Impianto strutturale |
Dalla relazione tecnica di accompagnamento al progetto di miglioramento antisismico redatto dall’arch. Fausto Bisi (1991) si apprende che le strutture portanti della chiesa sono in muratura di laterizio. Le murature del coro sono state sostituite nel 1783 con murature in laterizio dello spessore di 55 cm. Nelle murature d’ambito delle cappelle laterali la muratura è di due teste. Nell’aula vi sono sei pilastri in laterizio dello spessore medio di 50 cm. |
Pianta |
Dalla relazione tecnica di accompagnamento al progetto di miglioramento antisismico redatto dall’arch. Fausto Bisi (1991) si apprende che la chiesa poggia su fondazioni continue. Le strutture portanti sono in muratura di laterizio. Le murature del coro sono state sostituite nel 1783 con murature in laterizio dello spessore di 55 cm. Nelle murature d’ambito delle cappelle laterali la muratura è di due teste. Nell’aula vi sono sei pilastri in laterizio dello spessore medio di 50 cm. |
Interno |
Le linee architettoniche dell’interno sono definite dalla successione di pilastrate alternate ad aperture ad arco che prospettano sulla navata centrale. Gli archi inquadrano quattro cappelle laterali per lato con volte a botte, tutte senza altare. Le prime due cappelle vicino all’ingresso sono di dimensioni ridotte rispetto alle altre e su di esse si aprono piccoli vani chiusi. Nella cappella del lato sinistro vicino al presbiterio è presente una porta di accesso secondario alla chiesa. L’area presbiteriale è sopraelevata di due gradini rispetto al piano della navata. La mensa è collocata al centro. Non è più presente l’altare maggiore che era situato davanti al coro. Nella curva absidale, entro una nicchia, è posta la statua in legno che raffigura il santo titolare realizzata dall’artista Pizzini. L’apparato decorativo è stato oggetto di restauro nel 1998. |
Illuminazione |
L’illuminazione naturale è fornita dal finestrone della facciata, dalle finestre nei fianchi della chiesa (tre per lato) e dalle finestre nell’abside (due rettangolari e una oculare). L’illuminazione artificiale è garantita da proiettori posta sopra il cornicione della navata e da punti luce indiretti nelle cappelle laterali. Sono altresì presenti quattro ulteriori punti luce, a sospensione, nel presbiterio. |
Pavimentazioni |
La pavimentazione della chiesa è stata rifatta in anni recenti (2006). E’ realizzata in quadri di cotto posati in diagonale. |
Coperture |
Dalla relazione tecnica di accompagnamento al progetto di miglioramento antisismico redatto dall’arch. Fausto Bisi (1991) si apprende che la struttura di copertura della chiesa è realizzata con travetti di c.a.p. posti ad un interasse medio di 130 cm, con catene metalliche, e con tre catene in legno. Tra i travetti sono posti tavelloni in laterizio. Il corpo principale della chiesa è coperto con una copertura a due falde, le cappelle laterali sono ad un’unica falda. Il manto è in coppi.
La copertura dell’abside è composta da puntoni in c.a.p. sui quali poggiano i tavelloni e sopra di essi i coppi. Si ritiene che la copertura delle cappelle laterali (l’unica zona non interessata dalle sostituzioni operate negli anni ’70) sia composta da falsi puntoni, terzere e listelli in legno.
La volta sulla navata centrale è in cannucciato e gesso sorretta da una centinatura in legno dello spessore di 5 cm, irrigidita da traversi anch’essi in legno che collegano ciascuna centina. Le volte nell’abside e nelle cappelle laterali sono a botte realizzate in laterizio.
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Campanile |
La torre campanaria è posta sul fianco del presbiterio, sul lato nord della chiesa. Ha una forma quadrata con una cella a monofore e una copertura piana con balaustra. Nei primi anni del XX secolo le sue strutture murarie sono state rinforzate. |
Prospetti |
La facciata è scandita da lesene appena aggettanti che definiscono leggere riquadrature. Al livello inferiore il portale architravato è sormontato da una cornice contenente un mosaico raffigurante il santo titolare eseguito nel 1985 dall’artista Giulio Papis. Sempre sull’asse centrale, ma al livello superiore, è collocata una finestra trapezoidale. La facciata è conclusa da un frontone triangolare con acroteri ai vertici. Il secondo livello, più stretto, si raccorda al primo mediante setti murari arcuati. |