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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Crasciana
Bagni di Lucca
Lucca
oratorio
sussidiario
S. Frediano
Parrocchia dei Santi Iacopo apostolo e Frediano vescovo
Facciata; Pianta; Presbiterio; Impianto strutturale; Coperture; Oratorio; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1970-1979)
X sec. - X sec.(prima menzione intero bene); XVI sec. - XVI sec.(traferimento titolo intero bene); 1711 - 1711(interdizione intero bene); XX sec. - XX sec.(posa pavimentazione interno); XX sec. - XX sec.(consolidamento intero bene); XXI sec. - XXI sec.(restauro intero bene)
Oratorio di San Frediano
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Oratorio di San Frediano <Crasciana, Bagni di Lucca>
Altre denominazioni S. Frediano al Santo alla Villa
Chiesa di San Frediano
S. Frediano
Ambito culturale (ruolo)
maestranze area lucchese (costruzione)
maestranze area lucchese (ampliamento)
Notizie Storiche

X sec.  (prima menzione intero bene)

La chiesa di San Frediano viene citata in documenti risalenti al X secolo.

XVI sec.  (traferimento titolo intero bene)

Dalla seconda metà del Cinquecento il titolo di San Frediano viene trasferito anche alla chiesa di San Iacopo.

1711  (interdizione intero bene)

Nel 1711 dato il suo pessimo stato di conservazione l’edificio viene interdetto al culto.

XX sec.  (posa pavimentazione interno)

Nella prima metà del Novecento è stata posata una nuova pavimentazione.

XX sec.  (consolidamento intero bene)

Negli ultimi decenni del XX secolo sono stati effettuati interventi di consolidamento strutturale con l’inserimento di tiranti.

XXI sec.  (restauro intero bene)

Nei primi anni del XXI secolo sono stati eseguiti lavori di restauro all'intero edificio.
Descrizione

Crasciana fa parte di quel gruppo di insediamenti della Val di Lima che, come si evince dal suo toponimo, si può far risalire alla colonizzazione romana e che successivamente, nel X secolo, fu munito di fortilizio. L’odierno oratorio di San Frediano al Santo alla Villa era l’antica parrocchiale di Crasciana, già citata nei documenti del X secolo e ricordata anche nell’estimo delle Chiese Lucchesi del 1260, dove figura come unico edificio di culto di Crasciana, sottoposto alla pieve dei Santi Quirico e Giulitta di Casabasciana. Posta sotto il paese e fuori dal centro abitato, oggi isolata in mezzo al bosco, con il passare degli anni venne progressivamente abbandonata, poiché la popolazione riunita intorno al castello, dalla seconda metà del XIV secolo, iniziò a usare la chiesa di San Iacopo, posta ai piedi della rocca, come parrocchiale lasciando sempre più isolata la chiesa di San Frediano, che è rimasta fino ad oggi luogo di memoria per i paesani e meta di preghiera nel solo mese di maggio. La facciata a capanna ha il paramento murario in pietrame lasciato a vista. Al centro si apre il portale d’ingresso incorniciato in pietra e sormontato da una lunetta, definita da conci in arenaria, che è da far risalire all’impianto altomedioevale mentre le due finestre ad altezza d’uomo, con mostre in pietra che affiancano l’ingresso, sono state aggiunte in un secondo momento. La bifora in arenaria sopra l’ingresso è di epoca moderna, così come il piccolo campanile a vela in pietra che conclude la facciata. L’edificio a pianta rettangolare, con l’asse maggiore orientato a est, è ad aula unica che termina con l’abside. L’interno dell’edificio interamente intonacato e dipinto in una tonalità chiara è articolato da tre arconi trasversali decorati a finti conci dicromi a fasce alternate che richiamano il romanico toscano. La parete di fondo e l’abside sono decorate da un apparato figurativo con scene di santi e angeli. Gli impalcati lignei sono decorati a motivi geometrici bianchi che risaltano su un fondo scuro.
Facciata
La facciata a capanna ha il paramento murario in pietrame lasciato a vista, la parte inferiore è in conci di arenaria disposti a opera quadrata, mentre la parte superiore è in bozze di pietre disposte a opera incerta, che denota un suo successivo rimaneggiamento. Al centro si apre il portale d’ingresso incorniciato in pietra e sormontato da una lunetta, definita da conci in arenaria, che è da far risalire all’impianto altomedioevale, mentre le due finestre poste ad altezza d’uomo, con mostre in pietra, che affiancano l’ingresso, sono state aggiunte in un secondo momento. La bifora in arenaria, che si apre sopra l’ingresso, è di epoca moderna, così come le modanature in malta cementizia delle linee inclinate della gronda, nonché il campaniletto a vela in pietra posto a conclusione della facciata a mo’ di fastigio.
Pianta
L’edificio ha una forma in pianta rettangolare, con l’asse maggiore orientato a est. L’interno, a aula conclusa da un’abside, è suddiviso in quattro campate da tre arconi trasversali.
Presbiterio
Il presbiterio è ospitato nell’ultima campata dell’aula.
Impianto strutturale
Le parti strutturali dell’edificio sono costituite da muratura continua, arconi trasversali, catene e impalcati lignei.
Coperture
Il manto di copertura è in embrici e coppi in laterizio.
Oratorio
L’aula è pavimentata con mattonelle in graniglia con clasti chiari.
Elementi decorativi
L’interno dell’edificio, interamente intonacato e dipinto di chiaro, è articolato da tre arconi trasversali decorati a finta cortina, in conci dicromi a fasce alternate, che richiamano il romanico toscano. La parete di fondo e l’abside sono decorate da un apparato figurativo con scene di santi e angeli. Gli impalcati lignei della copertura hanno la faccia rivolta verso il basso decorato da motivi geometrici bianchi che risaltano sul fono scuro.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1970-1979)
L’intervento di adeguamento liturgico, con carattere di provvisorietà, ha visto porre innanzi la predella dell’altare maggiore storico e a diretto contatto della pavimentazione dell’aula, l’altare della celebrazione in legno. Sulla destra, anch’esso a diretto contatto con la pavimentazione dell’aula, si trova un leggio ligneo che funge da ambone. Sempre sulla destra, ma accostata alla parete della chiesa, a diretto contatto della pavimentazione, una poltrona in legno è usata come sede del celebrante.
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