Nel 1605 ebbe inizio la realizzazione della Chiesa in seguito al miracoloso evento che vide l'effige della Madonna col Bambino sanguinare durante un intervento di restauro. I lavori terminarono nel 1609.
1620 (realizzazione cupola)
Nel 1620 fu realizzata la cupola al di sopra dell'Altare Maggiore presso l'incrocio tra la navata ed il transetto.
1627 (altare maggiore ultimazione)
Nel 1627 vennero ultimati i lavori di costruzione dell'Altare Maggiore in marmo bianco.
1643 (decorazione cupola)
Nel 1643 l'artista Giuseppe Bastiani mise in opera gli affreschi sulle superfici interne dei quattro grandi pennacchi della cupola.
1644 (installazione organo a canne)
Nel 1644 venne montato e collaudato sopra la Cantoria l'organo monumentale, costruito sulla base dei disegni dell’abile architetto francese Channequiau.
1685 (decorazione coro)
Nel 1685 l'artista senese Giovanni Francesco Vandi realizzò gli affreschi sulla parete di fondo del coro e sul catino absidale.
1724 (consacrazione intero bene)
Il 10 Dicembre 1724 la Chiesa è stata consacrata dall'allora Vescovo Diocesano Mons. Tenderini.
1752 - 1753 (restauro organo a canne)
Nel 1752 Lorenzo Alari, organaro romano, si occupò del restauro dell'organo monumentale sostituendo le canne in piombo deteriorate dai topi con nuove in stagno. I lavori terminarono nel 1753.
1799 - 1803 (decorazione superfici interne)
Nel 1799 il pittore Nazareno Diotallievi di Ronciglione realizzò le pitture che ornano la volta a botte della navata e alcune pareti del transetto; le opere durarono fino al 1803.
1860 - 1862 (restauro organo a canne)
Nel 1860 la famiglia Priori promosse un'importante azione di restauro dell'organo monumentale; le opere si conclusero nel 1862.
1993 (riconoscimento intero bene)
Il 23 aprile 1993 il Cardinale Camillo Ruini, su invito dell'allora Vescovo Diocesano Divo Zadi, si recò in visita al Santuario insieme a tutti i Vescovi della Conferenza Episcopale del Lazio. Scopo della visita fu l'ufficializzazione del riconoscimento della Madonna del Ruscello quale "Patrona dei donatori di sangue" per la regione Ecclesiastica del Lazio.
1995 (sostituzione cattedra)
Nel 1995 è stata sostituita la vecchia sede del Presidente con una nuova in legno e velluto.
2003 (aggiunta arredo presbiterio)
Nel 2003 sono state aggiunte tre sedute destinate ai concelebranti e ministranti in occasione della ricorrenza del miracolo del 5 Luglio.
2015 (installazione impianto intero bene)
Nel 2015 è stato installato nell'aula, nel presbiterio e nella sagrestia un impianto antifurto e di videosorveglianza.
Descrizione
La Chiesa del Ruscello rappresenta un vero e proprio gioiello d’arte d’inizio seicento; la pianta, i prospetti, la facciata principale e alcuni particolari ornamentali derivano dai disegni del celebre Architetto Jacopo Barozzi da Vignola. L'alta facciata, a due ordini, ha una notevole porta lignea intagliata; lo schema planimetrico mostra un impianto a croce latina con un'unica navata; all'incrocio del transetto con la navata trovasi in copertura una cupola sormontata da un grazioso lanternino. Internamente lo spazio si presenta piuttosto ricco con cappelle ornate da stucchi e da tele del Pomarancio, del Lanfranco, di P. Menicoccia e di Sante Vandi; guardando verso l'Altare Maggiore, troviamo a sinistra l'organo monumentale mentre a destra la cantoria lignea, opera di Alessandro Vibani e di G. B. Chiuccia. Nel retro della struttura, annesso alla stessa, trovasi l'edificio che ospita la Casa Canonica ed i locali pastorali.
Facciata
La facciata a due ordini, imponente e grandiosa, è edificata in peperino grigio, caratteristico della zona, e mattoni. Il primo ordine è scandito da sei lesene, il secondo da quattro, con capitelli in stile corinzio finemente
intagliati; tra i due livelli corre un ricco cornicione. Il portale di ingresso è arricchito da due colonne che sostengono il timpano, all’interno del quale è posta la statua della Madonna con il Bambino. Una grande finestra, anch’essa sormontata da un ricco timpano, si apre al centro dell’ordine superiore, che ospita anche quattro stemmi in cui ricorre il motivo del giglio farnesiano.
Pianta
La pianta a croce latina presenta la partitura tipica delle chiese rinascimentali e poi barocche: un’unica navata centrale con sei aperture laterali ad arco, tre per lato: quattro sono adibite a cappelle e due sono passaggi per ambienti secondari. La navata culmina
con il transetto, coperto nella parte centrale da una cupola, che ha pianta circolare all’interno e ottagonale all’esterno.
Elementi decorativi
All’interno la navata è scandita da lesene terminanti con capitelli ionici in stucco, ornati da festoni di fiori e frutta; le cappelle laterali sono impreziosite da eleganti stucchi bianchi e oro.
Fondazioni
Del tipo a sacco costituite da scaglie e conci in tufo.
Struttura
Strutture portanti verticali in muratura di tufo locale mista ad elementi in cotto e pietra locale. Volte a botte e cupola in conglomerato cementizio pozzolanico.
Coperture
Capriate in legno di castagno, travi principali e secondarie in legno di castagno, pianelle in cotto e manto di copertura con coppi e tegole alla romana in laterizio.
Interni
Interni molto ricchi nelle decorazioni, stucchi ed arredi liturgici. Le pareti laterali e le nicchie sono caratterizzate dagli elementi dell'ordine architettonico di stile neoclassico. Icone della Via Crucis sui pilastri che separano le nicchie.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione dell'aula e del presbiterio in mattonelle di cotto con ricorsi in travertino chiaro.
Adeguamento liturgico
cattedra - aggiunta arredo (1995)
Nel 1995 è stata sostituita la sede del Presidente con una nuova in legno e velluto.
cattedra - intervento strutturale (2003)
Nel 2003 sono state aggiunte tre sedute in legno per concelebranti e ministranti in occasione della ricorrenza del miracolo del 5 Luglio.