La frazione dal 1075 al 1220 è dominata dagli abati di S. Maria, che avevano ricevuto Pinerolo e le terre alle dipendenze della contessa Adelaide, poi passate ai Savoia.
Figura nel documento di assegnazione dei domini a Filippo d’Acaia (1295) ed è il principe ad infeudarla allo scudiero Guglielmo di Montbel nel 1305. (ADP 04/03 08-04)
1754 (richieste del parroco carattere generale)
Supplica del parroco al vescovo di Torino per le celebrazioni liturgiche nella cappella. (ADP 04/03 08-04)
1755 (richiesta di riparazioni carattere generale)
Supplica al Vescovo d’Orlié per la riparazione della chiesa da parte degli abitanti datata 8/09/1755. Gli abitanti proponevano la vendita di una modesta casa con aia di antica origine destinata al cappellano, ubicata distante dalla cappella. Il ricavato servirà a terminare la nuova casa del cappellano, adiacente la cappella. I lavori erano stati interrotti da dieci anni per mancanza di fondi e la costruzione dei muri era ferma all'altezza di un trabucco (1,5 m.), e per terminarli occorrevano Lire 300. (ADP 04/03 08-04), (ADP 04/03 08-04)
1763 (carattere generale intero bene)
Nel 1763 si ha notizia della cappella di Santissima Trinità in Ruata Secca con un suo cappellano (ancor oggi officiata nei giorni festivi). (Don Giorgio Grietti, 2017, p. 109)
1836 (visita pastorale intero bene)
Nelle visita pastorale del 1836 risulta la cappella campestre di Rivasecca. (Caffaro, 1903, vol. 6, p. 586)
1841 (ristrutturazione intero bene)
"ingrandita e restaurata nel 1841". (Don Giorgio Grietti, 2017, p. 109)
1901 (benedizione campana campanile)
Domanda di facoltà per benedire una campana, datata 18/09/1901. (ADP 04/03 08-04)
1928 - 1931 (statua arredo interno)
Richiesta e autorizzazione a benedire la statua di S. Antonio, datata 18/01/1928. (ADP 04/03 08-04)
Richiesta di facoltà a benedire alcuni quadri 01/09/1931 e successiva autorizzazione 09/09/1931. (ADP 04/03 08-04)
1933 (altare arredo liturgico)
Dichiarazione di avvenuta consacrazione della mensa dell’altare della Madonna dei sette dolori, avvenuta nel 10/03/1933. (ADP 04/03 08-04)
1951 (riparazioni tabernacolo arredo liturgico)
Spese per sistemazione tabernacolo, avvenute nel 09/07/1951. (ADP 04/03 08-04)
1955 - 1960 (aggiunta arredo arredo liturgico)
Attestazione del Vescovo di aver benedetto le 14 stazioni della Via Crucis con annessione delle speciali indulgenze, avvenuta il 04/04/1955.
Domanda di autorizzazione a benedire una statua della Madonna di Lourdes, concessione in data 12/05/1958.
Domanda di autorizzazione a benedire il quadro-icona rappresentante la SS. Trinità e concessione nel 12/09/1960. (ADP 04/03 08-04)
1958 (ristrutturazione intero bene)
Richiesta autorizzazione per rifacimento del pavimento della chiesa, avvenuta il 03/07/1958.
Domanda autorizzazione lavori alla casa della Cappellania. (ADP 04/03 08-04)
1962 (ristrutturazione facciata)
"Il sottoscritto Salvai Domenico, cappellano di Rivasecca, viste le deteriori condizioni della facciata della chiesa, è venuto nella determinazioni di rinnovarla onde darle maggior decoro, ed in modo definitivo in quanto la semplice tinteggiatura non resiste al tempo. A questo scopo si propone di rivestire detta facciata con mattonelle clincher ceramico, materiale molto resistente e che contribuirà a dare un aspetto molto decoroso alla chiesa. (...)Si chiede pertanto a codesto ufficio la regolare autorizzazione per iniziare l'opera in parola. 2/07/1962". Visto il retrostante esposto con la relativa domanda a tenore del disposto 516 del sinodo diocesano si approva la spesa straordinaria in cui in domanda 12/07/1962. (ADP 04/03 08-04)
1970 (demolizione parziale intero bene)
Abbattimento di parte della casa del cappellano per motivi di pubblica utilità. (ADP 04/03 08-04)
Descrizione
La cappella della Santissima Trinità si trova nella borgata Rivasecca del comune di Buriasco. L'edificio è libero su tutti e quattro i lati, su quello ovest vi è costruito il campanile che è adiacente al volume della sacrestia.
