chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Alessano Ugento - Santa Maria di Leuca chiesa conventuale Cappuccini Parrocchia del Santissimo Salvatore Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Scale; Impianto strutturale altare - aggiunta arredo (1969) 1628 - 1628(costruzione intero bene); 1656 - 1656(consacrazione intero bene); XVIII - XVIII(costruzione altare maggiore); 1809 - 1818(soppressione convento); 1866 - 1929(soppressione convento); 1929 - 1929(ampliamento convento); 1940 - 1943(restauro intero bene); 1941 - 1948(restauro conservativo altare maggiore); 1969 - 1969(modifica altare maggiore); 2018 - 2019(restauro conservativo altare maggiore); 2018 - 2019(restauro conservativo intero bene)
Chiesa dei Cappuccini
Tipologia e qualificazione
chiesa conventuale
Denominazione
Chiesa dei Cappuccini <Alessano>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze salentine (costruzione)
Notizie Storiche
1628 (costruzione intero bene)
La prima pietra del convento dedicato a S. Giuseppe e comprendente questa chiesa fu posta il 29 agosto 1628 dal vescovo di Alessano Nicol’Antonio Spinelli.
1656 (consacrazione intero bene)
Una targa murata all’interno della chiesa attesta che la consacrazione avvenne per le mani del vescovo alessanese Giovanni Granafei nel 1656.
XVIII (costruzione altare maggiore)
Il monumentale altare ligneo fu scolpito e intarsiato nel ‘700 da autore ignoto.
1809 - 1818 (soppressione convento)
La chiesa è attualmente officiata dalla comunità dei Cappuccini rientrati in possesso del convento in seguito al concordato del 1929.
1866 - 1929 (soppressione convento)
In seguito alla soppressione sabauda promulgata da Vittorio Emanuele II, la comunità dei cappuccini è nuovamente allontanata e il convento incamerato tra i beni del Municipio di Alessano; il convento verrà quindi tramutato in carcere mandamentale, mentre l'orto sarà adibito a zona cimiteriale. Si specifica invece che la chiesa rimarrà di competenza e di cura ecclesiastica.
1929 (ampliamento convento)
Nel 1929 la comunità provinciale dei cappuccini, grazie al sostegno dei fedeli di Alessano, acquista il convento dal comune e lo amplia facendo costruire una nuova ala e fonda una nuova casa. La chiesa annessa invece viene data in concessione dalla parrocchia per l'ufficio delle sante messe e la cura dell'edificio e delle suppellettili lì conservate.
1940 - 1943 (restauro intero bene)
La chiesa subirà notevoli modifiche durante il restauro del 1940; infatti verranno abbattuti gli altari laterali e intonacate le pareti interne ed esterne dell'edificio. Anche la facciata sarà alterata con la trasformazione della finestra poligonale in un rosone.
Il primo restauro documentato del pregiatissimo altare ligneo (sec. XVIII) risale agli anni 1941-48, fu effettuato dalla Soprintendenza di Bari ad opera di Alberico Russo di Scorrano, per le tele annesse fu incaricato dalla Soprintendenza un pittore di Alessano, Gustavo Urro.
1969 (modifica altare maggiore)
Un altro intervento, in ossequio alle disposizioni liturgiche del Concilio Vaticano II, risale al 1969 con lo spostamento in avanti dell’altare maggiore per la celebrazione di fronte al popolo. Oltre allo spostamento dell’altare furono rifatte ex-novo, riportando gli stessi motivi ornamentali, dall’artigiano locale Rolando Piccinni, le ante laterali perché quelle originali non erano ricuperabili.
Il restauro della macchina d’altare iniziò ufficialmente il 22 marzo 2018 con l’apertura del cantiere e si è concluso il 30 settembre 2019. Le attività di consolidamento hanno messo in sicurezza il prestigioso altare minato dalla proliferazione di tarli e insetti xilofagi.
