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Campegine
Reggio Emilia - Guastalla
chiesa
parrocchiale
S. Pietro Ap.
Parrocchia di San Pietro Apostolo
Impianto strutturale; Pianta; Interno; Illuminazione; Pavimentazioni; Prospetti; Coperture
presbiterio - aggiunta arredo (1965-75)
XIII - XVII(preesistenze intero bene); 1699 - 1699(nucleo originario intero bene); 1809 - 1809(nucleo originario intero bene); 1828 - 1828(mutamento giurisdizione ecclesiastica carattere generale); 1832 - 1832 post(ampliamenti e trasformazioni intero bene); 1996 - 2002(consolidamento strutturale antisismico intero bene)
Chiesa di San Pietro Apostolo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Pietro Apostolo <Campegine>
Altre denominazioni S. Pietro Apostolo
SS. Pietro e Paolo
S. Pietro Ap.
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (preesistenze)
maestranze emiliane (trasformazioni)
maestranze emiliane (ampliamenti e trasformazioni)
maestranze emiliane (consolidamento antisismico)
Notizie Storiche

XIII - XVII (preesistenze intero bene)

La chiesa di S. Pietro è documentata nel 1230 alle dipendenze della Diocesi di Parma. Nel XVII secolo viene compresa nel vicariato di Pieve Saliceto e in seguito in quello di Castelnovo Sotto.

1699  (nucleo originario intero bene)

Un inventario del 1699 riporta che la chiesa sorgeva in un luogo detto l’Alta. Presentava una facciata porticata e un interno ripartito in tre navate, le due laterali soffittate e la centrale in volto.

1809  (nucleo originario intero bene)

Sembra che in un disegno dell’ing. Ludovico Bolognini del 1809 la chiesa sia ritratta ad una sola navata, con un frontale disadorno e la torre campanaria eretta sul lato opposto rispetto all’attuale.

1828  (mutamento giurisdizione ecclesiastica carattere generale)

Nel corso del XIX secolo la chiesa cambia giurisdizione. Nel 1828 passa nella diocesi di Reggio Emilia.

1832 - 1832 post (ampliamenti e trasformazioni intero bene)

In seguito all’evento sismico del 1832 la chiesa viene restaurata e consolidata. Viene rimosso il portico e rinnovata la facciata. L’arciprete don Antonio Reggiani mette in atto i progetti che determinano l’assetto attuale della chiesa: vengono aggiunti il coro e le navate laterali. Viene altresì ornata la facciata come appare oggi.

1996 - 2002 (consolidamento strutturale antisismico intero bene)

In seguito al sisma del 1996 viene redatto dall’arch. Fausto Bisi un progetto per il restauro e il consolidamento antisismico della chiesa. Gli interventi, eseguiti nel 2002, hanno riguardato principalmente: - la posa di incatenamenti; - la realizzazione di una cappa armata nelle volte; - il ripristino della pavimentazione originale in seminato alla veneziana nel presbiterio e nelle cappelle laterali (viene rimossa la pavimentazione in graniglia che vi era stata eseguita sopra) il pavimento in quadri di cotto della navata viene mantenuto; - il restauro di tutti i dipinti da parte del Laboratorio Taddei Davoli.
Descrizione

