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Tarquinia
Civitavecchia - Tarquinia
chiesa
sussidiaria
SS. Trinità
Parrocchia dei Santi Margherita e Martino
Pianta; Coperture; Struttura; Pavimenti e pavimentazioni; Fondazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (1960-70); nessuno
1262 - 1262(preeesitenze intero bene); XVI - XVI(inizio lavori intero bene); 1581 - 1583(preesistenze intero bene); XVII - XVIII(ristrutturazione intero bene); 1631 - 1631(preesistenze intero bene); 1700 - 1700(edificazione campanile); 1950 - 1960(rifacimento copertura); 2014 - 2015(restauro e consolidamento esterno)
Chiesa della Santissima Trinità
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Santissima Trinità <Tarquinia>
Altre denominazioni SS. Trinità
Ambito culturale (ruolo)
Maestranze Viterbesi (edificazione)
Notizie Storiche

1262  (preeesitenze intero bene)

La primitiva chiesa della SS. Trinità era orientata verso mare, addossata al lato nord del chiostro dell’attuale chiesa di S. Francesco e tagliata nel muro, come rilevò il Vescovo Cecchinelli nell'anno 1656. Il tempio era di piccole dimensioni ad unica navata. Si accedeva ad esso mediante molti gradini. Ai lati della scalinata erano posti alcune case e magazzini. Nella chiesa esisteva un unico altare. Le pareti erano affrescate con antiche pitture e numerose croci. Un’antica immagine del salvatore era oggetto di grandissima venerazione da parte del popolo. Si hanno memorie di un piccolo campanile con una sola campana

XVI  - XVI (inizio lavori intero bene)

Con il passare degli anni, gli iscritti alla confraternita divennero sempre più numerosi, per cui si ebbe la necessità di curare l’erezione di un'altra chiese più ampia e decente, che venne dedicata anch’essa alla Trinità. La nuova chiesa costruita nelle immediate vicinanze, era orientata ad occidente con gli stipiti del portale in peperino e nenfro. Aveva un'unica navata con pavimenti in laterizi, dodici finestre disposte con simmetria e 2 porte di ingresso: la maggiore sulla facciata e l’altra sul lato destro

1581 - 1583 (preesistenze intero bene)

Nel 1581 la chiesa fu abbandonata e nel 1583 fu trovata dal vescovo Bentivoglio in stato di completa fatiscenza e rovina.

XVII - XVIII (ristrutturazione intero bene)

L’attuale costruzione venne quindi realizzata tra il XVII ed il XVIII secolo e conserva le seguenti caratteristiche architettoniche. Il fronte, di gusto neoclassico, è impostato su una misurata e simmetrica geometria che si svolge intorno all’asse centrale. Due paraste angolari e due centrali, poggianti su alto stilobate, partiscono il prospetto in tre campi. In quello centrale hanno luogo il portale dal timpano triangolare, e la soprastante finestra, costituita da un semplice arco a tutto sesto modanato. Nei due campi laterali, immediatamente sopra lo stilobate, si trovano due nicchie, presumibilmente già destinate a contenere statue. Al di sopra, concludono lo spazio una serie di cornici e riquadri geometrici. Il tutto è coronato da una sobria cornice e da un timpano triangolare. Assai semplice l’interno che si articola su un'unica navata rettangolare. Il presbiterio è costituito da uno stretto vano che si prolunga oltre il lato di fondo e, terminante, con un abside semicircolare

1631  (preesistenze intero bene)

Nel 1631 prese a riunirsi in questa chiesa la Confraternita della Trinità, composta da 40 iscritti tutti bettolieri, come viene confermato nel 1667 dal vescovo Paluzzi.

1700  (edificazione campanile)

Il campanile inizialmente non fu edificato e la confraternita chiamava a raccolta i propri iscritti utilizzando la campana esistente nel primitivo oratorio. Solo nei primi anni del 1700 venne edificato l'attuale campanile, attiguo alla chiesa.

1950 - 1960 (rifacimento copertura)

Attorno agli anni 50-60, la chiesa subì un restauro significativo delle coperture a seguito di una violenta tromba d'aria che investì il paese.

2014 - 2015 (restauro e consolidamento esterno)

Tra il 2014 ed il 2015, è stato eseguito il consolidamento e restauro della copertura con la sostituzione di tutte le orditure principali e secondarie. Inoltre si è proceduto ad un intervento di preconsolidamento e messa in sicurezza del campanile, mentre tutta la regimentazione delle acque meteoriche è stata completamente riorganizzata. Il fronte principale e due degli altri tre prospetti sono stati interessati da intervento di consolidamento, con rifacimento degli intonaci e tinteggiature.
Descrizione

Il fronte, di gusto neoclassico, è impostato su una misurata e simmetrica geometria che si svolge intorno all’asse centrale. Due paraste angolari e due centrali, poggianti su alto stilobate, partiscono il prospetto in tre campi. In quello centrale hanno luogo il portale dal timpano triangolare, e la soprastante finestra, costituita da un semplice arco a tutto sesto modanato. Nei due campi laterali, immediatamente sopra lo stilobate, si trovano due nicchie, presumibilmente già destinate a contenere statue. Al di sopra, concludono lo spazio una serie di cornici e riquadri geometrici. Il tutto è coronato da una sobria cornice e da un timpano triangolare.
Pianta
L'interno risulta assai semplice e si articola su una navata centrale
Coperture
Copertura con struttura lignea, pianelle di cotto e manto di copertura con tegole in laterizio
Struttura
Navate centrale coperte con volta a botte. Struttura portante delle coperture costituta da capriate semplici.
Pavimenti e pavimentazioni
Pavimento aula centrale in cotto; pavimentazione locali sacrestia in graniglia.
Fondazioni
Al di sotto del piano di calpestìo della chiesa, si snoda una articolata "galleria" probabilmente comunicante con la vicina chiesa di S. Francesco. La stessa è stata oggetto dell'ultimo restauro del 2015 con l'inserimento di luci di emergenza e pulizia della stessa.
Elementi decorativi
All'interno delle chiesa, inserite nelle nicchie poste lungo la navata centrale, sono presenti due statue della Processione della Passione di Cristo: La statua dell'Ecce Homo, e la statua della Madonna
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (1960-70)
L'area assembleare è divisa da quella liturgica da un dislivello. Risalgono alla metà del XX secolo l'inserimento di balaustre lignee ed ambone, conservati nei locali sacrestia. Per le celebrazioni viene inserito un altare amovibile di ridotte dimensioni
nessuno
Dei 5 altari eretti solamente quello posto nel presbiterio risulta ancora presente. Attualmente risulta spoglio e privo di ogni arredo sacro
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