2018 - 2019 (restauro conservativo intero bene)
Dal 2018 al 2019 si effettuano i lavori di recupero dell’immobile consistiti nella pitturazione delle pareti, levigamento del pavimento, impianto elettrico e sonoro. Il restauro, monitorato dalla Soprintendenza dei beni culturali di Lecce fu affidato alla ditta Messapia Antiqua del restauratore Dario Taras di Specchia, mentre quello delle tele fu affidato alla restauratrice Rita Raffaella Cavaliere di San Vito dei Normanni. Il restauro è stato finanziato grazie al contributo della Banca Popolare Pugliese e dai numerosi fedeli di Alessano e del Capo di Leuca.
Descrizione
La prima pietra del convento dedicato a S. Giuseppe e comprendente questa chiesa fu posta il 29 agosto 1628 dal vescovo di Alessano Nicol’Antonio Spinelli. Una targa murata all’interno della chiesa attesta che la consacrazione avvenne per le mani del vescovo alessanese Giovanni Granafei nel 1656. L’elemento più caratteristico è il monumentale altare ligneo scolpito e intarsiato nel ‘700 da autore ignoto. La pala dell’altare è una tela raffigurante Il perdono di Assisi , attribuita a fra’ Angelo da Copertino e donata al convento verso la metà del ‘600 dalla feudataria Laura Guarini, della cui famiglia è dipinto il blasone nella parte inferiore dell’opera. Completano l’altare due tele laterali ( a destra il profeta Isaia e a sinistra S. Anna con Maria Bambina) e una circolare, posta sul fastigio dell’altare, con S. Giuseppe, titolare del convento. Le tre tele sono attribuite al pittore alessanese Aniello Letizia (1669-1762). La chiesa è attualmente officiata dalla comunità dei Cappuccini rientrati in possesso del convento in seguito al concordato del 1929. All’esterno della chiesa è collocata la statua bronzea di S. Francesco d’Assisi, donata da un devoto del luogo nel 1960.L’esterno della chiesa si presenta in tre spazi contigui e distinti. In primo luogo, la facciata: dal disegno sobrio con tetto a spioventi, finemente decorati con serie di archetti e poggianti su due lesene che costituiscono le parti estreme del prospetto. Il portale d’ingresso, chiuso da una trave retta da due colonne, nella parte superiore presenta un arco i cui conci sono stati evidenziati a mo’di cornice; Il rosone al centro della facciata, arricchito da un’ampia raggera in pietra leccese, ne completa il disegno. Affianco alla facciata con la porta principale, vi è l’accesso secondario separato dalla facciata dalla lesena di sinistra e completo di porta col sovrastante finestro circolare. La terza parte è data dalla sagoma del campanile in carparo a vista, con due ordini scanditi dai rispettivi finestri murati dal disegno analogo a quello del portale e culminanti con la svettante cella campanaria. Al suo interno la chiesa si presenta con la navata centrale affiancata sulla destra da una navata laterale e sulla sinistra da una serie di altari con le rispettive tele. Oltre l’altare maggiore, gli altri sono dedicati alla Immacolata, a S. Francesco, al S. Cuore e a S. Antonio da Padova. Dietro l’altare maggiore vi sono il coro e la sacrestia comunicante con altri vani del convento.
Pianta
La pianta dell'edificio è rettangolare.
Coperture
La copertura è caratterizzata da volte a spigolo.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è caratterizzata da tavelloni in scaglie di marmo conglomerato
Scale
All’ampio sagrato sul quale si affaccia l’ingresso principale della chiesa, si accede con una scalinata a due gradini, mentre l’accesso secondario è più basso e quasi a raso rispetto al piano stradale. Vi è la rampa per i diversamente abili munita di passamano.
Impianto strutturale
L'impianto strutturale è costituito da conci di carparo locale per le murature, decorazioni in pietra leccese. Muri interni ed esterni tinteggiati. Campanile con conci di carparo locale a vista.
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1969)
L'altare e l'ambone sono realizzati in legno pregiato intarsiato, grazie al recupero di alcuni elementi dell'altare maggiore della chiesa ed altri realizzati dall'artigiano alessanese Rolando Piccinni già artefice delle modifiche del presbiterio della chiesa parrocchiale di Alessano.