Il fronte è caratterizzato da un semplice andamento a capanna e nonostante il restauro delle superfici esterne, esse lasciano trasparire l'antichità della costruzione. Il prospetto è ornato da una cornice di stucco e da acroteri formati da piramidi tronche reggenti dei globi e, al centro, da una antica croce raggiante lobata e posta in sommità del timpano. La base ha uno zoccolo realizzato in lastre di pietra, il medesimo materiale è applicato per la cornice del portone in ferro e vetro. Il resto della facciata è rivestito in mattonelle di clinker e i prospetti laterali sono intonacati con rinzaffo a base cemento.
Aula liturgica
Internamente lo spazio è scandito da lesene angolari con specchiature pittate a marmorino rosa. Lo spazio è coperto da tre campate ad archi che sorreggono nella parte iniziale una volta a botte con unghie a cui seguono le volte a vela nelle quali si innestano unghie per le finestre; le superfici voltate sono decorate con stilizzazioni vegetali barocche realizzate con tecnica trompe l'oeil. Le paraste terminano con una semplice cornice interrotta sulla parete di ingresso dalla cantoria in legno e sulla parete absidale dal quadro raffigurante la Santissima Trinità.
Le superfici parietali interne sono intonacate con arriccio a base calce, presentano nei fianchi un diffuso degrado e si intravedono precedenti fasi decorative a fasce. Il velario è costituito da una perlinatura che prosegue nel presbiterio e fodera anche i pilastroni degli arconi.
Presbiterio e altare
L'antico altare di pregevole fattura, contenente il tabernacolo, è in marmo chiaro con specchiature e particolari in pietra rosa. La mensa è in legno, sorretta da quattro colonnine a fuso e sopraelevata di due gradini con predella lignea. Una massiccia balaustra separa il presbiterio dal resto dell'aula, così avviene anche per la navata laterale che termina con l'altare dedicato alla pietà di Maria. Completano l'arredo liturgico l'ambone, statue dipinte e i banchi.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è realizzata in mattonelle alla veneziana dai frammenti marmorei nelle tinte del verde e del nero fumo, il presbiterio è pavimentato allo stesso modo ed è rialzato con un gradino.
Impianto strutturale
L'edificio ha una pianta a due navate, con la principale che termina con abside emiciclico e la secondaria arretrata rispetto al filo di facciata.
La sezione è formata dal volume più alto, con tetto a capanna, corrispondente alla navata principale affiancata dal corpo laterale coperto con un unico spiovente.
Le murature sono costituite presumibilmente da pietra a spacco naturale mista a laterizi unite con malta di calce; all'esterno sono visibili le chiavi dell'unica catena posizionata sull'arcone della volta nei pressi dell'ingresso.
Coperture
Le coperture sono formate da più falde a diversi livelli che si inseriscono sotto quella della navata principale; sono in coppi piemontesi e sorrette da travature in legno.
Campanile
La torre campanaria, quasi interamente a mattone a vista, ha sei livelli ed è caratterizzata da una pianta quadrata e sezione che si riduce a circa metà altezza e poi ancora alla sommità. Alla base vi è un alto zoccolo intonacato con malta a base cemento, con effetto rustico, nel quale vi è un accesso con porta in legno. I due livelli soprastanti sono caratterizzati da lesene angolari e aperture ovali, quelle superiori sono schiacciate al centro. In corrispondenza del restringimento della sezione vi è una cornice aggettante, le lesene angolari proseguono e si aprono piccole aperture a sesto acuto; al di sopra, su due lati, vi sono i quadranti degli orologi. La parte sommitale è composta da lesene angolari su piedistalli che affiancano le alte monofore delle campane e sottostanno a una cornice; il tutto sormontato da una copertura a cuspide a due salienti rivestita in metallo.
Adeguamento liturgico
nessuno
L'antico altare di pregevole fattura, contenente il tabernacolo, è in marmo chiaro con specchiature e particolari in pietra rosa. La mensa è in legno, sorretta da quattro colonnine a fuso e sopraelevata di due gradini con predella lignea. Una massiccia balaustra separa il presbiterio dal resto dell'aula, così avviene anche per la navata laterale che termina con l'altare secondario dedicato alla Pietà.
Completano l'arredo liturgico l'ambone, statue dipinte e i banchi.