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Cava de' Tirreni
Amalfi - Cava De' Tirreni
cappella
sussidiaria
Santa Maria del Rovo
San Francesco d'Assisi e San Pasquale Baylon
Parrocchia Santa Maria del Rovo
Pianta; Facciata; Pavimenti e pavimentazioni; Coperture; Elementi decorativi; Impianto strutturale
nessuno
1853 - 1858(preesistenze carattere generale); 1861 - 1883(fondazione intero bene); XX - XX(ampliamento intero bene); 1945 - 1945(restauri intero bene); 1980 - 2003(danni sismici e restauri intero bene); 2008 - 2008(restauri intero bene); 2015 - 2015(riorganizzazione confraternita)
Oratorio di Santa Maria del Rovo, San Francesco d'Assisi e San Pasquale Baylon
Tipologia e qualificazione cappella sussidiaria
Denominazione Oratorio di Santa Maria del Rovo, San Francesco d'Assisi e San Pasquale Baylon <Cava de' Tirreni>
Altre denominazioni Confraternita del Terzo Ordine di S. Francesco
Confraternita di S. Maria del Rovo
Confraternita Terz'Ordine Francescano di San Francesco d'Assisi
Congrega del Terz'Ordine di S. Francesco d'Assisi
Cappella di Santa Maria del Rovo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
neoromanico (costruzione facciata)
neoclassico (programma decorativo)
Notizie Storiche

1853 - 1858 (preesistenze carattere generale)

Nel 1853 nella contrada di Santa Maria del Rovo (ricadente nel territorio della parrocchia del Santissimo Salvatore di Passiano) venne costruita una piccola cappella dedicata alla Vergine, col titolo di Mater Domini, per le esigenze del culto di una popolazione contadina in via di crescita demografica e di evangelizzazione. La piccola cappella si rivelò presto insufficiente ad accogliere il numero di fedeli che aumentava e nel 1858 venne abbattuta per far posto ad una chiesetta più capiente.

1861 - 1883 (fondazione intero bene)

La nuova chiesetta, costruita al posto della primitiva cappella, fu inaugurata nel 1861 e venne denominata "Cappella di Santa Maria del Rovo". Sul suo lato destro si apriva un piccolo sacello dove era cresceva una pianta di rovo (ritenuta prodigiosa). Lo sviluppo demografico della popolazione della contrada pose ancora una volta l'esigenza di un edificio più ampio, che fu costruito nelle immediate adiacenze della chiesetta e venne inaugurato nel 1883 (per divenire nel 1919 sede della nuova parrocchia e prendere successivamente il titolo di "Santuario di Santa Maria del Rovo"). La precedente cappella di Santa Maria del Rovo divenne l'oratorio di una omonima confraternita (sorta proprio nel 1883), che ebbe successivamente anche il titolo di Terz'Ordine di San Francesco d'Assisi.

XX  (ampliamento intero bene)

Probabilmente agli inizi del secolo XX, quando furono realizzati interventi restaurativi presso la vicina chiesa, allo spazio originario dell'oratorio fu aggiunto un corpo anteriore, con una nuova facciata in continuazione di quella della chiesa parrocchiale. Tra i due ambienti dell'oratorio fu conservata una divisione muraria, aperta da una grande porta centrale; l'altare si trovava nella parte antecedente.

1945  (restauri intero bene)

Nel 1945, nel contesto degli interventi che interessarono la chiesa parrocchiale, furono eseguiti vari lavori di restauro anche presso l'oratorio.

1980 - 2003 (danni sismici e restauri intero bene)

In seguito al sisma del 1980 l'oratorio e la vicina chiesa parrocchiale subirono ingenti danni e vennero chiusi. I lavori di restauro furono completati nel 2003 e comportarono, nell'oratorio, l'eliminazione della suddivisione tra i due ambienti, creando un invaso unico e rendendo l'altare liberamente fruibile dall'intera aula.

2008  (restauri intero bene)

Nel 2008 furono eseguiti lavori di restauro e consolidamento alla chiesa parrocchiale, nel cui ambito vennero realizzate opere manutentive e restaurative anche presso l'oratorio.

