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Cavola
Toano
Reggio Emilia - Guastalla
oratorio
sussidiario
N.S. delle Nevi
Parrocchia di San Michele Arcangelo
Impianto strutturale; Pianta; Interni; interno
nessuno
1572 - 1572(costruzione intero bene)
Oratorio della Nostra Signora delle Nevi
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Oratorio della Nostra Signora delle Nevi <Cavola, Toano>
Altre denominazioni Oratorio della Madonna della Neve
N.S. delle Nevi
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

1572  (costruzione intero bene)

Documentazione presente presso la Curia Vescovile di Reggio Emilia e Guastalla indica nel 1572 l'anno di erezione dell'oratorio.
Descrizione

Il piccolo edificio costituisce un significativo esempio di architettura religiosa di questo tratto dell'Appennino emiliano. Costruito secondo un sobrio ma elegante stile tardo-rinascimentale esso presenta in facciata un portale lapideo decorato a festoni, mentre il profilo superiore è concluso da una cornice aggettante retta da mensole. Un gioco di conci angolari in pietra alternati a campiture intonacate disegnano ritmicamente i profili verticali del prospetto. All'interno, sull'altare, è ospitata una grande ancona in legno, capolavoro di Francesco Domenico Ceccati, maestro intagliatore del '600 ed originario della zona.
Impianto strutturale
L'edificio è realizzato con muratura portante in blocchi di pietra sedimentaria locale fissati con malta.
Pianta
Il tracciato planimetrico è a disegno rettangolare, con misure esterni aventi una larghezza di m. 7,00 e lunghezza complessiva di m. 17,80. La navata è singola, con una sagrestia laterale posta in zona absidale.
Interni
Il volume interno è contraddistinto da una serie di lesene collegate da una complessa cornice modanata. Le tenui colorazioni pastello dichiarano la matrice barocca delle scelte cromatiche dell'impianto decorativo. Il pavimento è realizzato con ampie lastre di pietra sedimentaria, alcune delle quali originali.
interno
Sulla sommità del prospetto frontale è posto un elemento architettonico di rara fattura, costituito da una finestra circolare dall'inconsueto disegno. Essa è concepita a forma di astro solare, con al centro un volto umano dal quale dipartono una serie di raggi collegati alla ghiera esterna. L'opera risulta essere di ambito ceccatesco, ossia realizzata dalla stessa bottega artigiana che ha prodotto l'ancona posta sull'altare dell'oratorio.
Adeguamento liturgico

nessuno
La ridotta dimensione dell'area presbiteriale non consente di uniformarsi ai dettami dell'attuale liturgia. L'officiante utilizza l'altare storico pre-conciliare mentre la riserva eucaristica è mantenuta nel tabernacolo collocato alla base del dossale seicentesco. Risulta ancora presente la balaustra presbiteriale, mentre si rileva l'assenza dell'ambone.
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