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Filicaia
Camporgiano
Lucca
chiesa
parrocchiale
S. Rocco
Parrocchia di San Rocco
Pianta; Impianto strutturale; Coperture; Prospetti; Elementi decorativi; Pavimenti interni; Campanile
presbiterio - intervento strutturale (2000)
1168 - 1168(menzione intero bene); 1175 - 1175(menzione intero bene); 1865 - 1865(ampliamento intero bene); 1965 - 1977(ristrutturazione intero bene); 2006 - 2010(consolidamento intero bene)
Chiesa di San Rocco
Tipologia e qualificazione chiesa parrocchiale
Denominazione Chiesa di San Rocco <Filicaia, Camporgiano>
Altre denominazioni S. Rocco
Ambito culturale (ruolo)
maestranze area lucchese (impianto)
maestranze area lucchese (ampliamento)
Notizie Storiche

1168  (menzione intero bene)

Nella Bolla Papale di Alessandro III, datata 1168, è citata la Parrocchia di Filicaia. (1)

1175  (menzione intero bene)

La chiesa antica è ricordata in alcuni atti ecclesiastici datati 1175, nei quali si parla dei beni che ivi vi possedevano le Monache di Santa Giustina a Lucca. (1)

1865  (ampliamento intero bene)

Una lapide marmorea, inserita sulla parete laterale destra, all’interno della chiesa riporta un’iscrizione in latino dalla quale si apprende che la costruzione delle navate laterali risale al 1865.

1965 - 1977 (ristrutturazione intero bene)

In facciata, una lapide in pietra, con datazione 1965-1977, riporta un’iscrizione in ricordo di un intervento di ristrutturazione globale della chiesa a cura della famiglia Vecchiacchi. Nell’ambito di questo intervento è stata realizzata una sottofondazione per ovviare al problema del cedimento del terreno su cui giace l’edificio di culto.

2006 - 2010 (consolidamento intero bene)

Negli anni 2006 - 2010 la chiesa è oggetto di un intervento di consolidamento statico: in particolare si procede alla sistemazione delle lesioni interne, che si sono venute a creare in corrispondenza delle volte della navata centrale e del catino absidale; si realizzano nuove fondazioni, per i locali parrocchiale adiacenti alla chiesa, e si procede alla revisione del sistema di smaltimento delle acque meteoriche. (2)
Descrizione

La parrocchia di Filicaia ha origini antiche, esistono infatti documenti risalenti al XII secolo in cui viene citata: alcuni esempi sono la Bolla Papale di Alessandro III del 1168 e atti ecclesiastici in cui in cui si parla dei beni che in questo luogo possedevano le Monache di Santa Giustina di Lucca. Fino alla fine del XIX secolo la chiesa presentava una pianta rettangolare con abside semicircolare e soffitto voltato; nel 1865 l’edificio subirà un intervento di ristrutturazione radicale e ampliamento che lo porterà alla conformazione odierna a tre navate dove, quelle laterali, hanno un passo molto limitato rispetto a quello della navata centrale. Probabilmente quest’ultima scelta progettuale è dovuta alla difficoltà di ampliare più di tanto la superficie della chiesa, costruita in un luogo molto acclive e con il prospetto laterale nord contiguo ad una strada molto trafficata, anche da mezzi pesanti, che nel tempo hanno comportato dei problemi strutturali. In particolare i cedimenti si sono verificati a livello di fondazione nella porzione nord est che è stata oggetto di due interventi di consolidamento rispettivamente negli anni compresi tra 1965-1977 e tra 2006-2010. Le decorazioni interne, molto essenziali, sono di recente realizzazione così come tutti gli elementi di arredo.
Pianta
La pianta della chiesa è trapezoidale, con l’aula divisa in tre navate e l’abside semicircolare; in posizione adiacente all’area presbiterale vi è un corpo di fabbrica adibito a locale parrocchiale.
Impianto strutturale
I paramenti esterni dell’edificio sono interamente intonacati quindi non è possibile individuare la tipologia di struttura; per analogia con edifici dello stesso genere costruiti nella zona nello stesso periodo è possibile ipotizzare che essa sia in muratura continua portante in pietrame. All’interno due serie di archi longitudinali dividono l’aula in tre navate di cui quella centrale è caratterizzata da archi trasversali a sesto ribassato alternati a volte a botte con lunette, mentre le laterali presentano soffitto piano. La copertura della navata centrale è a capanna lignea con orditura tradizionale, quella delle laterali lignea a singolo spiovente.
Coperture
Il tetto ligneo a capanna presenta manto di copertura in lamiera per la navata centrale, laterizio per le laterali.
Prospetti
I prospetti sono tutti interamente intonacati e tinteggiati di colore bianco e grigio chiaro, il fronte principale si presenta diviso in tre parti ognuna caratterizzata da una porta di ingresso: quella centrale presenta forma a capanna, le laterali rettangolare. La porta di ingresso principale si trova in posizione centrale ed è messa in evidenza da una piccola edicola, ai lati, a sostenere il cornicione inferiore del timpano, due semicolonne con capitello in stile corinzio semplificato, in alto un apertura circolare.
Elementi decorativi
Le volte e gli archi della navata centrale sono tinteggiati con l’alternanza cromatica di colori pastello a tinta unita mentre le proiezioni delle lunette sulle pareti di separazione tra le navate sono dipinte con immagini sacre. Ai pilastri di divisione tra le navate, di colore bianco, sono addossate delle semicolonne in stile dorico semplificato.
Pavimenti interni
La pavimentazione della chiesa è realizzata con mattonelle di marmo bianco.
Campanile
Il campanile è esterno alla chiesa, in prossimità dell’abside; la torre a pianta quadrata non ha uno sviluppo molto esteso in altezza, presenta una cella campanaria con un’apertura centinata su ogni lato e copertura a padiglione con manto in lamiera.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (2000)
L’intervento di adeguamento liturgico, con carattere di stabilità, ha visto la completa riorganizzazione dell’area presbiterale. Sono state tolte le balaustrate e rimosso l’altare maggiore storico. Al centro del presbiterio, direttamente sul pavimento dello stesso, è stato collocato l’altare della celebrazione in marmo. Sulla sinistra, anch’esso direttamente appoggiato sul pavimento del presbiterio, si trova l’ambone in marmo; mentre sulla destra, su di un piedistallo marmoreo, la sede del celebrante in marmo. La riserva eucaristica è conservata nel tabernacolo marmoreo dell’altare posizionato all’estremità della navata laterale destra. Addossato alla parete di questa stessa navata laterale si trova il fonte battesimale storico, usato per l’amministrazione del Battesimo.
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