chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Petroro Todi Orvieto - Todi chiesa sussidiaria S. Biagio Parrocchia di Santa Maria Assunta Impianto strutturale; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni altare - intervento strutturale (1970 ca.); ambone - aggiunta arredo (1970 ca.) XII sec. - XIII sec.(costruzione intero bene); 1474 - 1474(notizie interno); 1571 - 1571(notizie carattere generale); XVIII - XVIII(ampliamento intero bene); 1742 - 1742(notizie carattere generale); 1804 - 1804(descrizione intero bene); 1835 - 1835(notizie carattere generale); 1872 - 1872(descrizione intero bene); 1937 - 1937(descrizione intero bene)
Chiesa di San Biagio
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di San Biagio <Petroro, Todi>
Altre denominazioni
S. Biagio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze tuderti (costruzione)
Notizie Storiche
XII sec. - XIII sec. (costruzione intero bene)
L'originario impianto della Chiesa di San Biagio è presumibilmente coevo del castello, realizzato quindi nel XII-XIII secolo.
1474 (notizie interno)
L'inventario dell'anno 1774, ricorda la presenza, ribadita in quello del 1872, di "un'antichissima immagine della Vergine SSma sotto il Titolo del Carmine", che "da una memoria sembra dipinta nell'anno 1474".
1571 (notizie carattere generale)
Il censimento del 1571 ci ricorda che la Chiesa Parrocchiale di San Biagio era stata aggregata a San Quirico di Casarsiccia e che vi si contavano 150 anime, settantatré adulti e sessantasette minori.
XVIII (ampliamento intero bene)
L'edificio fu trasformato ed ampliato nel corso del XVIII secolo, conservando segni dell'originario paramento murario, in blocchi squadrati di pietra calcarea, solo nella parete destra ed in una porzione della facciata.
1742 (notizie carattere generale)
La Compagnia del Santissimo Rosario fu istituita nella chiesa parrocchiale di Petroro, "autoritate ordinaria dal Rmo Padre Generale dei Domenicani", il 10 agosto 1742.
1804 (descrizione intero bene)
L'inventario dei beni della chiesa parrocchiale di Petroro, compilato nel 1804, descrive la "Chiesa Par.le sotto il tit. di S. Biagio Ves.o, e Mart: situata appresso il Castello sud.o pochi passi lontano da esso alla parte di levante di sua grandezza in lungo piedi 38 larga piedi 27 travata con archi di mattone". Il manoscritto colloca l'altare maggiore "in faccia di essa", "con l'immagine entro una nicchia rappresentante Maria SSma del Carmine".
1835 (notizie carattere generale)
La Confraternita della Vergine Santissima Addolorata fu poi eretta, nella Chiesa di san Biagio di Petroro, nell'ottobre 1835.
1872 (descrizione intero bene)
Un successivo inventario, redatto nel maggio 1872, ricorda, nella "Chiesa Parrocchiale situata ai limiti di Petroro", la presenza di tre altari, "Cioè l'Altare Maggiore, altro sotto la Invocazione della Madonna del Rosario, ed il terzo della Vergine SSma Addolorata".
1937 (descrizione intero bene)
Il verbale di presa di possesso dei beni della Parrocchia di San Biagio in Petroro, redatto nel novembre 1937, descrive la chiesa parrocchiale "composta di una navata con altar maggiore e due laterali in buono stato", e con una attigua "piccola sagrestia in non buone condizioni".
Descrizione
Il castello di Petroro si collocava in quella fitta rete difensiva che caratterizzò la storia del Comune di Todi dagli inizi del XIII Secolo, ma la sua origine romana sembra documentata dalla presenza di una gens Petreja.
Nel censimento del 1290 il luogo era indicato come “castrum”, con circa trecento abitanti, ed era l’unico punto fortificato dell’intero plebato di Santa Maria di Due Santi, posto a difesa delle vicine ville. Si ritiene che gli abitanti del Castello fossero di tendenza ghibellina, nella Todi del XV secolo, ormai dominata dai Guelfi capitanati dalla potente famiglia degli Atti. Nel 1499 vi si perpetrò uno spaventoso eccidio, allorchè vi si rifugiarono i fuoriusciti seguaci del ghibellino Altobello Chiaravalle braccato dalle truppe di Cesare Borgia, degli Orsini, dei Vitelli di Città di Castello e di Ludovico degli Atti da Todi. Il castello fu forse fu salvato dalla demolizione totale da un provvedimento del consiglio generale del 1493 con il quale veniva concessa al castello ed ai suoi abitanti la cittadinanza tuderte.
Petroro, nel pieno rispetto della tipologia medievale era servito dalla parrocchiale di San Biagio, posta immediatamente al di fuori delle mura castellane, trasformata e ampliata nel XVIII secolo, tanto da conservare quasi intatte, in paramento squadrato, solo la parete destra ed una porzione della facciata.
Si tratta di un impianto a navata unica, intonacata e tinteggiata, coperta a falde, sviluppate su tre campate e sorrette da archi diaframma a tutto sesto, poggianti su paraste tuscaniche; il presbiterio, sollevato di un solo gradino, ospita il vecchio altare maggiore, in muratura stuccata.
All'interno, nella parete di fondo sopra l'altare maggiore, si conserva un affresco raffigurante “la Vergine e il Bambino”, realizzato dal tuderte Eliseo Fattorini, firmato e datato 1855.
Le pareti esterne si mostrano, al contrario in blocchi di pietra a facciavista; in particolare, la facciata, a coronamento sostanzialmente orizzontale, è caratterizzata dal portale d'ingresso, con un'elaborata cornice in mattoni, e dalla finestra collocata nella parte alta, ed evidenzia ampi segni delle trasformazioni subite nel tempo. Il campanile a vela è collocato sul retro dell'edificio.
Impianto strutturale
Edificio in muratura continua con tetto a doppia falda.
Struttura
Strutture verticali: pareti in muratura di pietra calcarea.
Strutture di orizzontamento: travi lignee sorrette da archi diaframma.
Coperture
L'edificio presenta copertura impostata su archi diaframma a tutto sesto, su cui poggiano travi e limette lignee, pianellato laterizio dipinto. Il manto di copertura è in coppi e sottocoppi.
Allo stato attuale una porzione della falda sinistra risulta crollata.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è realizzata con mattonelle policrome di graniglia cementizia nell'aula, con lastre di pietra di Trani nel presbiterio.
Adeguamento liturgico
altare - intervento strutturale (1970 ca.)
Altare con mensa marmorea sorretta da colonnine dello stesso materiale.
ambone - aggiunta arredo (1970 ca.)
Ambone costituito da una colonna lignea con leggio sovrastante.