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Romagnese
Romagnese
Piacenza - Bobbio
oratorio
sussidiario
Nostra Signora di Caravaggio
Parrocchia di San Lorenzo Martire
Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Impianto strutturale
nessuno
1852 - 1852(costruzione intero bene); post 1882 - post 1882(ricostruzione intero bene); 1958 - 1958(restauro intero bene)
Oratorio di Nostra Signora di Caravaggio
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Oratorio di Nostra Signora di Caravaggio <Romagnese, Romagnese>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane-lombarde (costruzione)
Notizie Storiche

1852  (costruzione intero bene)

L'Oratorio sorse in seguito ad un voto fatto dagli abitanti della frazione nel 1852 durante un'epidemia di colera. Una lapide attesta l'identità dei committenti: Carlo e Rodolfo Marchesi.

post 1882  (ricostruzione intero bene)

Dalle memorie di Don Repetti risulta che l'Oratorio venne distrutto qualche anno dopo il 1882 e fu in seguito ricostruito in epoca imprecisata.

1958  (restauro intero bene)

L'edificio fu interamente restaurato per elargizione dei fratelli Baccanini nel 1958.
Descrizione

L'Oratorio di Nostra Signora di Caravaggio sorge isolato in località Villa Casa di Romagnese, con orientamento Est-Ovest. L'edificio, in pietra a vista, presenta una facciata a capanna, tripartita e rinserrata agli angoli da lesene in pietra e mattoni a vista. Al centro si apre l'unico portale, centinato a tutto sesto, al di sopra del quale si apre un piccolo rosone circolare, con cornice in mattoni. Al centro del timpano si inserisce un medaglione in cotto, con l'immagine, a bassorilievo, della Madonna con Bambino. Sul retro l'abside semicircolare presenta due finestroni circolari, simmetrici, ai lati. Al fronte sinistro, verso l'abside, si eleva la bassa torre campanaria, con accesso indipendente, a pianta quadrata, senza soluzione di continuità, con cella aperta sui quattro lati da monofore a tutto sesto. La cella è coperta da tetto a guglia piramidale, con manto in rame.
Pianta
Schema planimetrico ad aula, scandita in due campate da lesene doriche, tra le quali corre una cornice modanata in aggetto. L'aula è coperta da volta a botte. In corrispondenza della seconda campata, nelle pareti laterali si aprono due nicchie che accolgono, a sinistra la statua di Cristo, a destra di Sant'Antonio, entrambe in gesso. L'abside presenta nella parete di fondo una nicchia ed è coperta da volta a catino.
Coperture
Tetto a falde con manto in rame.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimenti in mattonelle di gres.
Impianto strutturale
Strutture verticali in muratura di pietra portante.
Adeguamento liturgico

nessuno
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