chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Cento Bologna oratorio sussidiario Crocetta Parrocchia di Santa Maria e San Isidoro di Penzale contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici nessuno 1371 - 1371(preesistenze intero bene); XV - XV(costruzione intero bene); XVI - XVI(restauro intero bene); 1821 - 1821(passaggio di proprietà intero bene); 1850 - 1850(passaggio di proprietà intero bene); 1880 - 1880(completamento intero bene); 2001 - 2004(restauro intero bene); 2012 - 2012(restauro intero bene)
Oratorio della Crocetta
Tipologia e qualificazione
oratorio sussidiario
Denominazione
Oratorio della Crocetta <Cento>
Altre denominazioni
Chiesa della Madonna del Lume Oratorio della Crocetta o Madonna del Lume
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione)
Notizie Storiche
1371 (preesistenze intero bene)
L'oratorio della Crocetta ha origini antichissime. Sappiamo che un primo edificio di culto venne intitolato alla Santa Croce, Beata Vergine e Sant'Antonio Abate nel 1371 e che nel 1395 venne ampliato. Era un luogo di passaggio per i pellegrini che percorrevano la via Francigena che portava a Roma, un crocevia nel tratto Brennero-Nonantola, ed era anche meta delle processioni dei flagellanti. Negli stessi anni, in quello stesso luogo, venne collocato un cimitero per appestati.
XV (costruzione intero bene)
Al primo oratorio ne seguì un secondo, che dal 1454 appartenne alla Confraternita della Santissima Croce.
XVI (restauro intero bene)
Nell'ambito di lavori di restauro cinquecenteschi le porte laterali dell'immobile vennero tamponate.
1821 (passaggio di proprietà intero bene)
In epoca napoleonica declinò l'utilizzo confraternale e nel 1821 l'immobile venne venduto alla famiglia Rusconi.
1850 (passaggio di proprietà intero bene)
L'oratorio divenne di proprietà della famiglia Falzoni Gallerani.
1880 (completamento intero bene)
Nel 1880 venne terminata la facciata.
2001 - 2004 (restauro intero bene)
Nel 2001 Alessandro Falzoni Gallerani donò l'oratorio alla Parrocchia di Penzale, con la clausola che l'immobile venisse restaurato. Il restauro si realizzò nello stesso anno, grazie ai denari convogliati dall'Associazione Crocetta onlus., fu di tipo scientifico-conservativo, ha previsto il rifacimento della pavimentazione, che è diventata un solaio vetrato che mostra gli scavi archeologici effettuati e i reperti rinvenuti, e ha previsto il rifacimento del tetto, della volta absidale e dei muri.
2012 (restauro intero bene)
Dopo il terremoto del 2012 in chiesa sono stati eseguiti adeguamenti e posti tiranti.
Descrizione
L'oratorio di Crocetta si trova nella periferia di Cento, Comune distante trenta chilometri circa da Ferrara, affacciato su via Penzale. L'edificio di culto sorge isolato nella campagna, con l'abside addossato a un edificio ad uso residenziale. L'esterno è in muratura con mattoni faccia a vista e facciata a capanna. L'interno è ad aula, con abside poligonale.
contesto
L'oratorio di Crocetta sorge nella periferia di Cento, nella località omonima, percorrendo la via che dai viali di circonvallazione conduce al castello bentivolesco della Giovannina, svoltando per via Penzale e percorrendola sin oltre la chiesa parrocchiale di Santa Maria e San Isidoro. L'edificio di culto è voltato ad est, è affacciato sulla strada ma già immerso nella campagna, l'abside è addossato a una abitazione privata. La chiesa si trova rialzata sopra un antico dosso fluviale del fiume Reno, che un tempo scorreva a circa un chilometro a ovest dall'oratorio.
impianto planivolumetrico
L'edificio di culto sorge isolato nella campagna.
esterno
Il piccolo sagrato, di prato erboso, è leggermente rialzato rispetto alla strada. La facciata è in mattoni faccia a vista ed è connotata dalla presenza di un arco a tutto sesto che arretra il prospetto centrale e inquadra il portone d'accesso, di forma rettangolare, rialzato su tre gradini in cotto, sormontato da una cuspide in laterizio con lapide marmorea al suo interno con croce in ferro. Ai lati del portone vi sono due feritoie con arco a sesto acuto. In asse col portone oculo con grata in ferro. Sottogronda caratterizzato da un motivo di mattoni disposti a T. All'apice del tetto svetta una croce ferrea. Sullo spiovente sinistro si erge il campanile a vela. Fianchi muti, disegnati da cinque lesene rialzate su uno zoccolo, che sostengono quattro archi a tutto sesto. Abside poligonale.
pianta
Chiesa ad aula con abside poligonale.
interni
Si accede all'aula mediante una porta in legno, sormontata da una nicchia ad arco acuto e da un oculo vetrato, ai lati vi sono due finestre a feritoia. La controfacciata è segnata dall'impronta di un arco murato, testimonianza del vecchio accesso principale della chiesa. All'interno la chiesa presenta l'unica navata coperta da capriate lignee e tavelle in laterizio. Le pareti laterali sono cieche, segnate dall'impronta di due porte murate, a memoria dei due vecchi accessi laterali. L'arco a sesto acuto separa la navata dal presbiterio, rialzato di un gradino, coperto da volta a ombrello. Sull'arco è posto un oculo vetrato. Nell'abside e nei muri perimetrali dell'aula è presente una ricca decorazione ad affresco. Pavimenti in cotto, aperti e con lastre in vetro che mostrano i sottostanti scavi archeologici relativi a chiesa precedente.
impianto strutturale
Struttura portante in laterizio con copertura in capriate lignee. Manto in coppi.
apparati liturgici
Nell'aula l'assemblea è ordinata frontalmente al presbiterio e si organizza su una fila di panche lignee disposte a battaglione e sedie. La chiesa è priva di battistero, di penitenzieria e di tabernacolo. L'abside è diviso dall'aula tramite un gradino ed è definito sul fondo dall'altare pre-conciliare.