chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Brescello Reggio Emilia - Guastalla chiesa parrocchiale S. Maria Nascente e S. Genesio Parrocchia di Santa Maria Nascente e San Genesio Impianto strutturale; Pianta; Interno; Prospetti; Illuminazione; Coperture; Pavimentazioni; Decorazioni pittoriche presbiterio - aggiunta arredo (1965-75) XVI sec. - XVI sec.(preesistenze intero bene); 1830 - 1837(costruzione intero bene); 1853 - 1875(baldacchino e decorazioni presbiterio e cappella del Battesimo); 1866 - 1866(mutamento giurisdizione ecclesiastica carattere generale); 1899 - 1899(sovraelevazione campanile ); 1899 - 1899(collocazione statue facciata ); 1919 - 1919(nuovo pavimento cappella del SS. Sacramento e S. Genesio.); 1923 - 1923(finestroni intero bene ); 1926 - 1927(restauri intero bene ); 1955 - 1955(costruzione protiro facciata); 1967 - 1967(rifacimento intonaco esterno); 1988 - 1988(consolidamento strutturale intero bene); 1990 - 1991(lavori di straordinaria manutenzione intero bene ); 1995 - 1998(restauro degli interni intero bene); 2004 - 2004(restauro intonaci interni intero bene); 2005 - 2005(consolidamento e risanamento prospetto est )
Chiesa di Santa Maria Nascente e San Genesio
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santa Maria Nascente e San Genesio <Brescello>
Altre denominazioni
S. Genesio S. Maria Maggiore S. Maria Nascente e S. Genesio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliano-lombarde (costruzione)
maestranze emiliane (costruzione protiro)
maestranze emiliane (consolidamento strutturale)
maestranze emiliano-lombarde (restauro interno)
maestranze emiliane (restauro intonaci interni ed esterni)
Notizie Storiche
XVI sec. (preesistenze intero bene)
L'antica parrocchiale di S. Maria Maggiore sorgeva nello stesso luogo dell'attuale ma con diverso orientamento. Di questa sono stati conservati l'abside e il presbiterio divenuti la cappella del SS. Sacramento della nuova chiesa. In detta cappella, entro un sarcofago reliquiario, sono custoditi i resti del corpo di S. Genesio che fu vescovo di Brescello dal 388 al 399 d.C.
1830 - 1837 (costruzione intero bene)
I lavori di costruzione dell'attuale parrocchiale iniziano il 14 giugno 1830, dopo la demolizione della precedente chiesa cinquecentesca (di cui, come si è detto, viene conservata l'abside e il presbiterio). Il progetto è dell'arch. Luigi Croppi (1781-1865) di Reggio Emilia. Al termine dei lavori l'opera verrà a costare lire 51.365,18. Il duca Francesco IV d'Austria-d'Este contribuirà con lire 5.580. La consacrazione con rito pontificale avviene il giorno 11 giugno 1837 da parte del vescovo Mons. Filippo Catani.
1853 - 1875 (baldacchino e decorazioni presbiterio e cappella del Battesimo)
Durante la permanenza di don Simonazzi (1853-70) viene rifatto il tinteggio e la decorazione della cappella del Battesimo, completata con un cancello in ferro battuto. Incarica un intagliatore e indoratore di Viadana, Alessandro Patuzzi, per l'esecuzione del baldacchino sopra l'altare, che però viene inaugurato soltanto nel 1875.
Nel 1866 la parrocchia di Brescello passa sotto alla diocesi di Guastalla nella quale resterà fino al 1986 quando Guastalla viene unita alla diocesi di Reggio.
1899 (sovraelevazione campanile )
Nel 1899 viene deciso di sopraelevare il campanile. Il progetto è dell'ing. Lanfranco Mossini di Enzano.
1899 (collocazione statue facciata )
Nel 1899 vengono collocate le due statue della Madonna del Rosario e di S. Genesio sulle ali laterali della facciata. Sono alte circa 3 metri e pesano 30 quintali ciascuna. Sono state realizzate in marmo dallo scultore Innocente Franceschini.
1919 (nuovo pavimento cappella del SS. Sacramento e S. Genesio.)
