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Cappella dell'Episcopio
Tipologia e qualificazione
cappella vescovile
Denominazione
Cappella dell'Episcopio <Otranto>
Ambito culturale (ruolo)
maestranze salentine (costruzione)
Notizie Storiche
XVIII (costruzione intero bene)
risalente al Settecento, la cappella ha subito numerosi rimaneggiamenti che hanno in parte compromesso la leggibilità dei caratteri stilistici originari.
1927 (realizzazione (?) altare maggiore)
alla base dell'altare è riportata la seguente iscrizione: "G. Di Lecce, Lecce 1927".
1999 (restauro intero bene)
nell'anno 1999 la cappella è stata restaurata dalle maestranze della Ditta Marullo di Calimera su progetto dell'Arch. Fernando Russo.
Descrizione
la piccola cappella si posiziona al primo piano della grande struttura contigua alla cattedrale nella quale trovano sede gli Uffici di Curia, l'appartamento vescovile e il Seminario diocesano. Vi si accede da un ampio spazio-filtro che congiunge l'appartamento agli uffici (ingresso principale), o in alternativa dall'interno dell'appartamento vescovile (ingresso laterale).
Pianta
la cappella è costituita da un piccolo vano rettangolare, articolato in due settori da un recinto composto da un'elaborata trabeazione sorretta da una coppia di colonne corinzie su piedistallo cui fanno eco una coppia di paraste. Al di là del recinto si dispone il presbiterio, sopraelevato di un solo gradino e appena sufficiente ad alloggiare l'altare. L'ingresso principale dall'atrio si pone in asse con l'altare, mentre sulla parete destra si dispone l'ingresso secondario.
Pavimenti e pavimentazioni
il pavimento si compone di lastre di marmo bianco-grigio e pietra naturale tipo Perlato siciliano e Rosso Verona. Lastre di diversa forma e dimensione disegnano una cornice perimetrale a scacchiera e, al centro, un grande disco con stella a dodici punte. Il piccolo presbiterio si riveste invece di lastre di marmo grigio chiaro, riproposto sull'altare con l'aggiunta di inserti grigio scuro. I basamenti delle colonne, bianchissime, sono anch'essi rivestiti di pietra naturale tipo Perlato siciliano.
Elementi decorativi
sulle pareti, decorazioni a rilievo di stampo manierista individuano un basamento, semplici specchiature e una ricca trabeazione con fregio ornato da rosette dorate e cornice aggettante sorretta da una fitta teoria di mensole. Tra cornice e soffitto si interpone una piccola distanza che introduce una linea d'ombra e consente di occultare alla vista alcuni dei corpi illuminanti. Il corredo plastico è evidenziato dal colore bianco intenso, mentre sulle pareti grigie spiccano riquadri di un colore rosato riproposto anche sulle tre pareti del presbiterio. Qui, al di sopra dell'altare, un'elaborata trifora anteposta al vano-finestra alloggia l'icona a tutto tondo del Risorto che con la mano sinistra addita il suo Sacro Cuore.
Adeguamento liturgico
nessuno
la piccola cappella non è mai stata adeguata, e conserva l'altare preconciliare completo di tabernacolo.