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beni culturali della Chiesa cattolica
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restauro
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Minori
Amalfi - Cava De' Tirreni
cappella
sussidiaria
S. Giovanni a Mare
Parrocchia Santa Trofimena
Pianta; Facciata; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture; Impianto strutturale; Sagrato
nessuno
961 - 1144(preesistenze carattere generale); 1420 - 1620(preesistenze carattere generale); XVII - XX(ricostruzione intero bene); XX - 1993(giurisdizione intero bene)
Chiesa di San Giovanni a Mare
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Giovanni a Mare <Minori>
Altre denominazioni Chiesa di S. Giovambattista
Chiesa di S. Giovanni a Mare
Chiesa di S. Giovanni piccolo
S. Giovanni a Mare
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
barocco napoletano (decorazioni)
Notizie Storiche

961 - 1144 (preesistenze carattere generale)

La chiesa originaria di San Giovanni è attestata già nel 961 come possedimento privato (forse delle famiglie Monteincollo e Cannabuzzi). Nel 1118 il vescovo Stefano la donò all'Abazia della Santissima Trinità di Cava, esentandola completamente dalla giurisdizione diocesana. Nelle bolle dei papi Eugenio II (1149) e Alessandro III (1168) la chiesa figura come possedimento cavese. Una diversa tradizione vuole la chiesa costruita agli inizi del secolo XII, per volontà e spesa di Pantaleone di Mauro. La chiesa venne consacrata nel 1144, su istanza dell'abate cavese Falcone, dal vescovo di Minori Costantino, coadiuvato dai vescovi di Ravello e Scala. Essa faceva parte di un complesso monastico benedettino ed aveva ampie dimensioni, a tre navate con coperture a volta poggianti su colonne di marmo e cupola centrale.

1420 - 1620 (preesistenze carattere generale)

Pare che la chiesa fu rimaneggiata nel 1420 a cura della famiglia amalfitana Brancia. La chiesa fu visitata dal vescovo mons. P. Affatati nel 1554 e dal vescovo mons. G. A. Campanile nel 1597, epoca in cui figurava come grancia dell'abazia cavese e mostrava i segni di un irreversibile decadimento. Nel 1620 la comunità monastica era già estinta e la chiesa versava in stato di totale rovina

XVII - XX (ricostruzione intero bene)

Nel corso del secolo XVII la chiesa fu ricostruita in dimensioni molto minori. Nei secoli successivi sono state effettuate opere restaurative e introdotte sobrie decorazioni di gusto barocco. Con la trasformazione del complesso monastico (da tempo abbandonato), la cappella si è venuta a trovare inserita al piano terra di un caratteristico agglomerato di edilizia residenziale.

XX - 1993 (giurisdizione intero bene)

Dopo un lungo periodo di totale abbandono e degrado, la chiesa è stata donata alla parrocchia Santa Trofimena che, con l'intervento dei fedeli e delle autorità civili, ha provveduto al restauro e alla riapertura al culto, nel 1993.
Descrizione

La piccola chiesa di San Giovanni a Mare si trova inglobata in un agglomerato edilizio dai caratteri peculiari e dalla forma molto complessa, attraversato anche da collegamenti gradinati e sottopassaggi, situato in alto sulla riviera di ponente nel centro storico di Minori. Il contesto è costituito dalle ultime propaggini occidentali dell'abitato, abbarbicate sulla roccia prospiciente il mare. Il manufatto sacro, raggiungibile mediante una lunga ed irta scala, è collocato al piano terra di un edificio residenziale e prospetta, con una semplice facciata, su di una corte circondata da alti e variegati edifici e inserita nel sistema di collegamento della zona. L'interno della chiesa si articola in due ambienti, aula sacra e presbiterio, separati mediante un arco a tutto sesto su piedritti laterali che lasciano tra loro uno stretto passaggio segnato da un gradino di rialzo. Entrambi gli ambienti sono coperti a volta e pavimentati in cotto. Le pareti sono articolate mediante arcate cieche a tutto sesto e non presentano particolari rilievi architettonici né ornamentali. La parete di fondo, dove è collocato l'altare, ha una sobria decorazione con cornice in stucco e figure angeliche, in stile barocco. La superficie interna è rifinita ad intonaco civile bianco; l'illuminazione è piuttosto soffusa.
Pianta
La pianta della chiesa, di forma rettangolare a sviluppo longitudinale, si compone di due spazi quadrangolari, la navata e l'area presbiteriale, separati dai piedritti emergenti dell'arco centrale, tra cui corre un gradino di rialzo. L'ingresso, unico e assiale, immette direttamente nell'aula. Le pareti della navata presentano ampie rientranze, in corrispondenza delle soprastanti arcate cieche. Alla parete sinistra è presente una nicchia. Alla parete fondale retta è accostato l'altare marmoreo preconciliare.
Facciata
La facciata della chiesetta occupa il livello terra di un comune corpo di fabbrica integrato in una costruzione più ampia e molto articolata. Essa si compone di una parete uniforme, in cui si aprono, allineati lungo l'asse centrale, il portale a piattabanda, sormontato da un oculo ovoidale orizzontale, ed una finestra ad arco pieno; le tre aperture sono circondate da spessa cornice in stucco. La facciata continua con un livello superiore in cui è presente un'ulteriore finestra ad arco pieno e si conclude con il profilo orizzontale del terrazzo di copertura. Tra i due livelli corre un marcapiano con cornicione in tegole, ripetuto alla base del terrazzo superiore. La superficie è trattata ad intonaco civile (ocra al piano terra, rosa a quello superiore). Al lato sinistro della facciata è presente un sottopassaggio, alla destra una lunga rampa gradinata.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione degli ambienti è in cotto tradizionale, con inserimento, in entrambe le aree di cui la chiesa si compone, di una cornice quadrata decorativa smaltata.
Coperture
La copertura della navata è costituita da una volta a vela, quella dell'area prebiteriale da una volta a botte. Entrambe le volte sono rinfiancate e il loro estradosso costituisce il piano di calpestio del livello soprastante.
Impianto strutturale
L'impianto strutturale, solidale con quello dell'edificio in cui la chiesa è compresa, si compone di muratura continua portante, integrata con setti murari e muratura di tamponamento. Gli orizzontamenti sono archivoltati in muratura.
Sagrato
Il sagrato è costituito da uno spazio di forma irregolare, integrato nel sistema di stradine pedonali e gradinate dell'area, circondato da vari corpi edificati. Costituisce un interessante spazio aperto all'interno del fitto tessuto edilizio.
Adeguamento liturgico

nessuno
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