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beni culturali della Chiesa cattolica
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restauro
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Massarosa
Lucca
oratorio
sussidiario
S. Antonio di Padova
Parrocchia di San Pantaleone
Facciata; Pianta; Scarsella; Presbiterio; Impianto strutturale; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (2004)
XVIII - XIX(costruzione intero bene); XIX - XIX(apertura al pubblico intero bene); 1856 - 1856(attestazione di proprietà intero bene); 2014 - 2014(restauri intero bene)
Oratorio di Sant'Antonio di Padova
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Oratorio di Sant'Antonio di Padova <Massarosa>
Altre denominazioni S. Antonio di Padova
Ambito culturale (ruolo)
maestranze area lucchese (costruzione)
Notizie Storiche

XVIII - XIX (costruzione intero bene)

L'oratorio di Sant’ Antonio da Padova fu edificato tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento.

XIX  (apertura al pubblico intero bene)

Solo durante l’Ottocento l’oratorio fu aperto al pubblico.

1856  (attestazione di proprietà intero bene)

Nella visita pastorale del 1856 fatta dall’arcivescovo Giulio Arrigoni, l’oratorio di Luciano viene descritto di proprietà del beneficio ecclesiastico di Pieve a Elici e dedicato a Sant’Antonio di Padova.

2014  (restauri intero bene)

Nel 2014 l’oratorio è stato sottoposto a lavori di restauro.
Descrizione

L’abitato di Luciano è situato poco più in alto di quello di Pieve a Elici lungo il crinale della collina; la piccola borgata si formò in epoca romana, sul podere di un certo “Lucianum”, un colono che vi si insediò e dal quale l’oratorio deriverà l’attuale toponimo. Tra il Seicento e il Settecento la collina di Luciano, data l’amenità delle vedute, vide l’insediamento di ville gentilizie, tra cui si ricordano Villa Pellegrini e Villa del Magro. La tradizione locale fa risalire l’impianto originale dell’oratorio ad una cappella gentilizia privata, aperta al pubblico nel XIX secolo con dedica a Sant’Antonio da Padova. Nella visita pastorale del 1856, fatta dall’arcivescovo Giulio Arrigoni, l’oratorio di Luciano è descritto come appartenente al beneficio ecclesiastico di Pieve a Elici. Il piccolo edificio religioso è a pianta rettangolare e misura circa sette metri per quattro, con l’asse maggiore rivolto in direzione ovest-est. La facciata è a capanna, interamente intonacata, ad eccezione dei cantonali in bozze di pietra grossolanamente squadrati e lasciati a vista: questo intervento è databile ai lavori di ristrutturazione eseguiti nel 2014 come dimostra lo stile mistilineo delle modanature e la stessa dimensione delle finestre. Le linee inclinate della gronda sono accentuate da modanature, nella parte inferiore si apre al centro il portone d’accesso sormontato da una lunetta ogivale affiancato dalle finestre di cui sopra; nella parte superiore, in asse con l’ingresso, si apre un oculo. All’interno la decorazione a finti conci in pietra, con altrettanti finti archetti pensili, è stata realizzata contestualmente all’ultimo intervento del 2014; di originale, nell’oratorio, sono rimaste la vecchia pavimentazione in piastrelle di cemento in bicromia ed il gradone sul quale poggia l’altare.
Facciata
La facciata dell’oratorio a capanna, è interamente intonacata ad eccezione dei cantonali in bozze di pietra grossolanamente squadrati lasciati a vista. Le linee inclinate della gronda sono accentuate da delle modanature. Nella parte inferiore al centro si apre il portone d’accesso che sormontato da una lunetta ogivale è affiancato da due finestre concluse superiormente da un archivolto a sesto acuto. Nella parte superiore, in asse coll’ingresso, si apre un oculo. Tutte le aperture sono incorniciare da risalti in malta.
Pianta
L’edificio che ha una forma in pianta rettangolare, con l’asse maggiore orientato da sud-ovest a nord-est e con l’ingresso in quest’ultima direzione, è concluso a occidente da una scarsella.
Scarsella
La scarsella di piccole dimensioni, voltata a botte, accoglieva l’altare maggiore storico.
Presbiterio
Il presbiterio, rialzato di un gradino dal piano dell’aula, occupa l’area della scarsella e la parte terminale dell’edificio.
Impianto strutturale
Muratura in pietrame continua, capriate e impalcati lignei.
Coperture
Il manto di copertura è in embrici e coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
L’aula è pavimentata in mattonelle di cemento dipinte di bianco e nero disposte a scacchiera, mentre il presbiterio è pavimentato in mattonelle di graniglia.
Elementi decorativi
L’interno dell’edificio è caratterizzato dalla decorazione parietale dipinta ad imitazione delle cortine in opera quadrata e dalle strutture lignee a vista della copertura.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (2004)
L’intervento di adeguamento liturgico, con carattere di provvisorietà, ha visto la rimozione delle balaustrate e la collocazione, al centro del presbiterio su una pedana di legno, della mensa lignea dell’altare maggiore storico, adattandola ad altare della celebrazione.
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