chiese italiane
censimento chiese
edifici di culto
edifici sacri
beni immobili
patrimonio ecclesiastico
beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Sant'Arcangelo
Cava de' Tirreni
Amalfi - Cava De' Tirreni
chiesa
sussidiaria
S. Stefano Protomartire
Parrocchia San Michele Arcangelo
Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Impianto strutturale
nessuno
1497 - 1497(fondazione intero bene); 1593 - 1593(titolo intero bene); XVIII - XVIII(rimaneggiamento intero bene); 1740 - 1740(esecuzione affreschi absidali); 1743 - 1758(costruzione pavimento); 1945 - 1945(estinzione confraternita); 1960 - 1970(restauri intero bene); 1980 - 1980(danni sismici e restauri intero bene); 1989 - 1989(giurisdizione intero bene); 1991 - XXI(incendio e situazione attuale intero bene)
Oratorio di Santo Stefano Protomartire
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Oratorio di Santo Stefano Protomartire <Sant'Arcangelo, Cava de' Tirreni>
Altre denominazioni Arciconfraternita di S. Maria della Pietà e S. Stefano Martire
Arciconfraternita di Santa Maria della Pietà
Chiesa di S. Maria della Pietà di S. Arcangelo
Confraternita della Santissima Vergine della Pietà e di S. Stefano Protomartire
Confraternita S. Maria della Pietà e S. Stefano Protomartire
Oratorio del Santo Protomartire Stefano
Oratorio di S. Stefano
Oratorio di S. Stefano Protomartire
S. Stefano Protomartire
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
barocco (rimaneggiamento area absidale)
Notizie Storiche

1497  (fondazione intero bene)

Pur non conoscendo con esattezza la data di costruzione dell'oratorio di Santo Stefano, sappiamo che nel 1497 esso era già esistente (come è riportato in un libro di censi dell'abate cavense Arsenio da Terracina). La costruzione dell'edificio va collegata allo sviluppo della confraternita di Santa Maria della Pietà (sorta probabilmente già nel XIV secolo) ed è successiva a quella della chiesa omonima, con cui esso è strutturalmente unito. La confraternita prese sede presso l'oratorio.

1593  (titolo intero bene)

Nel 1593, per la prima volta, la confraternita di Santa Maria della Pietà aggiunge al proprio titolo quello di Santo Stefano Protomartire, con cui fino ad allora si designava solo l'oratorio.

XVIII  (rimaneggiamento intero bene)

Nel corso del secolo XVIII, si deve registrare un insieme di lavori di ristrutturazione e rimaneggiamento barocco di tutto il complesso architettonico, che hanno interessato anche l'oratorio di Santo Stefano (soprattutto nell'area presbiteriale).

1740  (esecuzione affreschi absidali)

Alcuni affreschi presenti alle pareti dell'area absidale risalgono al 1740 e sono opera dell'artista Angelo Della Corte.

1743 - 1758 (costruzione pavimento)

Negli anni 1743 e 1758 fu eseguito il pavimento in cotto maiolicato, riportante disegni geometrici e stemmi del santo titolare.

1945  (estinzione confraternita)

La confraternita, che aveva sede presso l'oratorio, si andò ridimensionando a partire dal 1945 circa, per estinguersi successivamente.

1960 - 1970 (restauri intero bene)

Negli anni 1960-70, tutto il complesso di Sant'Arcangelo fu sottoposto a generali lavori di restauro, consolidamento e ripristino delle finiture. Probabilmente anche presso l'oratorio di Santo Stefano si intervenne con opere di restauro conservativo.

1980  (danni sismici e restauri intero bene)

Il terremoto del 1980 apportò notevoli danni al complesso architettonico. Sia la chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo che l'attiguo complesso confraternale (chiesa della Pietà e oratorio) furono chiusi per inagibilità, mentre successivamente iniziarono le opere di restauro.

1989  (giurisdizione intero bene)

Nel 1989, estintasi la confraternita, l'oratorio fu trasferito in proprietà alla parrocchia San Michele Arcangelo, divenendone chiesa sussidiaria.

