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Gallicano
Lucca
chiesa
sussidiaria
S. Giovanni
Parrocchia di San Jacopo apostolo
Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Campanile; Prospetti; Elementi decorativi; Pavimenti interni
presbiterio - intervento strutturale (1970-1979)
997 - 997(menzione intero bene); 1359 - 1359(menzione intero bene); 1485 - 1485(menzione intero bene); 1486 - 1486(costruzione intero bene); 2017 - 2017(restauro intero bene)
Chiesa di San Giovanni
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Giovanni <Gallicano>
Altre denominazioni S. Giovanni
Ambito culturale (ruolo)
maestranze area lucchese (impianto)
Notizie Storiche

997  (menzione intero bene)

Il primo documento che cita la pievania dei Santi Cassiano e Giovanni Battista di Gallicano risale all’anno 997 e riguarda l’allivellazione dei beni e delle decime della pieve, chiaramente esistente e attiva da tempi assai più remoti. (1)

1359  (menzione intero bene)

Nel 1359 la pieve di Gallicano risulta abbandonata. (1)

1485  (menzione intero bene)

In una Bolla datata 1485 Papa Innocenzo VIII autorizza a “disfare e guastare la parrocchiale chiesa chiamata di San Giovanni Battista (…) et ogni materia, di legno, di ferro, di sassi di li cavassi possiate trasportare nella fabbrica della rocca del castello predetto per poter usufruire di questi materiali al fine di edificare la nuova chiesa dedicata a San Giovanni e per sistemare le fortificazioni del borgo”.(2)

1486  (costruzione intero bene)

Nel 1486 iniziano i lavori di costruzione della chiesa di San Giovanni per iniziativa di Domenico Bertini. (3)

2017  (restauro intero bene)

Nel 2017 La chiesa di San Giovanni è stata oggetto di un intervento di restauro. (2)
Descrizione

Il primo documento che cita la pievania dei Santi Cassiano e Giovanni Battista di Gallicano risale all’anno 997 e riguarda l’allivellazione dei beni e delle decime della pieve, chiaramente esistente e attiva da temi assai più remoti. L’edificio perde importanza col passare dei secoli fino ad arrivare al 1359 quando viene definita “abbandonata” e il ruolo di parrocchiale viene assolto dalla chiesa di San Jacopo. In una Bolla datata 1485 Papa Innocenzo VIII autorizza a “disfare e guastare la parrocchiale chiesa chiamata di San Giovanni Battista (…) et ogni materia, di legno, di ferro, di sassi di li cavassi possiate trasportare nella fabbrica della rocca del castello predetto per poter usufruire di questi materiali al fine di edificare la nuova chiesa dedicata a San Giovanni e per sistemare le fortificazioni del borgo”. La nuova chiesa dedicata a San Giovanni nel castello di Gallicano viene costruita quindi a fine XV secolo da tale Domenico Bertini sulle fondamenta dell’oratorio di famiglia riutilizzando in buona parte materiali antichi, provenienti dalla pieve. Al piccolo oratorio esistente viene infatti affiancato un nuovo corpo di fabbrica di dimensioni simili in modo da ottenere lo spazio necessario per assolvere il ruolo di chiesa pievanale. La distinzione tra la parte originale e l’ampliamento è tutt’ora evidente nei due pilastri in pietra che separano i due ambienti e nel soffitto, voltato nella prima, a copertura lignea a vista la seconda. L’ampliamento ha comportato la rotazione dell’orientamento di novanta gradi rispetto all’oratorio originale; l’ingresso principale è rimasto però sullo stesso fronte ottenendo una particolare conformazione in cui si accede all’edificio di culto lateralmente rispetto al presbiterio. La chiesa di San Giovanni è stata da poco riaperta al culto in seguito ad un intervento di restauro.
Pianta
La chiesa presenta pianta di forma rettangolare con proporzioni invertite, lo sviluppo in larghezza è infatti maggiore rispetto a quello in lunghezza.
Impianto strutturale
L’impianto strutturale della chiesa è in muratura continua portante in pietra, all’interno due pilastri a sezione rettangolare sostengono tre volte a crociera che lambiscono l’area presbiterale. La copertura lignea è costituita da capriate, doppio ordine di travetti e pianelle in cotto.
Coperture
Il tetto a capanna presenta manto di copertura in laterizio.
Campanile
Il campanile si trova in posizione adiacente alla parete perimetrale sinistra della chiesa, in corrispondenza dell’area presbiterale.
Prospetti
I fronti esterni sono lasciati in muratura in pietra facciavista. La facciata, inserita tra altri edifici, presenta forma rettangolare con porta di ingresso in posizione centrale e due finestre di forma rettangolare nella fascia superiore. La porta è incorniciata con lastre di pietra e sormontata da un arco cieco realizzato con coni di pietra semi squadrata; all’interno di tale arco cieco è murata una lapide in marmo bianco in ricordo del fondatore Domenico Bertini.
Elementi decorativi
L’interno della chiesa è molto semplice; particolari sono le decorazioni geometriche delle capriate e delle travi di legno nei toni del giallo e arancione.
Pavimenti interni
La pavimentazione è realizzata con mattonelle cementine quadrate di coloro bianco e nero disposte a scacchiera.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1970-1979)
L’intervento di adeguamento liturgico, con carattere di stabilità, ha visto, prima di tutto, la rimozione delle balaustrate, della mensa e del paliotto dell’altare maggiore storico e il prolungamento della predella di quest’ultimo, verso l’aula liturgica dove, in posizione centrale, è stato collocato l’altare della celebrazione in pietra. Sulla sinistra e sulla destra, in prossimità dei primi pilatri della navata della chiesa e direttamente poggianti sulla pavimentazione dell’aula liturgica, si trovano due amboni in pietra; mentre, in prossimità del dossale dell’altare maggiore storico, una sedia in ferro battuto viene utilizzata come sede del celebrante. La riserva eucaristica è rimasta quella nel tabernacolo, in legno, dell’altare maggiore storico. Nel paliotto dell’altare laterale sinistro, dopo aver tolto la mensa, è stato inserito il fonte battesimale storico, in marmo, usato per l’amministrazione del Battesimo.
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