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beni culturali della Chiesa cattolica
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restauro
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Torre Lorenzetta
Massa Martana
Orvieto - Todi
chiesa
sussidiaria
S. Sebastiano
Parrocchia dei Santi Giuseppe e Bernardino
Impianto strutturale; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni
altare - intervento strutturale (2011)
1112 - 1112(notizie carattere generale); 1399 - 1399(notizie carattere generale); 1429 - 1429(notizie carattere generale); 1568 - 1574(descrizione intero bene); 1576 - 1597(descrizione intero bene); 1600 - 1748(visite pastorali carattere generale); 1806 - 1806(notizie carattere generale); 1997 - 1997(notizie intero bene); 2010 - 2011(restauro intero bene)
Chiesa di San Sebastiano
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Sebastiano <Torre Lorenzetta, Massa Martana>
Altre denominazioni S. Sebastiano
Ambito culturale (ruolo)
romanico (costruzione)
Notizie Storiche

1112  (notizie carattere generale)

La prima menzione della chiesa è del 1112 quando Rapizzone degli Arnolfi la dona al Monastero di Farfa: si parla di Sancti Martini de podium tra Casilianum e Mezanelli castrum.

1399  (notizie carattere generale)

Dal "Catalogo delle Chiese, Benefizi, Ospidali, Monasteri" del 1399 risulta che la Chiesa in esame, chiamata di "San Sebastiano in Poggio San Martino", pagava le decime.

1429  (notizie carattere generale)

Stando al "Dizionario topografico tudertino" di Giovan Battista Alvi, redatto nel 1765, la chiesa fu unita alla parrocchia di Villa San Faustino nel 1429; il poggio contava allora 26 fuochi e aveva preso il nome di Torre Lorenzetta da Lorenzo Covitti, benestante del luogo.

1568 - 1574 (descrizione intero bene)

La Chiesa venne visitata dal Vescovo Angelo Cesi nel 1568 che la trovò in pessime condizioni. Il 9 novembre 1574 Mons. Pietro Camaiani, visitatore apostolico, la trovò ancora in pessimo stato, tanto da definirla "Latronum speluncam".

1576 - 1597 (descrizione intero bene)

La chiesa è stata ancora oggetto di visite pastorali nel 1576, 1580 e 1597. Quest’ultima visita fu effettuata da Giovan Battista Possevino, che la trovò lesionata dal recente terremoto, oltre che dall’incuria, minacciando la scomunica le famiglie di Torre Lorenzetta se entro due mesi non avessero provveduto alla sistemazione della chiesa.

1600 - 1748 (visite pastorali carattere generale)

Altre visite alla Chiesa di San Sebastiano sono documentate negli anni 1600, 1606, 1607, 1639 e 1748.

1806  (notizie carattere generale)

All'inizio dell'ottocento la chiesa venne trasferita sotto la giurisdizione della parrocchia di Colpetrazzo, conoscendo pian piano un declino sempre più grande, anche per l’esiguità della popolazione di Torre Lorenzetta.

1997  (notizie intero bene)

Restaurata in qualche modo negli anni settanta/ottanta del novecento, la chiesa subì pesantemente il terremoto del 1997. Abbandonata alle infiltrazioni di acqua piovana, vide degradare gran parte degli affreschi quattrocenteschi e seicenteschi che ne adornano le pareti, arrivando alla caduta di porzioni più o meno vaste di questi.

2010 - 2011 (restauro intero bene)

Solo intorno al 2010 la Soprintendenza ai Beni Culturali fece eseguire opere di rifacimento del tetto, di consolidamento delle pareti e, infine, di restauro degli affreschi. La chiesa, dopo un lungo periodo di chiusura, venne riaperta al culto nell’agosto del 2011.
Descrizione

Anticamente chiamato Poggio di San Martino e dal XV secolo Torre di Lorenzetto, dal nome del proprietario Lorenzo di Giovanni Covitti, il centro fortificato di Torre Lorenzetta fu alle dipendenze della parrocchia di Villa San Faustino sino all'inizio dell'ottocento, quando fu aggregato a quella di Colpetrazzo. Il piccolo impianto campestre della Chiesa di San Sebastiano ha origini medioevali, realizzata in pietra ed in stile romanico. Vi si accede dalla strada sterrata attraverso una rampa laterale in legno, ed è costituita da un'unica aula coperta a falde sorrette da capriate lignee. L'ambiente liturgico è intonacato e decorato con pregevoli affreschi quattrocenteschi e seicenteschi; il presbiterio, rialzato di un solo gradino, con altare in pietra di travertino, termina in una piccola abside semicircolare, anch'essa affrescata e coperta a catino. Il prospetto principale, a due spioventi, con contrafforti e speroni laterali, più accentuati sul lato destro, si presenta anch'esso intonacato, a differenza delle altre pareti esterne, in pietra a facciavista, caratterizzato dal solo portale ligneo d'ingresso, con cornice in pietra. Il campanile a vela, intonacato, è collocato sul retro del fabbricato.
Impianto strutturale
Edificio in muratura continua con tetto a doppia falda.
Struttura
Strutture verticali: pareti in muratura di pietra calcarea. Strutture di orizzontamento: capriate e travi lignee.
Coperture
L'edificio presenta copertura impostata su due capriate lignee, travi e limette lignee, pianellato laterizio. Il manto di copertura è in coppi e sottocoppi.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è realizzata in cotto fatto a mano, con ricorsi in travertino.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (2011)
Altare medievale realizzato con mensa di pietra sorretta da una colonna di origine romana, reimpiegata.
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