chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Imola Imola santuario sussidiario B.V. delle Grazie Parrocchia di San Cassiano Martire Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Presbiterio nessuno XV - XV(costruzione santuario); XV - XV(rifacimento santuario); 1782 - 1782(ampliamento santuario); 1858 - 1866(restauro santuario); 1954 - 1954(fine lavori santuario)
Santuario della Beata Vergine delle Grazie
Tipologia e qualificazione
santuario sussidiario
Denominazione
Santuario della Beata Vergine delle Grazie <Imola>
Altre denominazioni
B.V. delle Grazie
Ambito culturale (ruolo)
maestranze imolesi (costruzione chiesa)
maestranze fiorentine (rifacimento chiesa)
Notizie Storiche
XV (costruzione santuario)
l'edificio viene eretto agli inizi del 1400 in seguito alla promessa della Madonna apparsa ad una devota, per cui se fosse stata costruita una cappella nella località chiamata Ospedaletto, poiché ospitava gli appestati, avrebbe stornato il contagio dalla città.
XV (rifacimento santuario)
viene ricostruito ai tempi di Caterina Sforza, per opera di mastro Giorgio Fiorentino.
1782 (ampliamento santuario)
viene ingrandito con l'aggiunta del portico antistante.
1858 - 1866 (restauro santuario)
l'edificio subisce interventi di restauro riguardanti l'altare col ciborio in alabastro, gli stucchi, le scagliole e le basi delle colonne in sasso. Anche i pavimenti sono stati sostituiti.
1954 (fine lavori santuario)
vengono svolti altri lavori per la preservazione dell'edificio stesso.
Descrizione
fuori dal chiostro, a destra della chiesa intitolata a San Michele detta dell'Osservanza, si incontra il piccolo santuario dedicato alla Madonna delle Grazie. Il tempio viene eretto agli inizi del 1400 sotto il dominio di Ludovico Alidosi di Imola, in seguito alla promessa della Madonna ad una devota, secondo cui se fosse stata edificata una cappella per gli appestati, avrebbe allontanato il morbo dalla città. Alto fra i 7 e gli 8 metri e lungo15x5 metri, inclusi l'abside e il presbiterio, presenta una cupoletta a catino, che copre il presbiterio e che è stata affrescata dallo Zampa con una scena che rappresenta la Madonna con il bambino e alcuni santi. La cupola del corpo della chiesa, molto più schiacciata, invece è stata realizzata dal pittore romantico Annibale Marini nel 1871; le pareti sono interamente decorate con affreschi a soggetto vario, opera di Galotti, mentre le lunette in alto sono di Lavina Fontana. Nel sacello ottocentesco, posto sulla parete di fondo dell'abside, racchiusa da un'artistica cancellata in ferro battuto e dorato, sormontata dallo stemma alle armi di Antonio Casoni, si trova una copia piuttosto fedele della Madonna delle Grazie, di forma ovale nella parte superiore. L'intero edificio è poi adornato con marmi policromi, stucchi dorati e scagliole marmorizzate.
Pianta
si caratterizza per una sola navata di modeste dimensioni.
Coperture
una cupola a catino interamente affrescata copre il presbiterio, mentre una cupola più schiacciata sovrasta il restante corpo dell'edificio.
Pavimenti e pavimentazioni
realizzato in marmo policromo.
Presbiterio
rialzato di un gradino, con altare in scagliola marmorizzato.
Adeguamento liturgico
nessuno
nello specifico l'altare non è stato orientato verso il popolo, ma permane ancora quello a muro.