chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Cognento Campagnola Emilia Reggio Emilia - Guastalla chiesa parrocchiale S. Giacomo Magg. Parrocchia di San Giacomo Maggiore Impianto strutturale; Pianta; Interno; Illuminazione; Prospetti; Coperture; Pavimentazioni; Campanile presbiterio - aggiunta arredo (1965-75) XIII - XIV(notizie storiche preesistenze); XV - XVII(restauri preesistenze); 1780 - 1789(ristrutturazione intero bene); 1906 - 1907(restauri intero bene); 1987 - 1998(consolidamento strutturale intero bene)
Chiesa di San Giacomo Maggiore
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di San Giacomo Maggiore <Cognento, Campagnola Emilia>
Altre denominazioni
S. Giacomo Apostolo S. Giacomo Magg. Ap. S. Giacomo Magg.
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (preesistenze)
maestranze emiliane (ristrutturazione)
maestranze emiliane (restauri)
maestranze emiliane (consolidamento strutturale)
Notizie Storiche
XIII - XIV (notizie storiche preesistenze)
Sorta probabilmente come oratorio privato, la chiesa di Cognento viene citata in un documento del 1331 come dipendente dalla Cattedrale di Reggio Emilia.
XV - XVII (restauri preesistenze)
Nei secoli XV-XVII la chiesa era più piccola dell’attuale. Era orientata diversamente. Aveva un coro quadrato, era ad unica navata e aveva il soffitto in legno. Aveva un portico. Era lunga 28 braccia (escluso il coro di 8,3 braccia) e larga 14 braccia.
1780 - 1789 (ristrutturazione intero bene)
L’assetto attuale, la chiesa lo raggiunge grazie ad un’importante intervento di ristrutturazione realizzato tra il 1780 e il 1789. Muta l’orientamento, viene rifatto il tetto, viene costruita la volta. Inoltre viene rifatta la facciata e viene costruita la torre campanaria. L’edificio risultò ungo 18 metri, largo 7,50 e alto 8 metri.
1906 - 1907 (restauri intero bene)
Si ha notizia di un intervento di restauro operato nei primi anni del Novecento (1906-07).
In seguito al sisma del 1987 vengo effettuati dei lavori di consolidamento strutturale a mezzo cuciture armate e tirantature e vengono consolidate le fondazioni. Con il successivo sisma del 1996 la chiesa riporta gravi danni alla copertura e alla volta. I lavori di riparazione vengono eseguiti tra il 1997 e il 1998.
Descrizione
La parrocchiale di Cognento ha raggiunto il suo assetto definitivo grazie ad una importante ristrutturazione attuata tra il 1780 e il 1789. Della chiesa precedente viene mutato radicalmente l’orientamento. L’impianto planimetrico è costituito dall’aula rettangolare sulla quale si affacciano due cappelle laterali. Il presbiterio è rialzato e l’abside è semicircolare. Le linee architettoniche dell’interno sono state definite durante quell’intervento. L’altare maggiore in marmi policromi proviene dalla distrutta chiesa di San Rocco di Reggio Emilia. Conserva un paliotto in scagliola bianco e nero attribuito a Giovanni Gavignani. La pala d’altare, dedicata al santo titolare, è stata realizzata nel 1859 da Giovanni Bonvicini. Un altro paliotto bianco e nero è collocato nella cappella di Maria Maddalena. La chiesa è dotata di un organo realizzato da Domenico Traeri nel 1725 che è stato oggetto di restauro nel 2003.
La facciata è articolata su tre livelli. Negli anni ’50 del Novecento alla porta di ingresso è stato applicato il portale marmoreo con colonne tortili di fattura settecentesca che era stato rimosso dalla chiesa reggiana di San Rocco, a causa della sua demolizione.
Impianto strutturale
La struttura portante della chiesa è costituita da una muratura di mattoni pieni di laterizio.
Pianta
L’impianto planimetrico è costituito dall’aula rettangolare (con due cappelle laterali), il presbiterio rialzato e un’abside semicircolare. La sagrestia è raggiungibile dal lato destro del presbiterio. Sul lato opposto, separato dalla chiesa, sorge il campanile a base quadrata.
Interno
Le linee architettoniche dell’interno sono state definite con l’intervento di ristrutturazione del la fine del XVIII secolo. Le lesene sorreggono il cornicione con fregio decorato e iscrizioni che percorre tutta la chiesa. Sia la volta della navata che quella del presbiterio e dell’abside, che quelle delle cappelle laterali sono a sesto ribassato. Come pure le strutture ad arco. Le decorazioni delle volte risalgono alla prima metà del Novecento. Le due cappelle laterali sporgono oltre il perimetro murario. Quella sul lato a sinistra dell’ingresso è dedicata a Maria Maddalena. Conserva un paliotto bianco e nero in scagliola
con stemmi vescovili abrasi e l’Agnello mistico al centro, proveniente certamente da altra chiesa, forse modenese. Nel presbiterio, l’altare maggiore in marmi policromi proviene dalla distrutta chiesa di San Rocco di Reggio Emilia. Anche questo altare reca un paliotto bianco e nero in scagliola attribuito a Giovanni Gavignani. Al centro della parete absidale è collocato un dipinto ritraente il santo titolare realizzato nel 1859 da Giovanni Bonvicini. La chiesa è dotata di un organo realizzato da Domenico Traeri nel 1725 che è stato oggetto di restauro nel 2003.
Illuminazione
L’illuminazione naturale è scarsa. In facciata vi è un finestrone trapezoidale. Altre due finestre rettangolari sono nell’abside. Le cappelle laterali hanno due strette finestre ciascuna. L’illuminazione artificiale è fornita grazie ad un sistema di proiettori posti sopra il cornicione della navata, del presbiterio e delle cappelle. Altri punti luce a parete sono presenti all’inizio del presbiterio.
Prospetti
Il prospetto principale della chiesa è suddiviso su tre livelli. Il livello inferiore e quello intermedio sono ripartiti da due coppie di lesene prive di ordine che formano specchiature, all’interno delle quali sono posti l’ingresso (al livello inferiore) e una finestra trapezoidale (al livello intermedio). L’ultimo livello è occupato dal timpano mistilineo con acroteri ai vertici e Croce centrale.
All’inizio degli anni ’50 la facciata è stata dotata di un portale marmoreo con colonne tortili (sec. XVIII) proveniente dalla chiesa di San Rocco di Reggio Emilia.
Coperture
E’ presumibile che la struttura di sostegno della copertura sia ad orditura lignea. Il manto è in coppi.
Pavimentazioni
La pavimentazione della navata è in piastrelle bianche e nere risalenti all’inizio del Novecento. Nel presbiterio la pavimentazione è con piastrelle composte a formare motivi decorativi.
Campanile
La torre campanaria è stata realizzata alla fine del XVIII in concomitanza con i lavori di ristrutturazione della chiesa.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1965-75)
Collocazione mensa per la celebrazione rivolta verso l’assemblea.