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Catania
Catania
chiesa
confraternale
S. Orsola
Parrocchia di Sant'Agata Vergine e Martire
Facciata; Planimetria; interni
presbiterio - aggiunta arredo (anni '70 del XX secolo)
1416 - 1693(preesistenza carattere generale); 1706 - 1741(costruzione intero bene); 1818 - 1818(danni da terremoto intero bene); 1971 - 1971(restauro intero bene); 1972 - 1972(consacrazione intero bene); 2017 - 2018(lavori di restauro intero bene)
Chiesa di Sant'Orsola
Tipologia e qualificazione chiesa confraternale
Denominazione Chiesa di Sant'Orsola <Catania>
Altre denominazioni S. Orsola
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (costruzione)
Notizie Storiche

1416 - 1693 (preesistenza carattere generale)

Una preesistente chiesa dedicata a Sant'Orsola esisteva sullo stesso sito e faceva parte di un monastero fondato nel 1416. Nel 1572, in seguito alla soppressione del monastero, la chiesa fu concessa alla Confraternita della Orazione e Morte, che poi cambio denominazione in Sant'Orsola nel 1585. L'antica chiesa rimase distrutta dal terremoto del 1693

1706 - 1741 (costruzione intero bene)

L'attuale chiesa è stata costruita ad opera dell'omonima confraternita a partire dai primi anni del XVIII secolo (forse il 1706) e completata nel 1713. Il prospetto fu parzialmente completato nel 1741.

1818  (danni da terremoto intero bene)

Il terremoto del 1818 danneggiò la chiesa, che poi fu riparata negli anni seguenti.

1971  (restauro intero bene)

La chiesa è stata restaurata nel 1971, quando ne fu completato il prospetto con la realizzazione del timpano.

1972  (consacrazione intero bene)

La chiesa è stata consacrata nel 1972 da Mons. Picchinenna, arcivescovo di Catania

2017 - 2018 (lavori di restauro intero bene)

Tra il 2017 e il 2018 l'edificio sacro è stato sottoposto a lavori di consolidamento e di miglioramento sismico della copertura, delle murature portanti e delle volte. I lavori sono stati co-finanziati con i fondi dell'Otto per mille dalla Conferenza Episcopale Italiana. Progettista e direttore dei lavori è stato l'architetto Giuseppe Amadore.
Descrizione

Facciata ad un ordine, con timpano triangolare. Spazio interno a prevalente sviluppo longitudinale, con aula rettangolare e presbiterio absidato. Volumetria prismatica a pianta rettangolare.
Facciata
La facciata – modificata nelle finiture in epoca moderna (1971) - è incorniciata lateralmente da paraste in pietra bianca ed è sormontata da un timido timpano definito da cornici modanate ad intonaco. Si caratterizza soprattutto per il pregevole portale architravato in pietra bianca, composto da due colonne poste su basamenti sulle cui facce sono scolpite le figure a bassorilievo delle anime purganti. Sulla parte sommitale delle colonne sono collocati due busti raffiguranti le stesse anime del purgatorio. Poco sopra il portale una finestra architravata arricchisce la facciata. Sul lato sinistro del prospetto, ponendosi dal lato dell’osservatore, si erige il campanile segnato da un consistente zoccolo in pietra lavica e da paraste laterali in pietra bianca. Il coronamento superiore del campanile è dato da due monofore con arco a tutto sesto.
Planimetria
Lo spazio interno della chiesa, a sviluppo longitudinale, è caratterizzato da un’unica navata a pianta rettangolare delle dimensioni di circa mt 9.40 x mt 19.40 e da una zona presbiteriale di forma anch’essa rettangolare. La navata principale è coperta da una volta a botte a tutto sesto con lunette in corrispondenza delle finestre mentre la zona presbiteriale da una volta semiellittica. L’altezza della navata è di mt 8.60 all’imposta della volta e mt 13.40 in chiave. La zona presbiteriale è posta a quota +0.32 mt. rispetto al pavimento della navata; il collegamento è assicurato da n.2 gradini.
interni
Le pareti interne longitudinali della Chiesa presentano una composizione dinamica con un ordine scandito da paraste che individuano campi di larghezze diverse in cui si alternano elementi architettonici e decorativi differenti: campo con nicchia e sovrastante altorilievo in stucco, campo con nicchia/altare/quadro, campo con porta e sovrastante cornice con quadro, campo con nicchia e sovrastante altorilievo in stucco. Nelle campate principali (nicchie e altari) nella parte superiore della parete sono presenti delle grandi finestre, due per ogni parete longitudinale nell’aula e una finestra per ogni parete sulla zona presbiteriale. Le nicchie laterali delle campate intermedie ospitano altari in marmo policromo sormontati da grandi tele di notevole pregio.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (anni '70 del XX secolo)
L'edificio è stato adeguato alle norme liturgiche post-conciliari con l'apposizione di arredi mobili. L'altare e l'ambone sono lignei.
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