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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Carniana
Villa Minozzo
Reggio Emilia - Guastalla
oratorio
sussidiario
S. Rocco
Parrocchia di San Matteo Apostolo
Impianto strutturale; Prospetto
altare - aggiunta arredo (1988)
1631 - 1631(costruzione intero bene); 1829 - 1829(degrado strutturale intero bene); 1987 - 1988(restauro intero bene)
Oratorio di San Rocco
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Oratorio di San Rocco <Carniana, Villa Minozzo>
Altre denominazioni S. Rocco
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
maestranze emiliane (restauro)
Notizie Storiche

1631  (costruzione intero bene)

Costruzione e dedicazione sono attribuibili all'evento della grande pestilenza del 1631

1829  (degrado strutturale intero bene)

Un'annotazione parrocchiale lo descrive nel 1829 come "dirutum et collapsum", diroccato e cadente

1987 - 1988 (restauro intero bene)

Viene iniziato un radicale recupero del bene con ricostruzione delle parti crollate, consolidamento delle parti pericolanti e del manto di copertura. Nel luglio 1988, dopo aver terminato decorazioni e finiture interne, viene reso agibile
Descrizione

Costruzione liturgica a pianta rettangolare con tetto a capanna, realizzata durante l'intensa attività edificatoria svolta dalle Chiesa nel corso del XVII secolo in quest'area della montagna appenninica. Nonostante la semplicità compositiva, il fabbricato mostra i tratti essenziali del repertorio architettonico seicentesco. L'oratorio venne costruito in quanto la chiesa parrocchiale di S. Matteo era ritenuta distante e scomoda, specialmente in periodi climaticamente avversi. La famiglia Rocchi, nella quale risultano anche sacerdoti, decise perciò di erigere una piccola struttura religiosa in prossimità del loro nucleo abitativo, in località denominata "La Rocca", intorno al 1631. Il piccolo tempio fu costruito "Prope Domum Capitani Alexandri Rocchi", dove si celebravano funzioni "Tempore hiemis", cioè d'inverno. Se ne trova menzione nella minuta della visita pastorale del Vescovo Marliani dell'11 ottobre 1664. La visita pastorale Bellincini del 2 settembre 1679 ricorda ancora il carattere stagionale dell'oratorio; altre visite pastorali lo citano successivamente nel 1724 e nel 1751. Nel XIX secolo l'edificio si trova in stato di grave degrado e l'incuria prosegue nel tempo tanto che nel 1955 risulta pressochè abbandonato, condizione che si mantiene fino al recente restauro.
Impianto strutturale
L'edificio è realizzato con blocchi di pietra locale e malta
Prospetto
Il prospetto frontale è marcato da due contrafforti angolari sormontati da capitelli di sobria forma geometrica, probabilmente originali. Una finestra monofora, ad "oculo" sormonta un portale in pietra arenaria munito di massiccio architrave
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1988)
E' presente soltanto una mensa eucaristica conforme all'attuale liturgia.
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