La cappella del SS. Sacramento e S. Genesio viene ripavimentata nel 1919 con piastrelle.
1923 (finestroni intero bene )
I finestroni maggiori e minori della chiesa vengono rinnovati nel 1923 con vetri colorati.
1926 - 1927 (restauri intero bene )
Un'importante campagna di restauri viene condotta tra il 1926 e il 1927. Durante il loro svolgimento la chiesa resta chiusa al culto. Vengono eseguite le necessarie riparazioni al tetto e alla lattoneria ma soprattutto viene realizzata la decorazione interna ad opera del prof. Tacito Confetta e dei suoi collaboratori, Roberto Modena e Dante Freddi.
1955 (costruzione protiro facciata)
L'arioso protiro antistante l'ingresso viene eseguito nel 1955. E' retto da quattro colonne. La volta è a crociera e la copertura è a due falde.
1967 (rifacimento intonaco esterno)
Nel 1967 viene rifatto l'intonaco esterno della chiesa.
1988 (consolidamento strutturale intero bene)
A seguito del sisma del novembre 1983 si rende necessario intervenire per il ripristino delle necessarie condizioni di sicurezza statica della chiesa. I lavori vengono compiuti nell'arco di un mese e riguardano soprattutto la sigillatura delle lesioni con malta di cemento e l'inserimento di graffe in ferro, il consolidamento di una volta laterale, il rifacimento della copertura della cella campanaria.
1990 - 1991 (lavori di straordinaria manutenzione intero bene )
Sotto la direzione del geom. Luigi Bo di Brescello, tra il 1990 e il 1991, vengono attuati una serie di interventi di manutenzione alle coperture delle navate laterali, della sagrestia e della cappella di S. Genesio. I lavori comprendono anche la ripresa degli intonaci nella parte alta della chiesa sopra le navate minori e nella parte alta del campanile. Vengono altresì sistemati alcuni locali interni posti sopra la sagrestia.
1995 - 1998 (restauro degli interni intero bene)
Sul finire degli anni '90 del secolo scorso viene avviata un'importante campagna di pulitura e restauro delle superfici pittoriche e delle ancone in scagliola su progetto degli architetti Gianfranco Varini e Fausto Bisi di Reggio Emilia. Nel 1998 viene anche restaurato il pavimento in cotto. Inoltre viene rinnovato e messo a norma l'impianto elettrico e di illuminazione. Per il restauro della sola cappella di S. Genesio vengono spesi circa 50.000.000 di lire.
2004 (restauro intonaci interni intero bene)
Nel 2004 si pone mano al restauro degli intonaci interni. Il progetto è dell'arch. Stefano Granelli di Parma. I lavori previsti consistono principalmente nella rimozione della rasatura dell'intonaco cementizio degli anni '60 avendo cura di conservare lo strato di finitura originale sottostante, nel consolidamento dello stesso, nell'effettuare integrazioni ove necessario, nell'esecuzione di velature di colore, nel rifacimento dello zoccolo sul lato ovest della chiesa con prodotti traspiranti.
2005 (consolidamento e risanamento prospetto est )
Nel 2005 vengono attuati lavori di consolidamento del prospetto est su via Carducci, comprendente anche il rifacimento dell'intonaco secondo criteri di traspirabilità e la stesura finale di velature di colore a base di calce in armonia con le tonalità impiegate nella facciata. I lavori sono diretti dall'ing. Carlo Copelli di Brescello.
Descrizione
La chiesa parrocchiale di S. Maria Nascente e S. Genesio è stata costruita tra il 1830 e il 1837 su progetto dell'arch. Luigi Croppi (1781-1865) di Reggio Emilia. La precedente chiesa cinquecentesca viene atterrata ad eccezione del presbiterio e dell'abside che, inglobati nel nuovo edificio, divengono la cappella del SS. Sacramento e di S. Genesio. Qui si conservano le reliquie di S. Genesio, vescovo di Brescello morto nel 399 d.C.
