chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Pietravolta Frassinoro Reggio Emilia - Guastalla chiesa sussidiaria B.V. di Pietravolta Parrocchia di Santa Lucia Vergine e Martire Impianto strutturale; Pianta; Interno; Illuminazione; Prospetti esterni; Coperture intera chiesa - intervento strutturale (2014) XVI - XVI(preesistenze intero bene); 1643 - 1643(preesistenze intero bene); 1792 - 1792(nucleo originario chiesa attuale intero bene); 1848 - 1898(ampliamento intero bene); 1850 - 1850(costruzione campanile); 1948 - 1949(lavori di restauro e ampliamento intero bene); 1949 - 1949(consacrazione carattere generale); 1978 - 1979(consolidamento strutturale intero bene); 2013 - 2014(consolidamento e restauro conservativo interno bene)
Chiesa della Beata Vergine di Pietravolta
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa della Beata Vergine di Pietravolta <Pietravolta, Frassinoro>
Altre denominazioni
Beata Vergine della Neve Santuario della Beata Vergine di Pietravolta B.V. di Pietravolta
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (preesistenze)
maestranze emiliane (ricostruzione chiesa preesistente)
maestranze emiliane (costruzione chiesa attuale)
maestranze emiliane (costruzione campanile)
maestranze emiliane (ampliamento chiesa)
maestranze emiliane (restauro e ampliamento)
maestranze emiliane (consolidamento e restauro)
Notizie Storiche
XVI (preesistenze intero bene)
Non si conosce quando ha avuto inizio precisamente la devozione alla Beata Vergine della Neve, detta di Pietravolta, ma le ipotesi fanno pensare che sia molto remota. L’esistenza di Pietravolta è documentata, fin dal 1222, come una delle località attraverso le quali transitava la via Bibulca. Già nel 1500 esisteva una cappella dedicata alla Madonna della Neve.
1643 (preesistenze intero bene)
Le fonti informano che nel 1643 viene costruita una nuova chiesetta accanto a quella preesistente ormai cadente. L’anno precedente era sorta una controversia tra le Diocesi di Reggio Emilia e Modena in merito a chi spettasse la venerata immagine della Vergine di Pietravolta. La decisione fu presa in favore della comunità di Pietravolta che innalzò una nuova e più grande cappella per offrire una degna custodia all’opera.
1792 (nucleo originario chiesa attuale intero bene)
Dopo poco più di un secolo la chiesetta di Pietravolta versava in pessime condizioni. Pertanto nel 1792 ne fu eretta una nuova poco distante su interessamento del custode fra' Pacifico da Giuncugnano, originario della Garfagnana. Doveva trattarsi, molto probabilmente, di un oratorio a forma rettangolare corrispondente all’incirca a tre delle quattro campate che oggi formano la navata.
1848 - 1898 (ampliamento intero bene)
Nella seconda metà del XIX secolo la chiesa viene allungata di circa tre metri e vengono realizzate otto celle addossate alle pareti laterali esterne. Dovevano servire per ospitare eventuali eremiti che volessero dedicarsi al servizio di Dio e della Vergine.
1850 (costruzione campanile)
Nel 1850 la chiese viene dotata di un campanile.
1948 - 1949 (lavori di restauro e ampliamento intero bene)
Nel 1945, subito dopo la guerra, si comincia a parlare di restauro ed ampliamento. Viene approvato un progetto elaborato dal geometra Baldini e dall'architetto Piacentini. I lavori vengono condotti tra il 1948 e il 1949.
Vengono demolite le celle costruite cinquant’anni prima, ormai ridotte a magazzini, vengono realizzati il transetto, l’abside semicircolare e il tiburio. La facciata viene abbellita con elementi scultorei in pietra serena di stile neoromanico.
1949 (consacrazione carattere generale)
Il 25 luglio 1949 il Vescovo di Reggio Emilia, Mons. Beniamino Socche consacra solennemente la nuova chiesa.
Nuovi lavori di consolidamento e abbellimento vengono eseguiti tra il 1978 e il 1979. Si segnala particolarmente il rifacimento del pavimento, in granito, e la costruzione del porticato con architravi in legno e colonnette in cemento armato sul lato sinistro del sagrato.
2013 - 2014 (consolidamento e restauro conservativo interno bene)
Negli anni 2013-2014 vengono condotti dei lavori di consolidamento strutturale ed adeguamento impiantistico. I lavori di consolidamento sono consistiti nella realizzazione di una palificata nella parte absidale, nell’intagliolamento e risarcitura delle murature, nella cerchiatura metallica dell'abside e della parte alta del tiburio. Il meccanismo di ribaltamento della facciata è stato contrastato mediante il collegamento delle terzere alla muratura con capochiave metallico. Sotto il profilo impiantistico è stato messo a norma l’impianto elettrico ed è stato riordinato l’impianto di illuminazione. Anche l’impianto di riscaldamento è stato aggiornato: le unità ventilanti dell’aula sono state sostituite con ventilconvettori. Nel presbiterio è stato posato un impianto radiante a pavimento.
Descrizione
La chiesa della Beata Vergine di Pietravolta raggiunge il suo assetto definitivo intorno alla metà del XX secolo con la realizzazione del transetto, dell’abside e con la decorazione scultorea della facciata. Il nucleo originario, corrispondente a parte della navata, fu eretto nel 1792 e, nel corso del XIX secolo, venne allungato di tre metri e vennero costruite alcune celle addossate alla muratura esterna destinate all’accoglienza di eremiti. Le celle furono poi demolite nel 1949.
