondenza delle sottostanti catene metalliche.
Arredi
L'onnipresente impiego del legno, tanto negli altari quanto nelle fratine e nei tabernacoli intarsiati, era ed è tale da riconoscersi come una peculiarità tutta cappuccina. Le motivazioni si rintracciano nella spiritualità stessa dell'Ordine che, amante della natura e della povertà, trova nel legno il materiale più congeniale alla propria cultura; il legno infatti perpetua il contatto con quella natura di cui è la materia principe assecondando la necessità dei frati di vivere in coerenza con la propria fede.
le ancone in legno di noce degli altari, presentano una comune impostazione tardo rinascimentale con colonne scanalate, rudentate e rastremate, capitelli in stile corinzio e un architrave liscio sormontato da un timpano spezzato. I tabernacoli si distinguono per l'essenzialità delle forme e delle decorazioni; sono inquadrati cronologicamente tra la fine del XVIII e gli inizi del XIX secolo. Nella navata centrale un pulpito, datato 1503, in pietra nera raffigurante la natività di Gesù ed immagini di Santi francescani.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento in marmo nell'aula e in piastrelle nel presbiterio.
Coperture
Copertura a due falde con manto in tegole marsigliesi
Campanile
A base quadrata, intonacato, diviso in due parti da cornice marcapiano. L'ordine superiore che contiene le campane ed è scandito da quattro monofore e si conclude con una cupola rivestita in scandole di ardesia.