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Cento
Bologna
chiesa
sussidiaria
S. Giovanni Bosco
Parrocchia di San Biagio di Cento
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici
presbiterio - intervento strutturale (1978)
1966 - 1973(preesistenze intero bene); 1976 - 1978(costruzione intero bene)
Chiesa di San Giovanni Bosco
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa di San Giovanni Bosco <Cento>
Altre denominazioni S. Giovanni Bosco
Autore (ruolo)
Fabri, Mauro (progetto)
Ambito culturale (ruolo)
architettura contemporanea (costruzione)
Notizie Storiche

1966 - 1973 (preesistenze intero bene)

Una prima cappella venne eretta in questa periferia di Cento nel 1966. Si trovava nella stalla di una casa colonica e poteva accogliere circa 120 persone. Nel 1973 la cappella venne abbattuta e i parrocchiani chiesero immediatamente un nuovo centro di culto. Il desiderio si concretizzò utilizzando il ricavato della vendita di un terreno della parrocchia di San Biagio.

1976 - 1978 (costruzione intero bene)

La chiesa di San Giovanni Bosco fu voluta dai parrocchiani e dal parroco mons. Baviera. Venne costruita, quale punto di aggregazione, nel nuovo quartiere abitativo INA di Cento. Progettata dall'architetto romano Mauro Fabri, venne realizzata sotto la direzione dell'ingegner Cavicchi tra il 1976 e il 1978. La chiesa fu inaugurata dal cardinal A. Poma nel novembre 1978. Sul tetto della chiesa si trovava una campana che successivamente venne tolta.
Descrizione

La chiesa di San Giovanni Bosco sorge nella prima periferia di Cento, Comune distante trenta chilometri circa dalla città di Ferrara e collocato nelle vicinanze del fiume Reno, ed è collocata su via Cesare Carpeggiani. E' parte di una aggregazione di volumi che comprende la chiesa, ambienti di proprietà parrocchiale adibiti ad asilo e un ambiente adibito a magazzino. L'esterno è in cemento armato. L'interno è ad aula con copertura a quattro falde, con presbiterio inglobato nell'aula.
contesto
La chiesa di San Giovanni Bosco sorge nella prima periferia di Cento, Comune di Ferrara, all'interno di un nucleo residenziale fittamente abitato costituito dal condominio "Acero", accanto al Villaggio Ina Casa. La chiesa è orientata a nord.
impianto planivolumetrico
L'edificio di culto è parte di una aggregazione orizzontale di più elementi composta da chiesa, ambienti di proprietà parrocchiale adibiti ad asilo e un ambiente adibito a magazzino.
esterno
Un'ampia scalinata a doppia rampa, con gradini bassi, conduce all'ingresso della chiesa, coperto da una pensilina. L'edificio di culto è posto al primo piano di una struttura che comprende al piano terra una serie di ambienti adibiti ad asilo. La facciata è in cemento armato grezzo ed è connotata dalla presenza di contrafforti in aggetto alternati a parti murarie in cemento arretrate. Alla sommità i contrafforti si piegano a formare delle merlature che danno alla struttura l'aspetto di una rocca medievale. Tra le merlature si aprono sei finestre a forma di feritoia. I fianchi e l'esterno del presbiterio replicano il motivo a contrafforti della facciata.
pianta
Chiesa ad aula con presbiterio inglobato.
interni
Si accede all'aula mediante una bussola. All'interno la chiesa presenta l'unica navata coperta da quattro spioventi in cemento, con costoloni in corrispondenza delle giunture. Sotto la copertura si apre una teoria di finestre a feritoia alternate a parti murarie in cemento, che percorre tutto il perimetro dell'aula. La geometria dell'aula è scandita da contrafforti in aggetto, alternati a parti di muro arretrato. Nel fianco sinistro dell'aula si aprono una porta laterale d'uscita e una porticina che conduce a un disimpegno. Un rialzo a gradini separa la navata dal presbiterio. Pavimento in cotto.
impianto strutturale
Struttura portante in cemento con copertura in cemento. Manto in eternit coperto in alluminio.
apparati liturgici
Nell'aula l'assemblea è ordinata frontalmente al presbiterio e si organizza su quattro file di panche lignee disposte a battaglione. Per la liturgia viene utilizzato un bacile mobile. Vi è un confessionale inglobato nella bussola d'ingresso. Il presbiterio è sopraelevato rispetto all'aula tramite tre gradini. Il tabernacolo è integrato all'interno di una struttura lignea di forma circolare collocata a destra del presbiterio. L’altare post-conciliare, in legno e mobile, è posizionato al centro del presbiterio ed orientato verso l’assemblea. L’ambone, mobile a leggio, è a sinistra del presbiterio, la sede dei celebranti è dietro l'altare.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1978)
Costruita secondo le prescrizioni dell'adeguamento alla liturgia del Concilio Vaticano II.
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