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Chiesa del Sacro Cuore di Gesù
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa del Sacro Cuore di Gesù <Urbino>
Autore (ruolo)
Watanabe, Yasuo (architetto)
Ripanti, Carlo (ingegnere)
Vecchi, Antonio (architetto)
Olmeda, Ernesto (ingegnere)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze marchigiane (costruzione)
Notizie Storiche
1993 - 1998 (proprietà carattere generale)
Il fondatore dell'Opera del Sacro Cuore di Gesù, don Elia Bellebono originario della provincia di Bergamo, acquista un vasto appezzamento di terreno in Ca' Staccolo alle porte di Urbino. Nell'area acquisita nel 1993 don Elia desidera costruire un santuario da dedicare al Sacro Cuore ed una casa di spiritualità per gli studenti universitari. Nel 1996 don Elia muore e la Fondazione prosegue la sua opera. Nel 1998 viene posta la prima pietra del complesso religioso.
1993 - 2002 (progettazione intero bene)
Il progetto della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù viene affidato all'Interstudio di Pesaro, che si occupa della progettazione. Negli ultimi anni, pur restando aperte le pratiche edilizie, i lavori procedono lentamente per la mancanza di fondi privati.
2017 (passaggio di proprietà intero bene)
Nel 2017 viene ceduto il diritto di superficie alla Parrocchia di San Martino di Pallino al fine dell'ottenimento dei fondi CEI necessari per l'ultimazione della Chiesa.
2020 - 2021 (apertura al culto intero bene)
La costruzione della chiesa è ultimata nel secondo semestre del 2020. Nei primi mesi del 2021 è stato completato l'interno con la sistemazione degli arredi e l'allestimento del presbiterio.
Descrizione
La chiesa del Sacro Cuore di Gesù è ubicata in un terreno posto in leggero declivio verso sud-ovest. La struttura è stata di recente completata con l'arredo sacro e la sistemazione degli spazi esterni. La facciata è composta da due ampie pareti curve, che individuano al centro un breve setto murario lineare dove si apre l'ingresso. Il portale è costituito da un montante in metallo circoscritto da una vetrata intelaiata. Il portone in bronzo è decorato da linee e sfere a comporre un'immagine astratta. Sopra l'imposta del portale corre una parete curvilinea sulla quale appoggia la struttura d'acciaio della copertura. Sulla destra dell'ingresso, spicca il campanile, concluso da una croce posta su una sfera dorata. La parete curva alla destra dell'ingresso ne ingloba la base. Un ampio sagrato ancora da ultimare collega la chiesa alla strada che porta verso la parrocchiale di San Martino.
Struttura
La chiesa ha struttura portante in cemento armato e si sviluppa su tre livelli. Le pareti sono rivestite esternamente di mattoni faccia a vista. La struttura della cupola è in acciaio e il rivestimento in rame.
Coperture
La chiesa è coperta da rivestimento di pannelli metallici color bronzo. La struttura portante è realizzata con travi reticolari fissate alle pareti portanti in cemento armato. Sul presbiterio insiste una cupola con telaio metallico di sostegno. Il disegno della struttura richiama una volta a spicchi.
Pianta
La chiesa è complessa nel suo sviluppo planimetrico: le linee curve delle murature ricalcano la forma di un ellisse. Dalla pianta si vedono poi due protuberanze formate dalle pareti curve poste ai lati dell'ingresso; nella parte destra nasce la scala a chiocciola che conduce poi alla cantoria che affaccia sulla navata e quindi alla cella campanaria.
Interno
L'interno della chiesa è a tre navate con un ampia aula centrale delimitata da due corridoi colonnati. Un lungo ballatoio parte da sopra l'ingresso per finire poi nella area dell'abside. L'ingresso è posto a livello stradale che risulta più alto del piano di calpestio della chiesa. Il pavimento sta a circa un metro sotto il livello del sagrato ed è rivestito con piastrelle. Dall'ingresso al podio dell'altare maggiore è inserita una fuga in pietra chiara che guida i fedeli verso il tabernacolo.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (2021)
Al centro del presbiterio su un podio circolare sollevato su tre gradini sta l'altare maggiore. Il fronte è decorato con elementi a rilievo, alcuni dei quali dorati. Sulla parete di fondo è inserito un tabernacolo a muro, provvisto di sportello in metallo dorato decorato con disegni geometrici astratti. Su una pedana in muratura nel lato destro sta l'ambone con decorazioni che riprendono i motivi astratti dell'altare maggiore.