chiese italiane
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beni culturali ecclesiastici
beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Montericco
Albinea
Reggio Emilia - Guastalla
chiesa
sussidiaria
S. Maria dell'Oliveto
Parrocchia di Beata Vergine Immacolata di Lourdes
Pianta; Prospetti; Struttura; Coperture; Elementi decorativi
altare - aggiunta arredo (1997-2002); ambone - aggiunta arredo (1997-2002); sede del celebrante - aggiunta arredo (1997-2002); aula - aggiunta arredo (1997-2002)
ante 1000 - 1000(origine intero bene); 1453 - 1453(altari interno); 1550 - 1600(affresco catino absidale interno); 1630 - 1652(nuovo intonaco e modifiche interno); 1803 - 1854(realizzazione cappelle e campanile intero bene); 1938 - 1942(restauro affresco interno); 1997 - 2002(restauro intero bene)
Chiesa di Santa Maria dell'Oliveto
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di Santa Maria dell'Oliveto <Montericco, Albinea>
Altre denominazioni Chiesa della Madonna dell'Oliveto
Chiesa della Madonna dell'Uliveto
Chiesa dell'Oliveto
Chiesa di Santa Maria Assunta dell'Oliveto
Chiesa di Santa Maria dell'Uliveto
Chiesa Vecchia di Montericco
S. Maria dell'Oliveto
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche

ante 1000 - 1000 (origine intero bene)

Le notizie riguardo la chiesa risalgono all'anno 1000, ma probabilmente essa ha origini più remote che risalgono al periodo franco-longobardo.

1453  (altari interno)

Da una visita pastorale del 1453 eseguita da un delegato dell'Abate Zoboli si rileva che la chiesa oltre a quello maggiore aveva tre altari.

1550 - 1600 (affresco catino absidale interno)

Nella seconda metà del XVI secolo fu realizzato, per ordine della famiglia Manfredi che reggeva allora la chiesa, un grande affresco raffigurante l'Assunta nel catino absidale, erroneamente attribuito alla scuola del Mantegna o del Tiziano.

1630 - 1652 (nuovo intonaco e modifiche interno)

La chiesa subì una reintonacatura generale probabilmente durante la pestilenza del 1630, poi l'intonaco fu parzialmente tolto nel 1652 in occasione della visita del Cardinale Rinaldo d'Este. Negli stessi anni furono realizzate quattro cappelle laterali sporgenti, sotto il Rettore Franceschi.

1803 - 1854 (realizzazione cappelle e campanile intero bene)

Sotto il Rettore Giuseppe Grossi, tra il 1803 e il 1854 furono realizzate le cappelle laterali e costruito il campanile.

1938 - 1942 (restauro affresco interno)

Nel 1938 il canonico Giovanni Bodino raschiò l'intonaco dall'affresco dell'abside provocando la perdita di parti di esso. Nel 1942 poi il pittore reggiano Govi ne ravvivò i colori falsandone l'aspetto. Nello stesso periodo fu restaurata anche la facciata che acquistò l'attuale aspetto neoclassico.

1997 - 2002 (restauro intero bene)

La chiesa è stata restaurata negli anni 1997-2002 con progetto a cura dell'arch. Bisi di Reggio Emilia. L'intervento ha interessato il rifacimento della copertura che era in pessime condizioni, il consolidamento delle murature, il restauro delle superfici intonacate e decorate, le pavimentazioni.
Descrizione

La chiesa è strettamente connessa al complesso dell'ex canonica, restaurato circa dieci anni fa per realizzare un Hospice per malati oncologici gravi. La facciata è visibile solo in parte poiché nascosta da un portico a due fornici a tutto sesto che è stato realizzato in corrispondenza dell'ingresso. L'aspetto esterno della chiesa è neoclassico; un ordine di paraste in stile dorico sostiene la trabeazione, sia sul fianco che sul fronte si imposta il timpano con al centro il rosone circolare. La chiesa è a navata unica con cappelle laterali, coperta con volte a botte a sesto ribassato unghiate in corrispondenza delle cappelle. La struttura di copertura è in legno a vista, la pavimentazione in cotto.
Pianta
La pianta della chiesa è rettangolare, a navata unica con cappelle laterali e abside semicircolare. La navata è coperta con una volta a botte a sesto ribassato, le campate sono segnate da costoloni che poggiano su lesene scanalate poste in corrispondenza dei pilastri tra le cappelle.
Prospetti
L'aspetto esterno della chiesa è neoclassico; un ordine di paraste in stile dorico sostiene la trabeazione, sia sul fianco che sul fronte dove si imposta il timpano con al centro il rosone circolare. Altre finestre circolari sono presenti sul fianco.
Struttura
La struttura portante della chiesa è in muratura presumibilmente di laterizio o di pietra.
Coperture
La copertura presenta manto di coppi di laterizio posati su una lastra di ondulina sottocoppo inserita nel corso dell'ultimo restauro. La struttura portante è in legno.
Elementi decorativi
Il partito architettonico che scandisce lo spazio interno è costituito da lesene scanalate che sostengo una trabeazione con dentelli da cui partono i costoloni della volta. Nel catino absidale un importante affresco che rappresenta la figura della Madonna che troneggia su un'immensa nuvola che sorregge anche angeli e musici.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1997-2002)
E' presente un altare in legno in posizione avanzata rispetto l'originale in stucco dorato e scagliola.
ambone - aggiunta arredo (1997-2002)
L'ambone è costituito da un leggìo in legno.
sede del celebrante - aggiunta arredo (1997-2002)
La sede del celebrante è costituita da una sedia in legno imbottita posta sulla destra rispetto all'altare.
aula - aggiunta arredo (1997-2002)
Le sedute per l'assemblea sono costituite da sedie pieghevoli.
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