chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Sacco Rovereto Trento chiesa sussidiaria S. Antonio di Padova Parrocchia di San Giovanni Battista Pianta; Facciata; Prospetti; Campanile; Struttura; Coperture; Interni; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi nessuno 1736 - 1743(costruzione intero bene); 1750 - 1755(ampliamento intero bene); 1784 - 1784(soppressione convento e cambio di intitolazione intero bene); 1840 - 1854(restauro intero bene); 1895 - 1895(passaggio di proprietà intero bene); 1993 - 2009(sospensione dal culto intero bene); 2011 - 2011(restauro intero bene)
Chiesa di Sant'Antonio di Padova
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di Sant'Antonio di Padova <Sacco, Rovereto>
Altre denominazioni
S. Antonio di Padova
Autore (ruolo)
Colomba, Clemente (costruzione)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze trentine (costruzione)
architettura tardobarocca (costruzione)
Notizie Storiche
1736 - 1743 (costruzione intero bene)
La chiesa venne edificata al titolo di San Tommaso di Villanova in questo periodo su commissione della comunità delle monache agostiniane di Borgo Sacco su progetto di Clemente Colomba; l'adiacente convento venne eretto intorno al medesimo intervallo di tempo da Bernardo Tacchi il vecchio.
1750 - 1755 (ampliamento intero bene)
Intorno alla metà del secolo XVIII la chiesa subì un'opera di ampliamento o di ricostruzione che portò l'edificio all'assetto odierno.
1784 (soppressione convento e cambio di intitolazione intero bene)
In questo anno il tempio, precedentemente dedicato a San Tommaso da Villanova, venne consacrato a Sant'Agostino; nel medesimo anno la comunità agostiniana incaricata della gestione della chiesa fu destituita dall'incarico in accordo al decreto di soppressione dei conventi emanato dall'imperatore Giuseppe II.
1840 - 1854 (restauro intero bene)
A seguito della soppressione dell'adiacente convento la chiesa vide un periodo di progressivo declino durante la prima metà del XIX secolo, risultato nel cessato utilizzo del luogo di culto; si procedette nel quinto decennio del secolo ad una campagna di interventi di restauro conservativo che vide l'edificazione del campanile e l'approntamento dell'apparato stucchivo interno ad opera dei fratelli Roberti di Rovereto; le operazioni di restauro, rese possibili dall'acquisto del complesso da parte di Francesco Rossi e grazie a offerte private, furono suggellate dalla benedizione della chiesa, che venne intitolata nel 1854 a Sant'Antonio da Padova.
1895 (passaggio di proprietà intero bene)
In seguito all'acquisto del complesso da parte di Francesco Rossi la chiesa ed il convento furono successivamente ereditati dal sacerdote Domenico Plotegher, il quale destinò per via testamentaria entrambi i beni al vescovo tridentino Carlo Eugenio Valussi.
1993 - 2009 (sospensione dal culto intero bene)
In questo periodo la chiesa venne temporaneamente sospesa dal culto; risale al 2009 l'affidamento della gestione dell'edificio di culto alla locale comunità clericale ortodossa, la quale procedette al cambio della dedicazione della chiesa in favore dell'intitolazione a Michele e Gabriele Arcangeli.
2011 (restauro intero bene)
In questo anno si procede ad alcuni interventi di restauro della struttura, concretatisi nel rinnovo dell'impianto elettrico e nella sostituzione dei serramenti e della copertura.
Descrizione
La chiesa di Sant'Antonio di Padova a Borgo Sacco venne edificata al titolo di San Tommaso di Villanova tra 1736 e 1738 e affidata alla locale comunità di monache agostiniane; grazie ad alcuni interventi edilizi verso metà XVIII secolo la chiesa assunse i tratti odierni. A causa del decreto imperiale di soppressione dei conventi rimase inutilizzata fino alla metà del XIX secolo, quando fu restaurata e venne edificato il campanile. Dal 2009 la chiesa è affidata alle cure della locale comunità ortodossa. La facciata, timpanata, è rinserrata da paraste binate in muratura poste su basamento lapideo, sostenenti una trabeazione omessa nella parte centrale. Al centro è situato il portale lapideo d'ingresso, architravato e dotato di cimasa a volute culminante in una cornice centinata; al di sopra del portale si apre una finestra a profilo superiore mistilineo. Il frontone è coronato da una croce apicale metallica. Le fiancate rivelano l'incasso del presbiterio, illuminato da una finestra rettangolare a profilo superiore mistilineo, rispetto al corpo della navata, aperto da tre finestre rettangolari a profilo superiore mistilineo ed emergente nella porzione corrispondente alla seconda campata interna. Alla fiancata sinistra aderisce un basso edificio a pianta rettangolare aperto da un portico; in corrispondenza del presbiterio si impone la mole della torre campanaria. Il prospetto meridionale della chiesa è occultato da un edificio a pianta quadrangolare; un terzo corpo aggiunto aderisce al fianco destro. La torre campanaria presenta un fusto quadrangolare sormontato da una cella campanaria caratterizzata su ogni lato da un incasso rettangolare ospitante una monofora a tutto sesto. Al di sopra della cella si impone il tamburo ottagonale da cui si diparte la cuspide a bulbo in lamiera metallica, coronata da sfera, bandiera segnavento e croce apicale. L'interno presenta una navata unica, scandita in tre campate, una maggiore e due minori, da un sistema di paraste corinzie a sostegno della trabeazione su cui si imposta la volta a botte che copre l'ambiente, secata da unghie originate da arcate a tutto sesto, insistenti sulla trabeazione e ospitanti le finestre, e da arcate trasversali alla navata, che marcano la scansione in campate. In controfacciata si impone il volume della cantoria; la seconda campata, più ampia, è caratterizzata da ampie arcate a tutto sesto. La parete laterale destra della terza campata mostra un accesso architravato ai locali del corpo aggiunto. Il presbiterio, introdotto dall'arco santo a tutto sesto, elevato da due gradini e dotato di accessi a locali di servizio sui tre lati, è coperto da una volta a botte unghiata. La volta del presbiterio presenta un apparato decorativo a stucchi raffigurante elementi ornamentali vegetali.