2015  (riorganizzazione confraternita)

La confraternita che aveva sede presso l'oratorio, le cui attività si erano affievolite nel corso del secolo XX, è stata riorganizzata.
Descrizione

L'oratorio di Santa Maria del Rovo, San Francesco d'Assisi e San Pasquale Baylon sorge in aderenza al santuario (chiesa parrocchiale) di Santa Maria del Rovo, sviluppandosi alla sua destra, nell'omonima località di Cava de' Tirreni, in un contesto di espansione urbana di periferia, con aree edificate miste ad aree libere e rurali. Il manufatto si compone di un solo invaso spaziale, in cui si distinguono in sequenza un vestibolo, un'aula liturgica e un presbiterio. La pianta ha sviluppo longitudinale e forma rettangolare, con coperture miste (piane e a volta a botte decorata). Il vestibolo ospita l'atrio ligneo interno e una soprastante cantoria con balaustra lignea, mentre il presbiterio accoglie l'altare marmoreo a muro e si apre, a destra, su un piccolo sacello laterale. Le pareti dell'aula presentano una leggera articolazione architettonica formata da lesene (che definiscono riquadri con alcune nicchie murarie e continuano con i sottarchi della volta) e da un piccolo marcapiano superiore, da cui si diparte la volta; le pareti del presbiterio e del vestibolo non mostrano alcun elemento di rilievo. La superficie è trattata ad intonaco civile color bianco e ocra chiaro. L'illuminazione naturale interna è molto scarsa, essendo lo spazio quasi del tutto privo di aperture. La facciata, complanare a quella della vicina chiesa parrocchiale, ne ripropone lo stile neoromanico in forme molto semplificate.
Pianta
La pianta dell'oratorio ha tipologia longitudinale e si compone di un solo spazio a forma rettangolare tripartito in successione: il vestibolo d'ingresso, l'aula liturgica, il presbiterio. Il vestibolo (leggermente più largo dell'aula) accoglie l'ingresso, centrale in facciata e dotato di atrio ligneo interno. L'aula non presenta articolazioni di rilievo, se non leggere lesene. Il presbiterio è rialzato di un gradino (che corre tra le due pareti) e accoglie, sulla parete di fondo, l'altare preconciliare marmoreo (con relativa predella). La parete destra del presbiterio presenta un'apertura che mette in comunicazione con la vicina chiesa parrocchiale, mentre la parete sinistra si apre, con un arco molto ribassato, su un piccolo sacello laterale, di forma rettangolare con parete di fondo poco discosta dalla roccia retrostante, nella cui intercapedine sorge una pianta di rovo.
Facciata
La facciata dell'oratorio sorge sul lato destro di quella della vicina chiesa parrocchiale ed è ad essa complanare e ne segue tendenzialmente lo stile neoromanico. Si compone di una sola campata ad unico livello senza ordini, conclusa superiormente dalla linea orizzontale di un articolato cornicione. Sul lato destro è presente una rientranza verticale. Lungo l'asse centrale si trovano il portale ad arco pieno (circondato da lesene e cornici) ed un oculo circolare finestrato. La superficie (uniformata a quella della chiesa) presenta basamento in pietra lavica e intonaco civile color avorio e paglierino.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è in marmo comune, realizzato con lastre di diversa dimensione a formare disegni geometrici nella bicromia del bianco e del nero.
Coperture
La copertura interna dell'oratorio segue la tripartizione della pianta: solaio piano sul vestibolo e sul presbiterio, volta a botte decorata sull'aula; le tre porzioni di copertura si innestano l'una nell'altra. La copertura esterna è data da terrazzi a piani sfalsati.
Elementi decorativi
Il partito decorativo più emergente, di ispirazione neoclassica, è presente all'intradosso della volta della navata e consta di una suddivisione, mediante sottarchi in continuità con le lesene delle pareti sottostanti, in partizioni entro cui sono compresi settori romboidali e ottagonali con cornici e decorazioni fantasiose di ispirazione floreale, in stucco. La decorazione è completata anche da altri fregi e cornici in stucco. Il forte cromatismo è basato sull'accostamento del bianco e del verde vivo.
Impianto strutturale
L'impianto strutturale, di tipo tradizionale, si basa su muratura d'elevazione continua e in funzione portante, con orizzontamenti misti (solai piani laterocementizi e volta in muratura).
Adeguamento liturgico

nessuno
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