La chiesa è nominata in un documento del 1240, ma un primo nome di rettore si ritrova solo nel 1302.
XVI sec. (notizie documentarie carattere generale)
La parrocchia viene unita a quella di Asta e poi a quella di Coriano.
1664 (ricostruzione intero bene)
Durante la Visita Marliani la chiesa risulta edificata ex novo.
1856 (ricostruzione intero bene)
La chiesa pericolante e minacciata da un movimento franoso, di cui si ha notizia nel 1852, viene integralmente ricostruita.
1920 (demolizione intero bene)
Il terremoto del 1920 provoca il distacco di una massa terrosa che distrugge l'edificio
1933 (ricostruzione intero bene)
L'attuale edificio viene costruito in un arco temporale di soli 100 giorni
Descrizione
L'edificio si mostra eclettico, con elementi provenienti da repertori stilistici diversi. Nella sommità il fronte presenta infatti un timpano triangolare formato da uno sporto marcapiano di base sormontato da una cornice di coronamento cuspidata e sorretta da capitelli; tale modulo contraddistingue molti edifici religiosi d'epoca rinascimentale e barocca in questa area appenninica. Il rosone rappresenta invece una citazione medioevaleggiante, tema ripreso anche nel campanile con una cella a trifore sormontata da una guglia a falde molto inclinate.
Impianto strutturale
L'edificio è realizzato con una tecnica mista, utilizzando cemento armato, visibile nel cordolo in facciata, e pietra locale. La struttura del tetto è in legno.
Pianta
Di forma rettangolare, è costituita da un'aula unica affiancata da cappelle laterali poste nella zona adiacente al presbiterio, a creare una croce latina. Le misure interne sono di m.7,00 di larghezza e di m.23,20 di lunghezza, includendo l'abside semicircolare.
Interni
Le pareti e le volte dell'aula liturgica non presentano alcun programma decorativo; soltanto la zona absidale mostra un motivo cruciforme sulle superfici verticali ed una rappresentazione pittorica raffigurante la Trinità nel catino absidale.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1965-1989)
Il presbiterio è stato in parte adeguato alle norme liturgiche. L'arredo consiste in un tavolo con funzione di mensa eucaristica ed un ambone sotto forma di struttura mobile in legno; alcune sedute costituiscono le cattedre per i celebranti. Risulta tuttora presente l'altare monumentale con tabernacolo adibito a riserva eucaristica per la quale è in progetto una nuova collocazione.