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Corpo di Cava
Cava de' Tirreni
Amalfi - Cava De' Tirreni
cappella
confraternale
Spirito Santo
Parrocchia Santa Maria Maggiore
Pianta; Facciata; Coperture; Impianto strutturale; Scale; Sagrato
presbiterio - intervento strutturale (1990)
XV - XVI(preesistenze carattere generale); 1630 - 1645(costruzione intero bene); 1791 - 1794(dissesti e consolidamento intero bene); 1861 - 1861(restauri intero bene); 1980 - 1996(danni sismici e restauri intero bene)
Oratorio dello Spirito Santo
Tipologia e qualificazione cappella confraternale
Denominazione Oratorio dello Spirito Santo <Corpo di Cava, Cava de' Tirreni>
Altre denominazioni Confraternita dello Spirito Santo
Confraternita Spirito Santo
Confraternita Spirito Santo e Pietrasanta
Congrega dello Spirito Santo
Oratorio di S. Maria della Terra
Autore (ruolo)
Messe, Giovanni (restauro intero bene)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
neoclassico (costruzione facciata)
Notizie Storiche

XV - XVI (preesistenze carattere generale)

Già prima del 1422 a Corpo di Cava esisteva una confraternita che aveva il suo oratorio presso la Porta Canale ed era designata probabilmente con il titolo di Santa Maria di Porta Canale. Agli inizi del secolo XVI fu trasferita presso la cappella dello Spirito Santo, che era stata costruita nel 1504 nella navata sinistra della collegiata di Santa Maria Maggiore.

1630 - 1645 (costruzione intero bene)

La confraternita, che conobbe un periodo di floridezza ed espansione, decise di dotarsi di una sede indipendente e più grande e, nel 1630, diede inizio alla costruzione dell'oratorio dello Spirito Santo in sopraelevazione sulle tre cappelle laterali della navata sinistra presso la collegiata di Santa Maria Maggiore. Probabilmente nel 1645, con un decreto del vescovo mons. G. Lanfranco, che accordava piena autonomia al sodalizio, esso assunse il titolo attuale dello Spirito Santo

1791 - 1794 (dissesti e consolidamento intero bene)

Nel 1791 si verificarono dissesti strutturali al campanile della collegiata e all'oratorio, costruiti a ridosso l'uno dell'altro, e furono necessari lavori di consolidamento ultimati nel 1794.

1861  (restauri intero bene)

Nel 1861 furono eseguiti generali lavori di restauro e ritinteggiatura delle pareti.

1980 - 1996 (danni sismici e restauri intero bene)

Il terremoto del 1980 provocò gravi danni all'oratorio e alla vicina collegiata. I lavori di restauro post-sismici, diretti dall'architetto Giovanni Messe, svoltisi negli anni 1986-1996, hanno riguardato il consolidamento della struttura, l'apposizione di una nuova pavimentazione, l'adeguamento dei servizi e degli impianti, l'adeguamento liturgico del presbiterio.
Descrizione