1991 - XXI (incendio e situazione attuale intero bene)

Nel 1991, quando erano pressoché terminati i lavori di restauro postsismici dell'intero complesso, la chiesa di Santa Maria della Pietà e l'attiguo oratorio di Santo Stefano furono investiti da un violento incendio, che apportò notevoli distruzioni, il crollo integrale del tetto, la perdita di numerosissime opere e danni all'apparato decorativo architettonico. L'incendio causò danni anche alla vicina chiesa parrocchiale. I lavori di restauro furono interrotti e si costruì una copertura metallica provvisoria a protezione degli edifici devastati dall'incendio. Presso la chiesa parrocchiale, invece, le opere di restauro furono portate a termine nel 1994. In quello stesso anno la chiesa parrocchiale fu riaperta al culto, ma venne eretta provvisoriamente una parete di separazione nella sua navata sinistra, tra questa e gli ambienti rovinati dall'incendio, che non sono stati ancora ripristinati.
Descrizione

L'oratorio di Santo Stefano Protomartire fa parte del grande complesso monumentale di Sant'Arcangelo, che sorge al centro dell'omonima frazione di antichissima fondazione, cresciuta costantemente nel tempo lungo le prime pendici della collina a sud-ovest di Cava de' Tirreni. Il contesto è costituito da un territorio di grande singolarità orografica, che oggi presenta aspetti rurali e cittadini integrati, in una forma urbana irregolare e accidentata. Il complesso comprende la chiesa parrocchiale (con locali annessi), la chiesa sussidiaria di Santa Maria della Pietà, l'oratorio di Santo Stefano, una cappella ipogea e l'ex edificio dell'ospizio (trasformato in residenze). L'oratorio attualmente versa in condizioni di degrado, in seguito ad un violento incendio, ma la sua struttura architettonica e il suo apparato decorativo sono integralmente conservati. L'edificio ha pianta longitudinale e si sviluppa come prosieguo della chiesa sussidiaria della Pietà; presenta aula unica (a forma rettangolare), a cui si aggiunge, oltre l'arco trionfale, l'area absidale (a forma quadrata). L'oratorio è strettamente collegato alla chiesa della Pietà, dalla cui area absidale ha esclusivo accesso, mediante due varchi simmetrici. La partitura architettonica si compone di un solo livello, contraddistinto da un'alternanza di finestre rettangolari (a piattabanda) e cornici mistilinee racchiudenti affreschi e concluso da un cornicione che corre lungo tutte le pareti. Le coperture, i cui intradossi sono suddivisi a scomparti e interamente affrescati, sono costituite da volta a botte (aula) e cupola a sesto ribassato (area absidale). Gli interni ricevono ampia luce naturale. Il corpo costituito dalla chiesa della Pietà e dall'oratorio si innesta, ad asse obliquo, tra l'atrio e la navata sinistra della chiesa parrocchiale.
Pianta
La pianta dell'oratorio è a tipologia longitudinale, ad aula unica di forma rettangolare, suddivisa in due parti (area assemblare e presbiterio) dall'arco trionfale. L'ingresso avviene attraverso l'area absidale dell'attigua chiesa di Santa Maria della Pietà, mediante due semplici varchi simmetrici esistenti ai lati dell'altare maggiore di quest'ultima. Tali varchi immettono in un piccolo vestibolo sormontato dalla cantoria (distrutta dall'incendio). Al lato destro del vestibolo si trova un piccolo vano con apertura verso un'area pertinenziale esterna. Il presbiterio è diviso dalla navata mediante un gradino di rialzo che corre tra i due piedritti dell'arco trionfale. Al centro del presbiterio sono presenti i resti dell'altare preconciliare (in muratura, con artistica dossale in legno dorato e lavorato) e dei relativi gradini e predella. Le pareti, dove un tempo erano accostati gli stalli confraternali, sono semplici e rettilinee.
Coperture
La copertura della navata è costituita da una volta a botte lunettata, suddivisa, mediante cornici, in scomparti geometrici interamente affrescati. L'area absidale è coperta da cupola a sesto ribassato, poggiante sui pennacchi e sugli archivolti delle pareti laterali. Anche l'intradosso della cupola è interamente affrescato. L'estradosso è composto da tetto a doppio spiovente, con manto in cotto.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è composta da piastrelle in maiolica smaltata a decori floreali e geometrici modulari, attualmente molto rovinati.
Elementi decorativi
La decorazione dell'edificio è composta essenzialmente dai notevoli affreschi estesi a tutti gli intradossi delle coperture, agli archivolti delle lunette e alla parte superiore delle pareti. In particolare la volta e la cupola presentano un'articolata suddivisione, mediante cornici, in settori e scomparti geometrici, di varia forma, all'interno dei quali è sviluppato un ampio ciclo pittorico a tema biblico e agiografico. Attualmente gli affreschi sono velinati (in quanto danneggiati da un incendio) e in attesa di restauro.
Impianto strutturale
L'impianto strutturale è composto da muratura continua portante con orizzontamenti archivoltati (volta a botte e cupola). La struttura del tetto provvisorio è in travi metalliche reticolari.
Adeguamento liturgico

nessuno
Contatta la diocesi