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San Girolamo
Guastalla
Reggio Emilia - Guastalla
chiesa
parrocchiale
S. Girolamo
Parrocchia di San Girolamo
Impianto strutturale; Pianta; Interno; Illuminazione; Pavimentazioni; Coperture; Campanile; Prospetti
presbiterio - aggiunta arredo (1975-80)
1607 - 1607(costruzione intero bene); 1623 - 1623(consacrazione chiesa carattere generale); XVIII - XVIII(ampliamenti e trasformazioni intero bene); XIX - XIX(allungamento navata intero bene); XX - XX(ampliamento intero bene); 1971 ca. - 1971 ca.(rifacimento copertura intero bene); 1986 - 1991(miglioramento antisismico intero bene); 1998 - 1998(restauro decorazioni interno); 2006 - 2006(restauro generale intero bene); 2008 - 2008(rifacimento sagrato esterno)
Chiesa di San Girolamo
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Girolamo <San Girolamo, Guastalla>
Altre denominazioni S. Girolamo
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
maestranze emiliane (ampliamento)
maestranze emiliane (allungamento navata)
maestranze emiliane (ampliamento)
maestranze emiliane (consolidamento copertura)
maestranze emiliane (miglioramento strutturale antisismico)
maestranze emiliane (miglioramento antisismico)
Notizie Storiche

1607  (costruzione intero bene)

La chiesa di S. Girolamo risulta fondata nel 1607 dai fratelli Girolamo e Ferrante Cattanei. Dalla Relazione storico artistica redatta dall’arch. Fausto Bisi allegata al progetto di miglioramento antisismico (1991) si apprende che l’edificio era costruito secondo il rapporto di 1:2 in cui ad una larghezza della navata di 4,5 mt corrispondeva un’altezza in chiave di volta di circa 9 mt. Aveva 3 altari: il maggiore e i due laterali (dedicato alle sante Agata e Lucia quello di sinistra e alla B. Vergine quello di destra).

1623  (consacrazione chiesa carattere generale)

Nel 1623 avviene la consacrazione della chiesa ad opera del vescovo di Alba Ludovico Gonzaga.

XVIII  (ampliamenti e trasformazioni intero bene)

Intorno alla secondo metà del Settecento la chiesa viene restaurata e ampliata.

XIX  (allungamento navata intero bene)

La lunghezza attuale della navata fu raggiunta nella prima metà del XIX secolo (notizia tratta dalla Relazione storico-architettonica allegata al progetto redatto dall’arch. Andrea Pacchiarini per il recupero e il miglioramento sismico della chiesa, 2006).

XX  (ampliamento intero bene)

Interventi recenti di restauro hanno permesso di mettere in luce le tracce di tre diversi ampliamenti avvenuti in epoche differenti che hanno trasformato l’edificio originario (corrispondente all’incirca all’attuale presbiterio e abside) nella chiesa di oggi. L’ultimo importante intervento di trasformazione è stato attuato nei primi anni del XX secolo con l’apertura di nuove cappelle laterali. Con questi lavori la chiesa ha assunto la conformazione attuale a tre navate. Oltre all’ampliamento, diversi sono stati gli interventi posti in essere nel corso del Novecento, tra i quali si ricordano: - il rinforzo delle murature del campanile (1906-11); - la riapertura del finestrone della facciata (che era stato tamponato); - la rimozione del coro ligneo e dell’organo; - lo spostamento del Battistero; - l’esecuzione del mosaico sulla facciata.

1971 ca.  (rifacimento copertura intero bene)

In seguito al terremoto del 1971 vengono effettuati lavori di consolidamento. In particolare viene demolita la struttura lignea della copertura e viene sostituita da travetti in c.a.p. e tavelloni in laterizio.

1986 - 1991 (miglioramento antisismico intero bene)

In seguito all’evento sismico del 1986 la chiesa viene sottoposta ad un intervento di consolidamento antisismico che prevede le seguenti opere: - consolidamento delle fessure negli archi e nelle murature mediante posa di catene metalliche nel sottotetto e al di sopra della cornice della navata principale; - analoga operazione anche nelle cappelle laterali in cui sono da posare catene metalliche intramurarie; - riparazioni dei volti e degli archi mediante cunei metallici e malta espansiva; - scuci-cuci nelle murature; - risanamento paramenti murari con asportazione intonaco ammalorato e suo rifacimento a base di calce; - rimozione della fascia in marmo rosa di Verona e ripristino delle cornici in gesso all’interno delle paraste.

1998  (restauro decorazioni interno)

Nel 1998 si procede al restauro delle decorazioni interne della chiesa, in particolare della volta del presbiterio.

2006  (restauro generale intero bene)

Nel 2006 l’arch. A. Pacchiarini redige un progetto di restauro e miglioramento sismico del complesso Chiesa-Sagrestia-Canonica che comprende una serie di interventi volti al consolidamento e al risanamento. Tra gli interventi si segnalano: - il risanamento degli intonaci ammalorati; - il risarcimento delle lesioni passanti nelle murature dei fronti nord e sud; - scuci-cuci nella muratura della sagrestia, specialmente lato strada; - la ripassatura del manto di copertura in coppi; - il rifacimento dell’impianto elettrico e di quello termoidraulico; - lo smantellamento della centrale termica per la posa di un nuovo impianto di riscaldamento; - la sostituzione dei serramenti esterni ed interni nella sagrestia; - il consolidamento del solaio della sagrestia mediante la realizzazione di una soletta collaborante e perni metallici; - la demolizione del pavimento esistente e sua sostituzione con uno nuovo in cotto; - il rifacimento della balaustra sulla sommità del campanile.

