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Collelungo di Baschi
Baschi
Orvieto - Todi
chiesa
parrocchiale
S. Donato
Parrocchia dei Santi Andrea Apostolo e Donato
Impianto strutturale; Struttura; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni
altare - intervento strutturale (1980 ca.); ambone - aggiunta arredo (1980 ca.)
XIII sec. - XIII sec.(costruzione intero bene); 1399 - 1399(notizie carattere generale); 1541 - 1541(notizie carattere generale); 1574 - 1574(descrizione intero bene); XIX sec. - XIX sec.(ricostruzione intero bene); 1869 - 1869(descrizione intero bene); 1902 - 1902(consacrazione carattere generale); 1970 - 1972(restauro intero bene); 1996 - 1997(rifacimento copertura)
Chiesa di San Donato
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Donato <Collelungo di Baschi, Baschi>
Altre denominazioni S. Donato
Ambito culturale (ruolo)
maestranze tuderti (costruzione)
Notizie Storiche

XIII sec.  (costruzione intero bene)

Il primitivo impianto della Chiesa di San Donato di Collelungo è di origine medioevale, probabilmente coevo al castello, di cui si ha notizia già nel XIII secolo.

1399  (notizie carattere generale)

Della Chiesa di San Donato si ha notizia certa nel 1399, quando il curato della stessa registrava una popolazione di 186 persone, di cui 139 adulti e 46 bambini.

1541  (notizie carattere generale)

Collelungo fu feudo dei Landi, antichissima famiglia guelfa di Todi, alla quale appartenne anche Don Giacomo di Giulio, “magister familie” del cardinale di Santa Fiora, Guido Ascanio Sforza, nipote di Paolo III, venuto a Collelungo come rettore della Chiesa di San Donato nel 1541.

1574  (descrizione intero bene)

Il 7 novembre 1574 giunse a Collelungo, per la visita apostolica, Monsignor Pietro Camaiani, constatando che la Chiesa di San Donato era stata restaurata recentemente, sebbene cumuli di terra e detriti ammassati all’esterno causassero non poca umidità all’altare, ancora mancante dell’immagine di San Donato, che ordinò fosse dipinta, e del crocefisso.

XIX sec.  (ricostruzione intero bene)

L'attuale edificio, di concezione architettonica seicentesca, è stato riedificato nella seconda metà dell'ottocento.

1869  (descrizione intero bene)

L'inventario dei beni della "Ven: Chiesa sotto il Titolo di S. Donato del Castello di Collelungo", redatto il 5 novembre 1869, colloca l'edificio "fuori del Castello medesimo", e lo descrive dotato di tre altari, compreso il maggiore "sotto l'invocazione di S. Donato"; gli altri due altari erano dedicati alla Madonna del Rosario e a San Vincenzo Ferreri.

1902  (consacrazione carattere generale)

La nuova consacrazione della chiesa risale all'inizio del XX secolo, precisamente all'anno 1902, come si rileva anche da un manufatto bronzeo conservato all'interno.

1970 - 1972 (restauro intero bene)

All'inizio degli anni '70 del secolo scorso la chiesa è stata oggetto di cantieri scuola a cura del Ministero dei LL. PP. Tra le opere realizzate sono da segnalare la realizzazione del controsoffitto in cartongesso, poi rimosso, la sistemazione della facciata, con la ricostruzione di alcuni degli elementi architettonici, il rifacimento della pavimentazione.

1996 - 1997 (rifacimento copertura)

Chiusa al pubblico con ordinanza del Sindaco di Baschi del luglio 1995, a causa delle gravi lesioni riscontrate nella struttura di copertura, la chiesa è stata quindi interessata, negli anni immediatamente successivi, da interventi di consolidamento e rifacimento della copertura, in capriate doppie in legno di castagno. Allo stesso cantiere risale la realizzazione del cassettonato piano di copertura della navata, anch'esso in legno di castagno.
Descrizione

La Chiesa parrocchiale di San Donato è collocata a margine del centro storico di Collelungo, frazione del Comune di Baschi, all’incrocio di numerose strade che portano all’interno delle montagne, verso la valle del Tevere e nel territorio tuderte, circondata da boschi di castagno e querce, lungo la strada che conduce a Todi, con una ampia piazza antistante. Si tratta di un impianto di origine medioevale, probabilmente coevo al castello, riedificato nel XIX secolo con linguaggio sostanzialmente manierista, ad aula unica coperta in piano con un soffitto a cassettoni lignei, presbiterio sollevato di un gradino ed abside quadrata voltata a botte. L'ambiente liturgico, introdotto da una bussola lignea, intonacato e tinteggiato, è scandito dalla successione di paraste tuscaniche, singole e binate, su due ordini sovrapposti divisi da un cornicione, e caratterizzato dalla presenza di quattro nicchie laterali, due delle quali con altari, realizzati in muratura stuccata. Le pareti esterne si presentano invece in pietra a facciavista; in particolare il prospetto principale, sormontato da un timpano triangolare con cornice in pietra, presenta una composizione classica piuttosto canonica, ed è qualificato dalla presenza di doppie paraste laterali in mattoni, anch'esse su due ordini, tuscanico e dorico, sovrapposti; il portale ligneo ed il finestrone rettangolare sovrastante, entrambi con segni di modifiche avvenute nel tempo, presentano cornici in pietra, come la trabeazione.
Impianto strutturale
Edificio in muratura continua coperto in piano.
Struttura
Strutture verticali: pareti in muratura di pietra calcarea. Strutture di orizzontamento: capriate e travi lignee.
Coperture
L'aula presenta copertura piana a cassettoni in legno di castagno; la sovrastante struttura portante è impostata su quattro capriate lignee, travi e limette lignee, tavolato. Il manto di copertura è in coppi e sottocoppi.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è realizzata in lastre di pietra di Trani nella navata, in piastrelle di graniglia cementizia nel presbiterio.
Adeguamento liturgico

altare - intervento strutturale (1980 ca.)
Altare in marmi policromi con mensa dello stesso materiale.
ambone - aggiunta arredo (1980 ca.)
Colonna lignea con leggio sovrastante.
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