L'oratorio delle Spirito Santo fa parte nel complesso monumentale di Santa Maria Maggiore, insieme all'omonima collegiata, la sacrestia, il campanile, la canonica e locali pertinenziali. Esso è situato nel nucleo storico di Corpo di Cava, frazione collinare di Cava de' Tirreni. Il contesto è costituito da un impianto urbanistico di origine medievale con successive stratificazioni fortemente consolidate, dal tipico sviluppo ad intensa e ravvicinata edificazione, con stradine strette e tortuose adattate ad una orografia complessa, e dall'aspetto di cittadella turrita. L'oratorio costituisce un singolare episodio architettonico, edificato al di sopra delle strutture della collegiata (sulle tre cappelle di sinistra), ma indipendente grazie ad una scala a due rampe che lo collega con il sottostante sagrato. La sua grande mole si sviluppa giustapposta e parallela a quella della collegiata. La facciata, in stile neoclassico, si compone di un corpo principale, attaccato al prospetto della collegiata, e di un piccolo corpo laterale posto in corrispondenza della scala. L'interno si compone di un'aula unica rettangolare e di un piccolo sacello absidale, introdotto da un modesto arco trionfale, sul cui archivolto sono presenti pitture figurative. Nel sacello absidale trova posto il presbiterio. Le pareti sono rettilinee, senza articolazioni né decorazioni, contornate dagli stalli confraternali e rifinite ad intonaco civile chiaro. La pavimentazione è in cotto tradizionale postato a cardamone; la soffittatura è piana. L'illuminazione è piuttosto soffusa.
Pianta
La pianta dell'oratorio ha sviluppo longitudinale, formata da un'aula rettangolare allungata, a cui si aggiunge un modesto sacello absidale sul fondo, delimitato anteriormente dai piedritti dell'arco trionfale e dai due gradini che corrono tra di essi; questo spazio è adibito a presbiterio. L'accesso all'oratorio avviene da un semplice varco posto circa al centro della parete sinistra, raggiungibile mediante una lunga scala a due rampe che si sviluppa dinanzi alla facciata e sulla fiancata esterna dell'edificio. Tutta l'aula è circondata da stalli lignei, su pedana, accostati alle pareti, che mostrano superfici uniformi e non presentano alcuna articolazione, se non una piccola rientranza al centro della parete breve. Dal presbiterio (lato sinistro) si accede ad un modesto locale sacrestia.
Facciata
La facciata dell'oratorio sorge alla sinistra di quella della collegiata, cui è contigua e complanare. Di gusto neoclassico e caratteristiche insolite, si suddivide in due registri sovrapposti, marcati lateralmente da un doppio ordine di leggerissime lesene a capitello stilizzato, con modeste trabeazioni. Il primo registro, corrispondente al piano delle cappelle laterali della collegiata, presenta a sinistra un avancorpo costituito dalla prima rampa (scoperta) della scala che porta all'oratorio e in alto due finestre ovali; il secondo registro, corrispondente al piano dell'oratorio, è formato da un alto corpo cieco con piccoli oculi in sommità. La conclusione superiore è data da un frontone triangolare con cornici perimetrali e oculo circolare al centro. A sinistra di tale prospetto, alla quota del ballatoio della scala, sorge un piccolo manufatto, dove è inserito l'ingresso alla seconda rampa (coperta), sormontato da una trabeazione (in continuità con quella della facciata attigua) e da un piccolo timpano triangolare con cornici. La superficie dell'intera facciata è rifinita ad intonaco civile, bianco (primo livello) e rosa (secondo livello).
Coperture
La copertura dell'oratorio è piana; quella della scala è composta da una volta a botte inclinata. Gli esterni sono determinati da un tetto a doppia falda spiovente, con manto protettivo in cotto tradizionale.
Impianto strutturale
L'impianto strutturale dell'edificio si compone di muratura portante, impostata sulle strutture sottostanti della collegiata, e di orizzontamenti piani (solaio in acciaio e laterizi) e archivoltati. La struttura della scala è in muratura portante, quella del tetto è in legno.
Scale
Una singolare scala a due rampe raggiunge l'oratorio, che si trova al piano superiore. La prima rampa della scala è scoperta e sorge come avancorpo dinanzi alla facciata, smontando su di un piccolo ballatoio al suo angolo sinistro, dove vi è un corpo di fabbrica, laterale alla fiancata dell'edificio e contente la seconda rampa coperta. Questa si sviluppa lungo la fiancata sinistra dell'edificio, fino al piano dell'oratorio, smontando su di un pianerottolo, dalla cui destra si accede all'aula sacra.
Sagrato
Il sagrato è costituito da un'ampia piazza a pianta quadrangolare irregolare, estesa per l'intera facciata dell'oratorio e dell'attigua collegiata. Essa è connessa alle stradine circostanti, circondata da edifici e muri di contenimento e costituisce una delle poche aree libere del centro storico del borgo.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1990)
L'adeguamento liturgico, realizzato negli anni '90, è consistito nella eliminazione dell'antico altare in muratura e legno, già cadente e rovinato, e dei gradini antistanti per realizzare un nuovo piano uniforme del presbiterio, rialzato di due gradini (che corrono tra i piedritti dell'arco trionfale). Al centro di tale area è stata realizzata un predella ad angoli smussati, che continua fino alla parete di fondo, sulla quale sono collocati anteriormente il nuovo altare e in fondo la sede. Il nuovo altare è costituito da due piedritti a pianta cruciforme, in muratura di mattoni pieni con anima in ferro, sorreggenti travetti ad H, su cui è poggiata la mensa marmorea. La sede è composta da un elemento a mo' di panca in legno, movibile. Manca l'ambone.
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