2008  (rifacimento sagrato esterno)

Nel 2008 viene rifatta l’area del sagrato mediante la realizzazione di una corsia pedonale in pietra luserna e la sistemazione del prato con la messa a dimora di alberi.
Descrizione

La chiesa di S. Girolamo risulta fondata nel 1607, ma la lunghezza attuale della navata viene raggiunta soltanto nella prima metà del XIX secolo, mentre le cappelle laterali sono state realizzate all’inizio del Novecento. L’impianto planimetrico ha uno sviluppo longitudinale con l’aula suddivisa in tre navate e il presbiterio molto profondo concluso da un’abside semicircolare al centro della quale, entro una nicchia, è collocata la statua lignea del santo titolare. Le linee architettoniche dell’interno sono definite da una successione di pilastrate di ordine composito alternate ad aperture ad arco che inquadrano le cappelle laterali. Il fronte principale è scandito da lesene appena aggettanti che definiscono leggere riquadrature. La porta di ingresso è sormontata da una mosaico raffigurante San Girolamo, eseguito nel 1985 dall’artista Giulio Papis.
Impianto strutturale
Dalla relazione tecnica di accompagnamento al progetto di miglioramento antisismico redatto dall’arch. Fausto Bisi (1991) si apprende che le strutture portanti della chiesa sono in muratura di laterizio. Le murature del coro sono state sostituite nel 1783 con murature in laterizio dello spessore di 55 cm. Nelle murature d’ambito delle cappelle laterali la muratura è di due teste. Nell’aula vi sono sei pilastri in laterizio dello spessore medio di 50 cm.
Pianta
Dalla relazione tecnica di accompagnamento al progetto di miglioramento antisismico redatto dall’arch. Fausto Bisi (1991) si apprende che la chiesa poggia su fondazioni continue. Le strutture portanti sono in muratura di laterizio. Le murature del coro sono state sostituite nel 1783 con murature in laterizio dello spessore di 55 cm. Nelle murature d’ambito delle cappelle laterali la muratura è di due teste. Nell’aula vi sono sei pilastri in laterizio dello spessore medio di 50 cm.
Interno
Le linee architettoniche dell’interno sono definite dalla successione di pilastrate alternate ad aperture ad arco che prospettano sulla navata centrale. Gli archi inquadrano quattro cappelle laterali per lato con volte a botte, tutte senza altare. Le prime due cappelle vicino all’ingresso sono di dimensioni ridotte rispetto alle altre e su di esse si aprono piccoli vani chiusi. Nella cappella del lato sinistro vicino al presbiterio è presente una porta di accesso secondario alla chiesa. L’area presbiteriale è sopraelevata di due gradini rispetto al piano della navata. La mensa è collocata al centro. Non è più presente l’altare maggiore che era situato davanti al coro. Nella curva absidale, entro una nicchia, è posta la statua in legno che raffigura il santo titolare realizzata dall’artista Pizzini. L’apparato decorativo è stato oggetto di restauro nel 1998.
Illuminazione
L’illuminazione naturale è fornita dal finestrone della facciata, dalle finestre nei fianchi della chiesa (tre per lato) e dalle finestre nell’abside (due rettangolari e una oculare). L’illuminazione artificiale è garantita da proiettori posta sopra il cornicione della navata e da punti luce indiretti nelle cappelle laterali. Sono altresì presenti quattro ulteriori punti luce, a sospensione, nel presbiterio.
Pavimentazioni
La pavimentazione della chiesa è stata rifatta in anni recenti (2006). E’ realizzata in quadri di cotto posati in diagonale.
Coperture
Dalla relazione tecnica di accompagnamento al progetto di miglioramento antisismico redatto dall’arch. Fausto Bisi (1991) si apprende che la struttura di copertura della chiesa è realizzata con travetti di c.a.p. posti ad un interasse medio di 130 cm, con catene metalliche, e con tre catene in legno. Tra i travetti sono posti tavelloni in laterizio. Il corpo principale della chiesa è coperto con una copertura a due falde, le cappelle laterali sono ad un’unica falda. Il manto è in coppi. La copertura dell’abside è composta da puntoni in c.a.p. sui quali poggiano i tavelloni e sopra di essi i coppi. Si ritiene che la copertura delle cappelle laterali (l’unica zona non interessata dalle sostituzioni operate negli anni ’70) sia composta da falsi puntoni, terzere e listelli in legno. La volta sulla navata centrale è in cannucciato e gesso sorretta da una centinatura in legno dello spessore di 5 cm, irrigidita da traversi anch’essi in legno che collegano ciascuna centina. Le volte nell’abside e nelle cappelle laterali sono a botte realizzate in laterizio.
Campanile
La torre campanaria è posta sul fianco del presbiterio, sul lato nord della chiesa. Ha una forma quadrata con una cella a monofore e una copertura piana con balaustra. Nei primi anni del XX secolo le sue strutture murarie sono state rinforzate.
Prospetti
La facciata è scandita da lesene appena aggettanti che definiscono leggere riquadrature. Al livello inferiore il portale architravato è sormontato da una cornice contenente un mosaico raffigurante il santo titolare eseguito nel 1985 dall’artista Giulio Papis. Sempre sull’asse centrale, ma al livello superiore, è collocata una finestra trapezoidale. La facciata è conclusa da un frontone triangolare con acroteri ai vertici. Il secondo livello, più stretto, si raccorda al primo mediante setti murari arcuati.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1975-80)
Collocazione mensa per la celebrazione rivolta verso l’assemblea. La mensa è stata realizzata con parti del vecchio altare maggiore.
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