La chiesa parrocchiale di Campegine ha raggiunto la sua configurazione definitiva dopo gli ampliamenti e le trasformazioni attuate nel corso del XIX secolo. L’impianto planimetrico consta di un’aula suddivisa in tre navate e di un presbiterio rialzato di un gradino terminante nel coro absidato. Sulle navate minori si aprono cinque cappelle per lato. Colonne libere di ordine dorico separano la navata centrale da quelle laterali. Nel presbiterio è collocato l’altare maggiore in marmo la cui realizzazione risale al 1852. Nella parete absidale è presente il dipinto raffigurante La Consegna delle Chiavi a San Pietro. Durante gli ultimi lavori di restauro (2002) è stato riportato alla luce, nel presbiterio e nelle cappelle laterali, il pavimento in seminato alla veneziana che era stato coperto all’inizio del XX secolo con mattonelle di graniglia. Il prospetto principale è impostato sul modello del tempio. Due coppie di lesene doriche su basamento aggettano leggermente dal piano della facciata e sorreggono un frontone spezzato al centro per l’inserimento di una finestra a lunetta ora tamponata. Sopra la porta maggiore è collocata un’iscrizione che ricorda la consacrazione della chiesa avvenuta nel 1832.
Impianto strutturale
E’ presumibile che le strutture portanti della chiesa siano in muratura di laterizio pieno.
Pianta
La chiesa ha una pianta a sviluppo longitudinale con l’aula suddivisa in tre navate su colonne. Sulle navate laterali si aprono cinque cappelle per lato delle quali tre con altari. A ridosso degli ingressi di facciata è collocato un vestibolo sopra al quale è presente la cantoria. Il presbiterio, leggermente rialzato, si conclude nel coro absidato al centro del quale è collocata la pala dedicata al santo titolare. La sagrestia è situata sul lato nord del presbiterio al quale è collegata direttamente con un’apertura. Sul lato opposto è presente un locale di servizio. Il campanile sorge staccato dalla chiesa sul fianco nord della stessa.
Interno
La configurazione spaziale dell’interno è definita dalla successione di colonne libere di ordine dorico (5 per lato) che separano la navata centrale da quelle laterali. Sulle navate laterali si aprono le cappelle, rialzate di un gradino. Sul lato destro dell’ingresso, nelle prime due cappelle sono posti i confessionali. Nella terza si venera il Sacro Cuore di Gesù la cui pala d’altare è contenuta all’interno di un’ancona con ricco fastigio recante al centro uno stemma gentilizio e ornato con volute, festoni e statue. La cappella seguente è dedicata alla Madonna del Rosario. La statua che la raffigura è inserita all’interno di una nicchia. L’altare della quinta cappella è intitolato a Sant’Antonio Abate. La statua del santo è incorniciata da un’ancona ad edicola e la volta della cappella è decorata a finto cassetto nato con rosoni. Sul lato opposto la prima cappella vicino all’ingresso è occupata dal confessionale. Nella seconda è collocato il Fonte Battesimale con vaso in marmo rosso di Verona e un affresco sulla parete di fondo. Nella terza cappella si venera il Crocefisso e in quella successiva S. Antonio da Padova raffigurato in un dipinto inserito entro un’ancona, forse settecentesca. La quinta cappella è dedicata all’Assunzione di Maria. Ai lati del presbiterio sono posti due vani che si aprono sullo stesso, nei quali trovano collocazione la schola cantorum in quello di destra e i le sedute per i fedeli in quello di sinistra. L’altare maggiore è in marmo. La sua realizzazione risale al 1852 (la data è impressa nella parte retrostante. Il coro ospita gli stalli in legno. Nella parete dell’abside è posto il dipinto che rappresenta La Consegna delle Chiavi. Sullo sfondo si scorge un tempio circolare. Le campate della navata centrale sono coperte da volte a vela, quelle delle navate laterali da volte a crociera e le cappelle hanno volte a botte. La volta del presbiterio è a botte.
Illuminazione
L’apporto luminoso di origine naturale è buono. Dieci finestre semicircolari (5 per lato) sono presenti sopra il cornicione della navata centrale; due ampie finestre rettangolari sono nell’abside. L’impianto di illuminazione artificiale, rifatto di recente, consta principalmente di apparecchi illuminanti posti al di sopra del cornicione per l’illuminazione diretta dell’assemblea e di faretti per l’illuminazione indiretta nelle navate laterali.
Pavimentazioni
Il pavimento interno delle navate è in quadri di cotto. Nel presbiterio e nelle cappelle laterali nel 2002 è stato riportato alla luce l’antico pavimento in seminato alla veneziana che era stato coperto all’inizio del XX secolo con mattonelle di graniglia.
Prospetti
Il prospetto principale è impostato sul modello del tempio. Due coppie di lesene doriche su basamento aggettano leggermente dal piano della facciata a sorreggere un frontone spezzato al centro per l’inserimento di una finestra a lunetta ora tamponata. Le aperture di ingresso sono tre. Sopra la maggiore è collocata la seguente iscrizione: D.O.M. TEMPLVM HOC APOSTOLORVM PRINCIPI DICATVM CAMPIGINIENSVM OPE AVCTVM EXPOLITVM A.D. MDCCCXXXII. Sopra le porte laterali figurano due nicchie con le statue di San Pietro e S. Paolo. Il frontone termina con acroteri in vertice. Sul lato sinistro della facciata si erge il campanile a base quadrata con orologio e cella a monofore. Gli spigoli della muratura sono rivestiti a bugnato.
Coperture
La struttura di sostegno della copertura è probabilmente costituita da un’orditura lignea.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1965-75)
Nuova mensa in legno per la celebrazione liturgica rivolta verso l’assemblea.
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