La chiesa prospetta sulla piazza principale di cui occupa l'intero lato sud. La sua facciata è stata compiuta nel corso del XIX secolo. Il primo livello è definito da lesene doriche accoppiate poste su alto basamento e collegate dalla trabeazione. Il portone di ingresso è preceduto da un arioso protiro risalente al 1955. Al centro del livello superiore è posta un'ampia finestra a lunetta. La composizione termina con il frontone triangolare le cui modanature sono ridotte all'essenziale. Un paramento murario ad imitazione del bugnato liscio è posto a rivestimento delle ali laterali e degli spigoli del secondo livello. Nel 1899 sono state collocate in facciata due statue in marmo raffiguranti la Madonna del Rosario e San Genesio, opera dello scultore Innocente Franceschini. Sotto il profilo planimetrico la chiesa è costituita da un'aula liturgica suddivisa in tre navate. Nelle due laterali sono collocati gli altari. Quello di S. Genesio, sul lato nord, è l'unico con cappella. La navata centrale immette al presbiterio rialzato con balaustra, sul quale si aprono due spazi laterali di collegamento. Dietro all'altare maggiore marmoreo si sviluppa il coro absidato affiancato da locali di servizio. L'impaginato architettonico della chiesa si rifà ai modelli forniti dalla trattatistica ottocentesca (n.d.c.). Una trabeazione a metope e triglifi su lesene doriche scanalate percorre tutto l'interno creando un collegamento visivo tra le varie parti. Le decorazioni pittoriche si concentrano soprattutto nelle volte (navata, presbiterio, coro, altari laterali) e nella cappella di S. Genesio. Consistono principalmente in incorniciature, riproduzioni di cassettonati, elementi floreali, rosoni, stemmi e simboli religiosi. L'intero apparato decorativo è stato recentemente sottoposto a restauro conservativo (1995-98).
Impianto strutturale
E' presumibile che l'edificio sia realizzato in muratura portante di mattoni.
Pianta
La chiesa ha il fronte rivolto a nord. L'aula liturgica è suddivisa in tre navate delle quali quella centrale consta di tre campate di eguale ampiezza coperte a botte. Nelle navate laterali, in corrispondenza di ogni campata, sono stati eretti degli altari. Con la sola eccezione del lato est dove la campata mediana si apre sulla profonda cappella del SS. Sacramento e di S. Genesio ospitante le spoglie del santo vescovo di Brescello dal 388 al 399 d.C., anno della sua morte. Questa cappella è l'unica parte superstite della chiesa precedente avente diversa orientazione. Ne costituiva il presbiterio e l'abside.
La navata centrale immette al presbiterio, rialzato di un gradino, cintato da balaustra in marmo. Le navate minori terminano in due spazi sopra i quali sono collocate le cantorie. Al centro del presbiterio è posta una moderna mensa, ma è ancora presente l'altare maggiore marmoreo su tre gradini.
Dietro l'altare maggiore si apre il coro absidato fiancheggiato da due vani di servizio. L'ampia sagrestia è raggiungibile da un corridoio accessibile dalla navata laterale nei pressi dell'altare della B.V. del Rosario.
Dimensioni complessive dell'interno: larghezza 20,10 mt, lunghezza 36,00 mt. Dimensioni della navata centrale: larghezza 11,50 mt, lunghezza 21,70 mt.
Interno
Per le linee architettoniche dell'interno il progettista Luigi Croppi sembra aver guardato agli ordini classici richiamati nella trattatistica neoclassica che rivaluta e richiama l'architettura neocinquecentesca (n.d.c.). Si osserva a questo riguardo che la versione di Carlo Amati dell'architettura di Vitruvio era uscita proprio in quegli anni (1829-30); il dorico impiegato nella chiesa di Brescello ricalca quanto indicato nella tavola XVIII del tomo primo del suddetto trattato, però senza mutuli e con in più i dentelli (n.d.c.).
Le lesene sono scanalate e la trabeazione, con il fregio a metope e triglifi, percorre tutto l'interno. Sopra il cornicione fortemente aggettante si impostano le coperture voltate.