Pianta
Navata a pianta rettangolare ad asse maggiore longitudinale, presbiterio a pianta rettangolare; a tutti i lati, ad eccezione di quello settentrionale, aderisce un corpo aggiunto a pianta rettangolare.
Facciata
La facciata, timpanata, è rinserrata da paraste binate in muratura poste su basamento lapideo, sostenenti una trabeazione omessa nella parte centrale. Al centro è situato il portale lapideo d'ingresso, architravato e caratterizzato da piedritti modanati e da una cimasa a volute culminante in una cornice centinata; al di sopra del portale si apre una finestra a profilo superiore mistilineo. Il frontone è coronato da una croce apicale metallica. Una zoccolatura lapidea percorre il prospetto; le finiture sono ad intonaco tinteggiato ed elementi lapidei a vista.
Prospetti
Le fiancate rivelano l'incasso del presbiterio, illuminato da una finestra rettangolare a profilo superiore mistilineo, rispetto al corpo della navata, aperto da tre finestre rettangolari a profilo superiore mistilineo e caratterizzato da un settore emergente corrispondente alla seconda campata interna. Alla fiancata sinistra aderisce un basso edificio a pianta rettangolare aperto da un portico; in corrispondenza del presbiterio si impone la mole della torre campanaria. Il prospetto meridionale della chiesa è occultato da un edificio a pianta quadrangolare; un terzo corpo aggiunto aderisce al fianco destro. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Campanile
La torre campanaria, aderente al fianco sinistro del presbiterio, presenta un fusto quadrangolare sormontato da una cella campanaria introdotta da una fascia marcapiano e caratterizzata su ogni lato da un incasso rettangolare ospitante una monofora a tutto sesto sostenuta da pilastrini. Al di sopra della cella si impone il tamburo ottagonale, caratterizzato da aperture rettangolari a lati alterni, da cui si diparte la cuspide a bulbo in lamiera metallica, coronata da sfera, bandiera segnavento e croce apicale. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Struttura
Strutture portanti verticali: muratura in pietrame intonacata; strutture di orizzontamento: volta a botte unghiata in muratura sopra la navata e sopra il presbiterio.
Coperture
Copertura a due falde sopra la navata, a due spioventi sopra il presbiterio; struttura portante lignea, manto di copertura in coppi.
Interni
L'interno presenta una navata unica, scandita in tre campate, una maggiore e due minori, da un sistema di paraste corinzie a sostegno della trabeazione su cui si imposta la volta a botte che copre l'ambiente, secata da unghie originate da arcate a tutto sesto, insistenti sulla trabeazione e ospitanti le finestre, e da arcate trasversali alla navata, che marcano la scansione in campate. In controfacciata si impone il volume della cantoria; la seconda campata, più ampia, è caratterizzata da ampie arcate a tutto sesto. La parete laterale destra della terza campata mostra un accesso architravato ai locali del corpo aggiunto. Il presbiterio, introdotto dall'arco santo a tutto sesto, elevato da due gradini e dotato di accessi a locali di servizio sui tre lati, è coperto da una volta a botte unghiata. Le finiture sono ad intonaco tinteggiato.
Pavimenti e pavimentazioni
La navata presenta una pavimentazione a quadrotte in pietra calcarea bianche e rosate disposte a corsi diagonali; il presbiterio è pavimentato a lastre quadrangolari in pietra calcarea violacea disposte in corsi orizzontali.
Elementi decorativi
La volta del presbiterio presenta un apparato decorativo a stucchi raffiguranti elementi ornamentali vegetali.
Adeguamento liturgico
nessuno
La chiesa non presenta adeguamento dei poli liturgici in quanto vi si celebrano funzioni secondo il rito ortodosso.