chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Rovereto Trento cappella sussidiaria Sepolcro Parrocchia di Santa Maria del Monte Carmelo Pianta; Prospetti; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi nessuno 1717 - 1736(costruzione intero bene); 1918 - 1925(lavori intero bene); 1986 - 1987(restauro intero bene)
Cappella del Santo Sepolcro
Tipologia e qualificazione
cappella sussidiaria
Denominazione
Cappella del Santo Sepolcro <Rovereto>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
Notizie Storiche
1717 - 1736 (costruzione intero bene)
All'epoca della reggenza della parrocchia di Lizzana da parte di Giovanni Paglia venne realizzata una Via Crucis in semplici manufatti lignei, secondo la tradizione la prima in Trentino, successivamente sostituita da dipinti di Orlando Fattori e culminante in un sacello dedicato al Santo Sepolcro, completato nel 1735 e benedetto insieme alle stazioni della Via Crucis l'anno successivo.
1918 - 1925 (lavori intero bene)
La cappella in questo periodo è oggetto di un restauro conservativo che interessa anche le altre stazioni della Via Crucis, che vengono ricostruite; agli interventi si accompagna la realizzazione degli affreschi presso il prospetto esterno occidentale ad opera di Carlo Donati, raffiguranti la dodicesima e la tredicesima stazione della Via Crucis.
1986 - 1987 (restauro intero bene)
In questo periodo, nell'ambito di un'accurata campagna di restauro del santuario della Madonna del Monte, la cappella è oggetto di interventi conservativi.
Descrizione
All'epoca della reggenza della parrocchia di Lizzana da parte di Giovanni Paglia venne realizzata una Via Crucis in semplici manufatti lignei, secondo la tradizione la prima in Trentino, sostituita da dipinti di Orlando Fattori e culminante in un sacello dedicato al Santo Sepolcro presso il santuario della Madonna del Monte completato nel 1735 e benedetto insieme alle stazioni della Via Crucis l'anno successivo. Tra 1918 e 1925 il sacello fu oggetto di un restauro conservativo che interessò anche le altre stazioni della Via Crucis, che vennero ricostruite; agli interventi si accompagnò la realizzazione degli affreschi presso il prospetto esterno occidentale ad opera di Carlo Donati, raffiguranti la dodicesima e la tredicesima stazione della Via Crucis. La cappella, restaurata tra 1986 e 1987, è collegata all'attigua chiesa mediante un corpo di raccordo ospitante l'ingresso, dotato di portale architravato e sormontato da una finestra lunettata; al fianco sinistro aderisce un muro di cinta. Il prospetto occidentale presenta una finestra rettangolare, sdraiata, inferriata e dotata di cornice lapidea, affiancata da una nicchia centinata poco profonda, e risulta anticipato da un portico elevato da due gradini e sostenuto da quattro pilastri lapidei dotati di alto basamento; quelli orientali, addossati alla parete, inquadrano la porzione dell'aula. Il portico, impostato su arcate a tutto sesto e ribassate rinforzate da traverse metalliche, presenta una volta a botte unghiata in muratura e culmina in un cornicione a sguscio. L'interno presenta un'aula a pianta rettangolare ad asse maggiore trasversale, ospitante un scultura lignea di Cristo entro un espositore-altare e coperta da una volta a crociera, affiancata da due vestiboli a pianta quadrangolare.
Pianta
Edificio a pianta rettangolare ad asse maggiore trasversale.
Prospetti
La cappella è collegata all'attigua chiesa mediante un corpo di raccordo ospitante l'ingresso, dotato di portale architravato e sormontato da una finestra lunettata; al fianco sinistro aderisce un muro di cinta. Il prospetto occidentale presenta una finestra rettangolare, sdraiata, inferriata e dotata di cornice lapidea, affiancata da una nicchia centinata poco profonda, e risulta anticipato da un portico elevato da due gradini e sostenuto da quattro pilastri lapidei dotati di alto basamento; quelli orientali, addossati alla parete, inquadrano la porzione dell'aula. Il portico, impostato su arcate a tutto sesto e ribassate rinforzate da traverse metalliche, presenta una volta a botte unghiata in muratura e culmina in un cornicione a sguscio. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata, pilastri lapidei; strutture di orizzontamento: volta a crociera in muratura intonacata sopra l'aula, volta a botte unghiata in muratura.
Coperture
Copertura a più falde convergenti sull'intero edificio. Struttura portante lignea, manto di copertura in coppi.
Interni
L'interno presenta un'aula a pianta rettangolare ad asse maggiore trasversale, ospitante un scultura lignea di Cristo entro un espositore-altare e coperta da una volta a crociera, affiancata da due vestiboli a pianta quadrangolare. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione interna è costituita da quadrotte in cotto disposte a corsi diagonali.
Elementi decorativi
Il prospetto esterno occidentale presenta un apparato decorativo pittorico raffigurante la dodicesima e la tredicesima stazione della Via Crucis.