chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Castello Querciola Viano Reggio Emilia - Guastalla oratorio sussidiario Madonna del Rosario Parrocchia di Santa Maria Assunta Pianta; Prospetti; Struttura; Coperture; Pavimentazioni; Elementi decorativi nessuno 1540 - 1609(prime notizie intero bene); 1605 - 1709(nuova dedicazione carattere generale); 1790 - 1790(restauro intero bene); 1901 - 1907(stato di degrado intero bene); 1970 - 1981(restauri e utilizzo intero bene); 2010 - 2010(restauro intero bene)
Oratorio della Madonna del Rosario
Tipologia e qualificazione
oratorio sussidiario
Denominazione
Oratorio della Madonna del Rosario <Castello Querciola, Viano>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche
1540 - 1609 (prime notizie intero bene)
Intorno alla metà del sec. XVI i conti Fogliani, disturbati dall'aver gente entro l'ultima cerchia di mura, ottengono dal Papa la facoltà di tenersi per sè il locale chiesa e in cambio cedere a tale uso un seminterrato, a cui si poteva accedere da un'apertura apposita nella prima cerchia di mura. Viene qui realizzato un oratorio in onore di un'immagine della Madonna ritrovata entro un cespuglio di rose canine e ritenuta "miracolosa". Padre Onorato da Piacenza nella sua visita del 1584 lo trova ordinato ed efficiente. Così come in ottimo stato lo descrive Rangoni nella Visita del 1609, preferendolo alla chiesa parrocchiale per officiare la Cresima.
Nel 1605 viene istituita presso l'oratorio la Società del Rosario. A partire da questo momento l'edificio, inizialmente dedicato al S. Nome di Maria, prende il nome di Madonna del Rosario. Nel 1709 Picenardi riferisce che gli iscritti alla Società si radunano ogni prima domenica del mese, facendo le loro devozioni, la "recita della corona" e la processione.
1790 (restauro intero bene)
Nel 1790 Francesco Maria d'Este riferisce che l'oratorio è stato restaurato da poco e che è presente un'antichissima decorazione parietale. Il Milani la descrive come di scuola Emiliana di fine XIV secolo.
1901 - 1907 (stato di degrado intero bene)
All'inizio del 1900 l'oratorio versa in cattivo stato di conservazione, tanto che il parroco don Carlo Canovi provvede, con il concorso della comunità, al completo restauro con nuova tinteggiatura nel 1907.
1970 - 1981 (restauri e utilizzo intero bene)
Le pareti dell'aula sono state ritinteggiate ancora nel 1970 ma già nel 1981 Pietro Neviani riferisce il loro degrado a causa della contiguità delle pareti con il terreno; l'oratorio è stato utilizzato per circa quattro anni nel periodo di degrado e poi crollo parziale della chiesa parrocchiale.
2010 (restauro intero bene)
L'ultimo restauro è avvenuto nel 2010 a cura dell'architetto Maria Cristina Costa.
I saggi preliminari hanno permesso di riscoprire gli antichi affreschi sulle pareti del presbiterio e sull'arcone; questi sono stati adeguatamente ripuliti da un'impropria scialbatura celeste.
Descrizione
L'oratorio si trova al piano seminterrato di una costruzione di origine medievale, una vera e propria torre quadrangolare di otto metri di lato, al cui piano superiore è la canonica e in particolare la celebre Sala affrescata da Lelio Orsi con gli stemmi delle più importanti famiglie di Reggio Emilia. Nel fianco meridionale del fabbricato si apre il portale che introduce all'oratorio, sovrastato da una finestrella monofora rastremata. In asse, ancora più in alto, la finestra della Sala Orsi. L'ingresso si attesta sul fianco dell'aula, che si presenta coperta con un'unica volta a crociera e completamente intonacata e tinteggiata di colore chiaro. Un arcone sul lato orientale si apre sul presbiterio e sull'abside con catino semicircolare, emergente dal fianco della costruzione. Ai lati due aperture rettangolari le danno luce e al centro tra esse un'ancona in stucco policromo incornicia l'immagine della Madonna.
Pianta
La pianta dell'oratorio corrisponde a quella della torre quadrangolare di origine medievale in cui è inserito. L'interno è ad aula con abside semicircolare emergente sul lato orientale del fabbricato. L'ingresso si trova sul fianco meridionale.
Prospetti
L'esterno è completamente intonacato. La facciata corrisponde al lato meridionale della costruzione quadrangolare in cui è inserito l'oratorio. Un portale con arco a tutto sesto introduce all'aula. Questo è sovrastato da una finestrella monofora rastremata. Ancora più in alto si apre la finestra della soprastante Sala Orsi. La facciata è delimitata da due lesene coronate da capitello inserito nel cornicione sommitale a dente di sega.
Struttura
La struttura della muratura portante non è visibile, ma si presume sia in pietra sbozzata similmente alle altre costruzioni contigue dello stesso periodo.
Coperture
L'aula è coperta con volta a crociera. L'abside con catino a pianta semicircolare, protetto da una copertura in legno con manto in coppi di laterizio.
Pavimentazioni
La pavimentazione interna è in cotto di recupero.
Elementi decorativi
Una cornice bianca modanata in gesso segna l'imposta della volta e perimetra tutte le pareti. Sono presenti affreschi scoperti e recentemente restaurati sull'arcone del presbiterio e un'ancona in gesso policromo a incorniciare l'immagine della Madonna sul fondo dell'abside.