L'aula è suddivisa in tre navate. La maggiore, a sua volta, è costituita di tre campate di uguale ampiezza. Nelle navate minori, in corrispondenza di ciascuna campata sono presenti degli altari. Sul lato destro dell'ingresso (lato ovest) il primo altare è dedicato a San Biagio, il secondo al Sacro Cuore di Gesù e il terzo alla Beata Vergine delle Grazie. Sul lato sinistro (lato est) il primo altare è quello di S. Teresa del Bambin Gesù e il terzo è dedicato alla Beata Vergine del Rosario. Prima dell'altare di S. Teresa un'apertura introduce ad una cappelletta entro la quale è custodito il Crocefisso impiegato durante le riprese cinematografiche incentrate sulla figura del celebre Don Camillo, e oggi utilizzata per il sacramento della Penitenza. La campata mediana della navata si apre sulla cappella del SS. Sacramento e di S. Genesio nella quale, entro un'urna conservata in nicchia, sono custoditi i resti delle spoglie mortali del santo che fu vescovo di Brescello nel IV sec. d.C. La cappella è riccamente decorata sia nelle volte (con finti cassettoni) sia nelle pareti con motivi a candelabre e vedute prospettiche.
Nella cappella sono appese due importanti opere del pittore brescellese Carlo Zatti (1810-1899), L'Invenzione del Corpo di S. Genesio (1844) e Cristo risorto coi santi Genesio e Mauro (sec. XIX). Nel resto della chiesa la presenza decorativa si concentra soprattutto nelle volte della navata, del presbiterio, del coro e degli altari laterali.
Il presbiterio è rialzato di un gradino e separato dalla navata tramite una balaustra in marmo. Oltre alla moderna mensa collocata in posizione avanzata, è ancora presente l'altare maggiore realizzato in marmi policromi sopra al quale pende l'antico baldacchino in legno intagliato e dorato inaugurato nel 1875. Nella curva absidale è collocato il dipinto firmato dal pittore guastallese Antonio Gualdi (1796-1885) raffigurante la Natività di Maria Vergine.
Ai lati del presbiterio si aprono due spazi di collegamento, oggi ospitanti i confessionali, al di sopra dei quali sono state realizzate le cantorie. Entrambe hanno il parapetto sporgente in legno ornato da motivi decorativi riferiti all'arte musicale. L'organo è posto nella cantoria est. Si tratta di una pregevole opera realizzata dai fratelli Giuseppe e Paolo Benedetti di Desenzano nel 1767 per la precedente chiesa parrocchiale. Si ha notizia di una sua riparazione radicale effettuata nel 1921 e di un recente intervento di restauro (2001-2003). Il Fonte Battesimale e il Pulpito sono collocati sul lato est della navata centrale vicino alla balaustra del presbiterio. Il Fonte è in marmo rosso di Verona. Fino al 1998 era custodito nella prima cappellina a sinistra dell'ingresso. Vicino ad esso è posto il Cero Pasquale. Al di sopra del Fonte, addossato alla struttura muraria, vi è il Pulpito, il cui baldacchino è in legno scolpito e dorato in foglia. Le formelle dipinte su fondo oro raffigurano Cristo benedicente, Mosè con le tavole della legge, e S. Paolo Apostolo.
Oltre ai confessionali posti ai lati del presbiterio e nella cappellina vicino l'ingresso sul lato sinistro, altri due confessionali sono presenti nella navatella di destra.
Prospetti
La chiesa prospetta sulla piazza principale di cui occupa l'intero lato sud. Il primo registro della facciata è definito da lesene doriche accoppiate poste su alto basamento e con trabeazione di collegamento. Il portone di ingresso è preceduto da un arioso protiro realizzato nel 1955.
Al centro del livello superiore è posta un'ampia finestra a lunetta inserita entro una cornice semicircolare che ripete la curvatura della volta interna della navata maggiore. Il frontone triangolare ha modanature ridotte all'essenziale. Nel 1899, sopra le ali laterali, larghe quanto le navate minori, sono state collocate due statue in marmo raffiguranti la Madonna del Rosario e San Genesio, opera dello scultore Innocente Franceschini. In alcune parti della facciata (ali laterali e spigoli del secondo livello) e nel campanile (fino al piano al di sotto dell'orologio) è stato adottato un paramento murario ad imitazione del bugnato liscio.
