chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Orvieto Orvieto - Todi chiesa sussidiaria Madonna del Campione Parrocchia di Santa Maria della Stella Impianto strutturale; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni nessuno 1797 - 1797(costruzione intero bene); 1825 - 1825(descrizione intero bene); 1885 - 1885(notizie carattere generale); 1930 ca. - 1930 ca.(restauro portico)
Chiesa della Madonna del Campione
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa della Madonna del Campione <Orvieto>
Altre denominazioni
Chiesa di Reto Perino
Ambito culturale (ruolo)
maestranze orvietane (costruzione)
Notizie Storiche
1797 (costruzione intero bene)
La Chiesa fu realizzata a partire dal 1797, come risulta dall'epigrafe presente al di sopra dell'ingresso, a seguito degli eventi prodigiosi che dal luglio al settembre dell'anno precedente si erano susseguiti numerosi in tutta la penisola, e che avevano riguardato le cosiddette Madonnelle, immagini devozionali poste, nella maggior parte dei casi, sui muri degli edifici.
1825 (descrizione intero bene)
Dagli atti della visita pastorale del Vescovo Lambruschini, effettuata al 13 luglio 1825, si apprende che la "Ecclesiam dicatam B. M. V." del Campione, detta anche di "Reto Perino", era dotata di "Altare unicum" e fu trovata in buono stato.
1885 (notizie carattere generale)
La denominazione di "Chiesa del Retoperino o della Madonna del Campione" ritorna anche negli della visita del Vescovo Ingami, risalente al 25 novembre 1885.
1930 ca. (restauro portico)
Il portico antistante, poiché fatiscente, venne ristrutturato ed abbellito, secondo i canoni dell'epoca, per mano di maestranze orvietane.
Descrizione
La piccola Chiesa della Madonna del Campione, molto amata dagli orvietani, era chiamata anche di "Reto Perino", poiché nella zona vi era una coltivazione di alberi di pero, ed il nome attuale è dovuto al fatto che di fronte alla chiesa vi era una bottega che esponeva campioni su misura.
L'edificio religioso si sviluppa su un impianto rettangolare a navata unica (lunghezza ml. 6,55; larghezza ml. 4,50; altezza alla chiave della botte ml. 6,10) con copertura a volta e presbiterio quadrato separato, tramite arco di trionfo, dal resto dell'aula.
La volta e le pareti laterali sono decorate con raffigurazioni angeliche realizzate a tempera, opera di artigiani locali. La navata ed il presbiterio, dove si trova un piccolo altare in marmo, ricevono illuminazione naturale attraverso oculi presenti sulle pareti laterali.
Adiacente all'edificio, e direttamente comunicante con esso, si trova la sacrestia, realizzata con stilemi simili a quelli della chiesa. La facciata principale è coronata da un timpano modanato con andamento curvilineo che nasconde la tipologia a doppia falda della retrostante copertura.
Elemento particolare di questa chiesa è il piccolo pronao antistante coronato da trabeazione recante la scritta "Maria SS. del Campione".
Impianto strutturale
Edificio in muratura continua coperto con tetto a doppia falda.
Struttura
Strutture verticali: pareti in muratura di tufo continua.
Strutture di orizzontamento: aula coperta con volta a botte.
Coperture
Copertura a doppia falda, con struttura lignea, manto di copertura in coppi e sottocoppi. Campanile coperto con volta a vela.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimentazione in marmettoni di graniglia, realizzata senza fondazione sottostante.