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Pignataro Maggiore
Teano - Calvi
palazzo
vescovile
Palazzo Vescovile
Parrocchia di San Vito
Portale; Struttura; Elementi decorativi; Impianto strutturale
nessuno
1623 - 1623(costruzione intero bene); 1760 - 1782(completamento carattere generale); 2012 - 2014(restauro intero bene)
Palazzo Vescovile
Tipologia e qualificazione palazzo vescovile
Denominazione Palazzo Vescovile <Pignataro Maggiore>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze campane (costruzione)
Notizie Storiche

1623  (costruzione intero bene)

Si fa risalire al 1623 la data d'inizio della costruzione del palazzo vescovile, data incisa su una colonna mozza rinvenuta in occasione post-sisma 1980. Allo stesso anno risale l'allargamento di via Vescovado per consentire un più agevole ingresso al palazzo.

1760 - 1782 (completamento carattere generale)

In questo periodo Mons. Zurlo fece eseguire diversi lavori dando al Palazzo Vescovile la veste attuale. A questo periodo risale la costruzione dei due archi a ponte su via Vescovado in cui si rilevano, all'interno, due ambienti voltati finemente dipinti.

2012 - 2014 (restauro intero bene)

Intervento di restauro riguardante il rifacimento delle strutture di sottocopertura, del manto di tegole e del sistema di smaltimento delle acque piovane; consolidamento di impalcati e setti murari del primo piano, lato strada e dei vani di passaggio su via Vescovado; deumidificazione dei locali al piano terra; rifacimento di intonaci e pitture di locali interni; integrazione della pavimentazione con elementi in cotto.
Descrizione

Il complesso è caratterizzato da un impianto di base a corte su cui affacciano quattro bellissime facciate a due livelli impreziosite da portali a sesto ribassato ed a tutto sesto in pietra e piperno. Le strutture in elevazione sono tutte in muratura di tufo come del resto gli impalcati del primo livello che sono in volte a vela. Al piano terra sono presenti ampi ambienti voltati, di impianto a corte. Infatti nel tempo, la destinazione dei locali è stata di tipo “produttiva”, ovvero deposito, forno, ricovero carrozze. Al contempo, alcuni ambienti sono molto grandi e di valore spaziale, con volti a botte e costoloni denunciano una destinazione di valore. Caratteristica di questo piano è la presenza di due ambienti “a ponte” che collegano le due ali dell’edificio divise dalla via Vescovado, singolare creazione progettuale, per il carattere simmetrico, che ne denuncia a differenze di altri tipi similari, una ragione più artico-architettonica, che meramente funzionale. Le coperture a falde sono in laterizi su capriate e strutture lignee. Le superfici intonacate sono ricche di modanature, ornie e motivi geometrici di gusto seicentesco.
Portale
Portali a sesto ribassato ed a tutto sesto in piperno caratterizzano le facciate prospettanti sulla corte interna.
Struttura
Strutture verticali: pareti in muratura continua di tufo; strutture di orizzontamento: al primo livello ambienti coperti da volte a vela. Altri grandi ambienti presentano invece copertura con volte a botte.
Elementi decorativi
Modanature, ornie e motivi geometrici di gusto seicentesco impreziosiscono le superfici intonacate.
Impianto strutturale
Edificio in muratura continua con volte e solai; impianto di base a corte. Caratteristica la presenza di due ambienti "a ponte" che collegano le due ali dell'edificio divise da via Vescovado.
Adeguamento liturgico

nessuno
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