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Castellaneta
Castellaneta
chiesa
parrocchiale
S. Francesco d'Assisi
Parrocchia di San Francesco d'Assisi
Pavimenti e pavimentazioni; Pianta; Struttura
altare - aggiunta arredo (1994)
1463 - 1463(completamento intero bene); 1609 - 1609(ristrutturazione intero bene)
Chiesa di San Francesco d'Assisi
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Francesco d'Assisi <Castellaneta>
Altre denominazioni S. Francesco d'Assisi
Ambito culturale (ruolo)
maestranze pugliesi (costruzione)
Notizie Storiche

1463  (completamento intero bene)

Costruzione ultimata nel 1463

1609  (ristrutturazione intero bene)

Nel 1609 viene prolungata l’ala del convento a destra della chiesa e completato il quadriportico abbattendo l’ala laterale e rendendola più bassa, in modo da ridurre la volta al piano superiore del convento. Più radicali i lavori della seconda fase, dopo aver abbattuto la copertura lignea della navata centrale, ripresero la costruzione fin dalle fondamenta, rinforzarono e sopraelevarono i muri perimetrali su cui impostarono la nuova copertura in muratura eseguita su quattro sistemi di volte
Descrizione

La facciata si presenta austera e l’unica decorazione scultorea è destinata al portale di ingresso ingentilito da semplici modanature con dentelli. Al di sopra è ripetuto un largo architrave con foglie d’acanto, coronato da una nicchia semicircolare contenente una statua del Santo. La facciata molto semplice è interrotta dai vani finestrati e culmina con quattro pinnacoli. Il quinto, centrale e più largo, termina con una croce anch'essa in pietra. Sul lato destro la facciata viene inglobata dal muro del convento, che si innesta perpendicolare su di essa; mentre a sinistra il contrafforte, nel quale è ricavato un loggiato biforo, ha un terminale curvilineo. Lo spazio interno è scandito da archi a tutto sesto, ritmati da alte lesene dalle quali si dipartono le volte unghiate su base rettangolare della navata centrale. Le due navate laterali, coperte da volte a stella, accolgono ciascuna tre altari lignei di ottima fattura. Di notevole pregio il ciclo pittorico che ricopre quasi integralmente le pareti della navata centrale, eseguito presumibilmente a tempera grassa, articolato in grandi riquadri con scene di vita di Cristo, posti in corrispondenza di ogni arco e da un minuzioso ornato in forte policromia che tappezza le lesene, gli intradossi degli archi, le strombature delle finestre. In corrispondenza delle lunette, ai lati delle strette finestre, sono raffiguranti i Santi Apostoli. Il ciclo pittorico è firmato e datato “F. Ludovico a Gioia 1706”. Si accede al presbiterio salendo 2 gradini. L’altare addossato alla parete di fondo è in marmi policromi e si trova tra due aperture che danno accesso alla sagrestia, mentre la mensa e l’ambone sono in legno decorato. Al di sopra dell’altare un retablo ligneo del 1697, opera di francesco Maria di Gallipoli, adornato da 6 busti lignei in legno policromo dorato, di scuola napoletana, inseriti in nicchie arcuate e ornate da piccole balaustre. Al centro della composizione una grande tela coeva, opera di Giacomo Diso di Galatina raffigurante la scena del Perdono di Assisi.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione del presbiterio è costituita da mattoni quadrati in marmo grigio venato realizzato nel 1926 con donazione dei coniugi V Francesco e Lucia De Meo. La pavimentazione delle navate è sempre in mattoni quadrati in marmo grigio venato e nella navata centrale un grande riquadro in marmo grigio scuro/nero. Lo stesso marmo grigio scuro riveste per una altezza di circa 70 centimetri il perimetro dell’abside ed i pilastri rettangolari.
Pianta
L’impianto planimetrico della chiesa si presenta a tre navate, ci cui la centrale è doppia delle laterali. Dalla parete absidale si accede, attraverso due aperture ai lati dell’altare, al coro e da questi, alla sagrestia e ad un ambiente di servizio che si collega al convento. La navata centrale suddivisa da pilastri in muratura ed archi a tutto sesto in quattro campate, 3 più ampie e culminanti con altrettanti aperture rettangolari per lato. La quarta campata, più stretta delle altre, presenta sul lato sinistro della chiesa una apertura parzialmente occlusa, mentre non ne presenta sul lato destro che è in aderenza con il convento.
Struttura
Esternamente le murature della chiesa si presentano faccia a vista con sporcizia e “colature” dovute al passare del tempo. Internamente, invece, l’intera struttura presenta le volte intonacate di bianco, mentre il resto della chiesa è decorato un ciclo pittorico, già in precedenza descritto.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1994)
Altare ligneo con semplici modanature lignee
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