La composizione planimetrica, di tipo basilicale, consta di un’unica navata suddivisa in quattro campate, un transetto con tiburio centrale quadrato e cappelle sporgenti, delle quali, quella sul lato sinistro è delimitata da serramenti vetrati. Il presbiterio termina con un abside semicircolare. Ai lati sono collocate due sagrestie. L’interno ha linee semplici, prive di decorazioni. La facciata è del tipo a capanna. E’ realizzata con filari di conci in pietra le cui dimensioni si riducono salendo verso l’alto. L’ingresso è sottolineato da un portale in stile neoromanico con bassorilievo nella lunetta. Ai lati del portale sono stati realizzati archi ciechi su colonne poggianti su basamento. Nella parte superiore della facciata è presente una finestra a bifora e una sequenza di archetti definisce le linee spioventi del tetto.
Anche il tiburio è decorato con una serie di archetti, alcuni dei quali finestrati. La chiesa è dotata di un campanile che sorge isolato sul lato sinistro della facciata. Ha linee severe e cella a monofore. La sua costruzione in conci di pietra risale al 1850.
Sul lato sinistro del sagrato, nel 1979, è stato costruito un porticato con travi in legno su colonne in cemento armato.
La chiesa di Pietravolta è meta di pellegrinaggio e viene talvolta utilizzata per attività di formazione spirituale. Attualmente è affidata in custodia alle suore della Congregazione Mariana delle Case della Carità che formano una comunità di preghiera e di accoglienza.
Impianto strutturale
L’edificio è realizzato in muratura portante di pietra. Recenti opere di consolidamento fondale della parte absidale hanno permesso di intervenire su problematiche dovute a cedimenti differenziali dei corpi di fabbrica.
Pianta
L’impianto planimetrico della chiesa di Pietravolta è del tipo basilicale. L’unica aula è suddivisa in quattro campate da setti murari collegati da archi trasversali. L’incrocio con il transetto è sottolineato da un tiburio quadrato. I bracci del transetto danno luogo a due profonde cappelle, una delle quali chiusa da serramenti vetrati, viene utilizzata come cappella feriale. Nel presbiterio è collocato l’altare in pietra. Ai lati di esso sono presenti due sagrestie, accessibili anche dal transetto. La composizione si conclude con un abside semicircolare con finestre a monofora. Al centro della curva absidale è collocato un dipinto raffigurante la Vergine con il Bambino, oggetto di culto e devozione.
Interno
La spazialità della navata è definita dalla suddivisione in quattro campate prodotta dai setti murari collegati alle pareti perimetrali. Si evidenzia la diversità di cromatismo nella coloritura interna delle pareti: nelle membrature verticali e fino all’imposta degli archi trasversali è stata applicata una cromia più chiara, invece nel presbiterio, nelle cappelle del transetto e al di sopra dell’imposta degli archi una cromia più scura. Nell’insieme la composizione suggerisce compostezza e semplicità.
Il pavimento della navata e del transetto è stato rifatto in granito nel 1978-79. Durante i lavori di restauro appena conclusi anche il pavimento del presbiterio è stato oggetto di rifacimento.
Illuminazione
L’apporto luminoso di origine naturale è favorito dalla presenza di finestre a monofora collocate lungo la navata, nel transetto e nell’abside e da una bifora posta in facciata. Altre finestrelle sono collocate nella parte più alta del tiburio.
L’impianto di illuminazione artificiale è stato oggetto di recente rifacimento.
Prospetti esterni
La chiesa di Pietravolta e i corpi di fabbrica adiacenti formano un complesso edilizio che è il risultato di numerosi rimaneggiamenti avvenuti nel tempo, con aggiunta di parti di edifici e demolizioni successive.
Le varie parti risultano realizzate con tecniche costruttive e materiali differenti. In particolare la zona absidale appare notevolmente più povera riguardo a materiali e tecniche.
Le murature esterne in pietra a vista sono state interessate intorno alla metà del Novecento da interventi di “rinnovamento stilistico” tramite l'aggiunta di cornici e decorazioni in stile neoromanico. Ne è un esempio la facciata della chiesa. La struttura semplice a capanna risulta impreziosita dal portale in pietra posto ad ornamento dell’ingresso. Lateralmente ad esso sono stati realizzati archi ciechi su colonne poggianti su di un basamento. Nella parte superiore è presente una finestra a bifora e le linee spioventi del tetto sono sottolineate da una fila di archetti.
Coperture
La chiesa presenta una copertura a due falde. Il manto è realizzato in lastre di pietra (piagne).
Adeguamento liturgico
intera chiesa - intervento strutturale (2014)
Con i recenti lavori di restauro è stato progettato anche l’adeguamento liturgico della chiesa. E’ stata riorganizzata l'intera zona presbiterale, del coro e delle sagrestie, mediante il livellamento del presbiterio con le sagrestie e la cappella laterale e con il transetto, allo scopo di eliminare le barriere architettoniche esistenti. L’altare è in posizione rialzata; la seduta del celebrante sul lato e l'ambone in posizione più avanzata verso l’assemblea. Nell’aula, i banchi sono disposti al centro.