chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Benabbio Bagni di Lucca Lucca oratorio sussidiario Madonna dei Miracoli Parrocchia di Santa Maria Assunta Facciata; Prospetti; Pianta; Presbiterio; Impianto strutturale; Scale; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi; Campanile nessuno 1666 - 1666(costruzione intero bene); 1679 - 1679(prima visita intero bene); 1995 - 2000(ricostruzione portico); 2000 - 2005(manutenzione straordinaria intero bene)
Oratorio della Madonna dei Miracoli
Tipologia e qualificazione
oratorio sussidiario
Denominazione
Oratorio della Madonna dei Miracoli <Benabbio, Bagni di Lucca>
Altre denominazioni
Madonna delle Grazie (detta la Madonna di Mirocchio) Oratorio della Madonna di Mirocchio
Ambito culturale (ruolo)
maestranze area lucchese (costruzione)
Notizie Storiche
1666 (costruzione intero bene)
Nel 1666 venne edificato l’oratorio come ricordato da un’epigrafe posta in facciata.
1679 (prima visita intero bene)
Nel 1679 l’oratorio venne visitato per la prima volta dal cardinale Giulio Spinola.
1995 - 2000 (ricostruzione portico)
Alla fine degli anni novanta del Novecento, a seguito di un incidente automobilistico, è stata ricostruita la copertura del portico e il pilastro sinistro dello stesso.
Nei primi anni del nuovo Millennio sono stati eseguiti lavori di straordinaria manutenzione e ridipintura dell’interno.
Descrizione
Il piccolo oratorio della Madonna dei Miracoli, o delle Grazie, è stato edificato nella seconda metà del XVII secolo dalla Compagnia della Visitazione attraverso la raccolta delle elemosine. Fu visitato ufficialmente per la prima volta dal cardinale Giulio Spinola, arcivescovo di Lucca, nel 1679 il quale constatò che era “alquanto capace con una porta in faccia con due finestre con ferrate, et aveva un solo altare, sovrastato dal baldacchino, ornato da una pittura raffigurante la SS.ma Vergine, che fa delle Grazie”. Si trova oltre l’abitato di Benabbio, in località Mirocchio lungo la strada che conduce a Boveglio.
L’edificio, che nasceva intonacato, è di buona qualità architettonica e di belle proporzioni che si confermano nella composizione delle aperture sul fronte a capanna, oggi pesantemente penalizzato da un portico moderno di dimensioni esagerate e molto acclive che occupa gran parte della facciata. Presumibilmente il portico attuale è andato a sostituire quello originario come testimonierebbe la pavimentazione del sagrato.
Nella porzione di facciata al riparo del portico si apre, al centro, il portale d’accesso incorniciato in pietra arenaria, con ai lati due finestre ad altezza d’uomo, che permettono la visione dell’interno e la possibilità di pregare anche quando l’oratorio è chiuso. L’edificio ha una pianta rettangolare, con l’asse maggiore orientato in direzione nord-ovest; l’edificio è ad aula unica e l’interno è caratterizzato dalle orditure lignee a vista della copertura e dalle pareti intonacate dipinte di chiaro. La parete d’altare, oltre l’architettura ad edicola che inquadra l’altare, è decorata da due effigi di Santi di modesta qualità pittorica poste sopra gli accessi laterali.
Facciata
La semplice facciata a capanna è intonacata nella sua interezza con alcune parti lacunose e solo i cantonali in conci di arenaria sono lasciati a vista. Nella parte alta, in posizione centrale, si apre una finestra rettangolare con architrave, davanzale e piedritti in pietra. Data la recente ricostruzione, a seguito di un sinistro stradale, non possiamo stabilire se il portico originario fosse coevo all’edificio. Oggi si compone di due pilastri in conci di arenaria grigia, posti in angolo, che sorreggono una copertura a padiglione con palchi lignei e manto in embrici e coppi. È pavimentato da lastre in pietra di diverse dimensioni. Nella porzione di facciata, al riparo del portico, si apre, al centro, il portale d’accesso, incorniciato in pietra arenaria, con l’architrave sormontato da una cimasa. Ai lati dell’ingresso si aprono due finestre ad altezza d’uomo, incorniciate da conci di arenaria, che permettono la visione dell’interno e la possibilità di pregare anche quando l’oratorio è chiuso.
Prospetti
I prospetti laterali presentano il paramento esterno della muratura ad opera incerta a vista. Si può leggere un’omogeneità costruttiva per la loro interezza e la successiva aggiunta del vano semicircolare ad occidente. Nel prospetto a nord-est si aprono due monofore coeve alla costruzione, mentre in quello nord-ovest le monofore sono state tamponate ed è stata aperta un’ampia finestra rettangolare incorniciata in pietra. Nella parte ad andamento curvilineo si aprono due finestre rettangolari anch'esse incorniciate in arenaria.
Pianta
L’edificio ha una forma in pianta rettangolare, con l’asse maggiore orientato da nord-ovest a sud-est, con l’ingresso in quest’ultima direzione; l’interno dell’edificio è ad aula unica. Dietro la parete d’altare è stato aggiunto, in un secondo momento, un volume semicircolare destinato a spazio di servizio.
Presbiterio
Il presbiterio occupa la parte terminale dell’aula ed è allo stesso livello della stessa.
Impianto strutturale
Le parti strutturali dell’edificio sono costituite da muratura continua, catene, capriate e impalcati lignei.
Scale
Il manto di copertura è in embrici e coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
L’intero edificio è pavimentato con un mattonato di laterizio.
Elementi decorativi
L’interno dell’edificio è caratterizzato dalle strutture lignee a vista della copertura e dalle pareti intonacate e dipinte di chiaro. La parete d’altare, oltre la macchina architettonica ad edicola che inquadra l’altare, è decorata da due effigi di Santi poste sopra gli accessi laterali.
Campanile
Nella parte tergale è stato innalzato un campaniletto a vela in laterizio.