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Sambuca di Sicilia
Agrigento
chiesa
sussidiaria
Maria SS. del Lume
Parrocchia Beata Maria Vergine dell'Udienza
Impianto Planimetrico; Impianto strutturale; Coperture; Facciata
nessuno
1750 - XVIII(carattere generale chiesa); 1950 - XX(variazione d'uso chiesa); 2017 - XXI(ristrutturazione chiesa)
Chiesa di Maria Santissima del Lume
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Maria Santissima del Lume <Sambuca di Sicilia>
Altre denominazioni Maria SS. del Lume
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (costruzione)
Notizie Storiche

1750 - XVIII (carattere generale chiesa)

La Chiesa di Maria Santissima del Lume fu edificata molto probabilmente nella prima metà del XVIII secolo. L'erezione dell'omonima confraternita al suo interno suffraga tale ipotesi.

1950 - XX (variazione d'uso chiesa)

Nel 1950 la chiesa, ormai da anni chiusa al culto, è stata trasformata in cine-teatro della parrocchia. L'iniziativa promossa in quel periodo ha modificato alcune delle caratteristiche originarie del manufatto come le decorazioni interne e la facciata.

2017 - XXI (ristrutturazione chiesa)

Nel 2o17 la chiesa subì alcuni interventi di riparazione che si occuparono principalmente del rifacimento della copertura.
Descrizione

La chiesa, edificata molto probabilmente nella prima meta del XVIII secolo, e dedicata a Maria SS. del Lume. L'erezione dell'omonima confraternita al suo interno suffraga tale ipotesi. Nel 1950, la chiesa, ormai da anni chiusa al culto, e stata trasformata in Cine-teatro della parrocchia. L'iniziativa, , se pur lodevole, ha compromesso notevolmente le caratteristiche "canoniche" del luogo di culto cancellando i pochi segni artistici che caratterizzavano ii tempio. L'intera aula e presbiterio sono state interamente coperte da una struttura in legno. Inoltre è stata privata degli altari, del portale e del piccolo campanile a vela. L'impianto del nuovo prospetto ha seguito la rigida simmetria del volume, ascrivibile ad un quadrato ad eccezione delle bucature della porta di accesso e della sovrastante finestra. L'abbandono segnato dagli eventi sismici del '68 e la mancanza di manutenzione ordinaria hanno, di fatto, compromesso lo stato di conservazione della chiesa. La chiesa conserva linee e impianto semplice, ultimo edificio del Corso Umberto, proprio a ridosso del Palazzo di Citta segna il limite della città "murata". II fronte principale, una volta caratterizzato dal portale archivoltato in pietra arenaria e timpano spezzato, unico elemento decorativo che lo caratterizzava, si presenta molto semplice. L'ampio vano porta centrale è sovrastato dalla finestra che illumina la cantoria. La navata, coperta da volta a botte, e affiancata da due altari, uno per lato, ricavati nello spessore del muro. La chiesa non presenta alcun pregio artistico, se non nei decori a stucco degli altari laterali. Separa il presbiterio dalla navata un arco trionfale con al centro una decorazione in stucco, un cartiglio sorretto da puttini. La parete absidale è arricchita da una cornice mistilinea in stucco che doveva contenere, verosimilmente, il quadro della titolare. Superato l'ingresso, una piccola scala posta sul lato destro conduce alla cantoria. Da questa, una piccola porta immette nei sottotetti e al campanile oggi inglobato dal fronte principale.
Impianto Planimetrico
La chiesa ha un impianto planimetrico di base rettangolare a navata unica.
Impianto strutturale
La chiesa ha una struttura in muratura portante costituita da conci di calcarenite e pietra locale.
Coperture
La copertura della navata è a volta a botte mentre esternamente si presenta a doppia falda rivestita da un manto di coppi siciliani.
Facciata
La facciata presenta linee molto semplici, è di forma rettangolare ed è caratterizzata da un portale arcuato e da una finestra rettangolare al centro del prospetto.
Adeguamento liturgico

nessuno
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