Il campanile, forse di impianto seicentesco, è situato sul lato est della chiesa, compreso tra la cappella di S. Genesio, la cappellina del Crocefisso e altri locali di servizio. E' stato sopraelevato fino all'altezza attuale nel 1899 su progetto dell'ing. Lanfranco Mossini di Enzano. La cella è a monofore e all'esterno è definita da una balaustrata. Superiormente è concluso da un tempietto a lanterna a forma ottagonale coperto a cupola. Il lato est della chiesa prospetta su via Carducci. Spicca la rotondità della cappella di S. Genesio sulla quale sono stati lasciati in evidenza i segni delle ampie finestre che illuminavano l'abside della precedente parrocchiale. Da via Carducci è possibile accedere sia alla sagrestia che alla chiesa e al museo d'arte sacra posto al piano superiore.
Il prospetto ovest della chiesa, su via Nizzoli, è caratterizzato da semplici riquadrature. Anche su questo lato è presente un ingresso secondario alla chiesa.
Illuminazione
All'nterno della chiesa, l'apporto luminoso di origine naturale può considerarsi sufficiente sebbene tutte le finestre del lato est siano state tamponate con forte penalizzazione della qualità dell'illuminamento. La luce proviene dalle lunette del lato est (tre sulla navata minore, tre sulla navata maggiore, una sul presbiterio e una sulla cantoria) più quella di facciata e le due finestre rettangolari nell'abside del coro. Anche la cappella di S. Genesio riceve luce diretta da un'unica finestra semicircolare realizzata insieme alle altre dopo l'inglobamento nella nuova chiesa. Restano visibili all'esterno le tracce delle precedenti finestre. L'illuminazione artificiale è comunque garantita da un impianto rinnovato nel 1998.
Coperture
Le campate della navata centrale e del presbiterio sono coperte a botte con nervature di rinforzo. In corrispondenza delle finestre a lunetta sono state ricavate delle volte ad unghia. La calotta absidale è priva di nervature. Nelle navatelle laterali, sopra gli altari, sono state realizzate delle volte che si impostano a vela ma, curiosamente, terminano piane. E' presumibile che la struttura di sostegno del manto di copertura sia ad orditura lignea.
Pavimentazioni
Se si eccettua il presbiterio e la cappella di S. Genesio, pavimentate nel secolo scorso con moderne piastrelle, tutto il resto della chiesa ha mantenuto la pavimentazione originale in cotto.
Decorazioni pittoriche
La parrocchiale di Brescello presenta una ricchezza decorativa di tipo pittorico che si concentra soprattutto nelle volte (navata, presbiterio, coro, altari laterali) e nella cappella di S. Genesio. La sua esecuzione, risalente al 1926-27, si deve al prof. Tacito Confetta con l'aiuto di Roberto Modena e Dante Freddi. Gli ornati consistono principalmente in incorniciature, riproduzioni di cassettonati, elementi floreali, rosoni, stemmi e simboli religiosi. In taluni punti sono presenti finiture ad oro.
La cappella di S. Genesio è decorata sia sulle pareti che sulle volte. Sull'abside sono di grande effetto le due rappresentazioni prospettiche di balconi con finestre e tendaggi, sulle volte sono raffigurati cassettoni ottagonali con fiore al centro. Altri ornati (candelabre, motivi vegetali, riquadrature) sono presenti nella cappella.
Le volte della navata e del presbiterio sono incorniciate e arricchite di motivi fogliati; al centro di ogni campata, entro tondi con complesse decorazioni, sono raffigurati simboli della fede (l'Agnello, il Libro, la Croce) e lo stemma della sede vescovile di Brescello (prima campata vicino all'ingresso). Il catino absidale è decorato a cassettoni descrescenti verso l'alto.
Gli altari delle navate minori hanno curiose volte piane al centro delle quali una decorazione a cerchi concentrici simula una volta vera e propria.
L'intero apparato è stato sottoposto a restauro conservativo sul finire del secolo scorso (1995-98).
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (1965-75)
Collocazione di una moderna mensa rivolta verso i fedeli.