chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Cassano Allo Ionio Cassano allo Jonio palazzo vescovile Episcopio Parrocchia di Natività della Beata Vergine Maria Coperture; Struttura; Elementi decorativi; Pavimenti e pavimentazioni nessuno XVIII - 1752(preesistenze intero bene); XIX - 1839(rifacimento intero bene); XXI - 2015(ristrutturazione intero bene)
Episcopio
Tipologia e qualificazione
palazzo vescovile
Denominazione
Episcopio <Cassano Allo Ionio>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze calabresi (costruzione)
maestranze calabresi (intervento di miglioramento strutturale)
Notizie Storiche
XVIII - 1752 (preesistenze intero bene)
Dalla storia sappiamo che i vescovi che si sono succeduti sulla cattedra di Cassano all'Jonio hanno preferito, per vari motivi, risiedere a Castrovillari e anche a Mormanno. Le notizie sull'episcopio di Cassano hanno inizio dall'episcopato di Mons. Giovan Battista Miceli (1752-1761). Lo storico Padre Francesco Russo scrive: "Essendo venuto in Diocesi (Mons. Miceli), non avendo trovato il Palazzo vescovile troppo degno per abitazione di un vescovo, s'applicò ad ampliarlo; ed infatti l'ha reso molto comodo, e di decoro pel soggiorno che farà in Cassano ogni suo successore".
XIX - 1839 (rifacimento intero bene)
Sempre lo storico Padre Francesco Russo scrive che "il primo dei vescovi ad aver posto stabile dimora in Cassano" fu Monsignor Michele Bombini (1829-1871) che ricostruì "quasi ex novo l'episcopio, che era andato in rovina per l'abbandono e lo squallore in cui l'avevano lasciato i suoi predecessori, che avevano preferito la residenza di Castrovillari o di Mormanno". I lavori da lui eseguiti sono ricordati nella lapide commemorativa: “O.D.M. quod aedes has episcopales iamdiu desertas vetustate squalidas ac perversitate temporum vix non collapsas U.I.D. Michael Bombini civitatis Consentiae Patricius consentinae academiae ab actis perpetuo episcopus cassanen. A fundamentis quaquaversus restitutas quam maximis sumptibus in novam et
elegantiorem formam redegerit monumentum hoc dignitates et canonici s. cath. Eccl. cassanen virtuti et largitati tanti praeuslis devoti
anno ab adventu Domono Salvatoris MDCCCXLIX posuere
”
XXI - 2015 (ristrutturazione intero bene)
L'episcopio è un edificio grande, rettangolare, collegato con la cattedrale e dotato di un ampio giardino. .. Tutto il complesso si eleva su tre piani. Vi si accede attraverso un comodo portone che immette in uno spazioso cortile. Alla sua destra una scalinata conduce agli uffici di Curia, mentre alla sua sinistra, mediante una scalinata si accede all'interno del palazzo vescovile.
Descrizione
Il fabbricato è composto da un seminterrato, due livelli fuori terra, con soprastante
soffitto non praticabile. Alla struttura vi si può accedere attraverso tre ingressi, il principale è posto su piazza S. Eusebio n°1, gli altri due rispettivamente su via Matteotti e via Macelli.
Attraverso l’ingresso principale si entra in una corte quadrangolare, chiusa su due
lati dai prospetti del vescovado e sui restanti lati dai corpi della sagrestia e della cattedrale. L’episcopio comunica con la Cattedrale con due accessi uno diretto alla sacrestia, posto al primo piano ed uno al coro con accesso dal piano del vescovado.
Coperture
La copertura è a doppia falda con linea di gronda unica per ogni falda, tranne il
corpo del salone degli stemmi che è stato realizzato con muratura soprastante a quelle laterali. Strutturalmente essa è
composta da capriate lignee e travi singole. Il manto di copertura è stato completamente smontato per essere sostituito da uno
nuovo costituito da coppi poggianti su manto di ondulina sottocoppo. Sono state sostituite tutte le capriate con capriate in legno lamellare adeguatamente poggiate su di un dormiente, realizzato con profili
ad L in acciaio e reso solidale alla struttura muraria con inserimento di tondini di ferro inghisato con malta antiritiro, Il profilo metallico è stato realizzato su tutto il perimetro delle murature portanti fungendo da cordolo di coronamento con trasmissione alle murature verticale di un ridotto peso. Sopra il solaio di sottotetto è stato realizzato uno strato di coibentazione ai fini dell’efficienza energetica dell’intero edificio.
Struttura
La struttura è composta da vani quadrangolari irregolari. La muratura portante verticale è stata realizzata in muratura ordinaria, di spessore adeguato ad ogni livello. Durante i lavori di consolidamento sulla struttura si è intervenuti con la formazione di cerchiature in travi di ferro del tipo HEA a doppio pilastro,
solidalizzato alla muratura con barre di acciaio filettato e inghisato con malta
antiritiro e saldato alle alette della trave metallica. I profili metallici sono stati messi
sia in senso orizzontale sul solaio, sotto il livello del pavimento di calpestio e di
copertura, che verticale, collegando i due profili con piastre metalliche saldate. Le
lesioni saranno ripristinate con il metodo cuci-scuci.
Elementi decorativi
Le rifiniture interne di entrambi i piani oggetto d’intervento sono di due tipi:
decorate a stucchi e dipinti nella prime stanze d’ingresso dell’appartamento del vescovo e nel salone, mentre sono di tipo civile nei restanti vani.
Pavimenti e pavimentazioni
Nei solai di calpestio, a causa dell’avvallamento, si è intervenuti con irrigidimento e collegamento alla muratura, con la posa in opera sull'intera superficie di rete elettrosaldata del diametro minimo di mm 8, con maglia da cm 10x10; con getto di calcestruzzo a kg 300 di cemento tipo 325 per la formazione della soletta dello spessore medio di cm 5 e lisciatura superficiale; con rete elettrosaldata, ai fini dei necessari ancoraggi alle strutture esistenti sottostanti e perimetrali e realizzando uno strato di separazione anticondensa tra l’attuale tavolato ed il nuovo massetto