chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Catania Catania chiesa rettoria SS. Trinità Parrocchia di Santa Maria dell'Aiuto Planimetria; Coperture; Scale; Pavimenti e pavimentazioni; Impianto strutturale; Elementi decorativi; Prospetti presbiterio - aggiunta arredo (anni '70 del XX secolo) XVIII - XVIII(realizzazione intero bene); XIX - XIX(abbassamento del livello di accesso facciata)
Chiesa della Santissima Trinità
Tipologia e qualificazione
chiesa rettoria
Denominazione
Chiesa della Santissima Trinità <Catania>
Altre denominazioni
SS. Trinità
Autore (ruolo)
Battaglia, Francesco (progetto della chiesa)
Ambito culturale (ruolo)
maestranze siciliane (costruzione)
Notizie Storiche
XVIII (realizzazione intero bene)
Fondato alla metà del XIV secolo nei pressi dell'odierna piazza Università e trasferito circa duecent'anni dopo presso locali monastici già esistenti nel sito attuale, il pristino monastero delle suore benedettine della Santissima Trinità crollò col sisma del 1693 e fu presto ricostruito con l'annessa chiesa. Al complesso lavorarono Alonzo Di Benedetto, probabilmente il Vaccarini e di certo Francesco Battaglia: a questi si deve l'edificazione della chiesa (1746-51) e della sacrestia (completata nel 1765); relativamente alla facciata taluni assegnano a lui il prim'ordine ed invece il completamento a Stefano Ittar nei suoi primi anni catanesi. La consacrazione della chiesa avvenne nel 1830.
XIX (abbassamento del livello di accesso facciata)
Per il livellamento della Strada Reale (l'attuale via Vittorio Emanuele II) negli anni Sessanta del XIX secolo venne abbassato il portale e realizzato il corposo zoccolo in pietra lavica, che accentuò l'altezza della facciata; la cosa comportò anche il raccordo dell'atrio all'aula mediante una doppia rampa a tenaglia nonché la chiusura dell'ingresso laterale su via Quartarone.
Descrizione
La facciata, dal paramento in lastre di calcare bianco ed alta zoccolatura in pietra lavica si presenta simmetrica, a doppio ordine di alzato è suddivisa in tre partiti con andamento sensibilmente concavo nel centrale e lievemente convesso nei laterali. Portale d'ingresso e sovrastante finestra nel partito centrale, finestre corrispondenti nei due ordini ai lati. Conclude la fabbrica una corposa trabeazione, che è sovrastata nel partito centrale da un frontone arcuato e spezzato e da due sommitali celle campanarie con copertura a bulbo sui partiti laterali. Spazio costruito a prevalente sviluppo longitudinale.
Planimetria
Schema planimetrico ad impianto ellittico, preceduto da un vestibolo di forma pressoché ovale con sovrastante cantoria e concluso da un presbiterio quadrato con abside rettangolare.
Coperture
In coppi a due falde su travature lignee per tutto l'asse longitudinale della fabbrica.
Scale
Una esterna, a profilo convesso e costituita da sei gradini in pietra lavica, raccorda il marciapiedi al portale d'ingresso; di qui una interna al vestibolo, costituita da tre gradini in marmo bianco mena ad un pianerottolo da cui due rampe a tenaglia, costituite ciascuna da quattordici gradini in marmo bianco, conducono allo spazio chiesastico. Una interna, alloggiata in un ambiente a destra del vestibolo, realizzata in muratura e rivestita da mattonelle in scagliette di marmo, conduce con cinque rampe alla cantoria e con ulteriori diciotto alle celle campanarie.
Pavimenti e pavimentazioni
Lastre triangolari e quadrate di marmo bianco e bardiglio, accostate a scacchiera nel vestibolo, a disegni geometrici nell'aula e per diagonali nel presbiterio. In cotto di forma esagonale nella cantoria.
Impianto strutturale
Muratura in pietra lavica e malta.
Elementi decorativi
Tele del catanese Olivio Sozzi (1690-1765) e del gaetano Sebastiano Conca (1680-1764) e diversi affreschi.
Prospetti
Il settecentesco portale E, a seguito dei lavori di livellamento della via Vittorio Emanuele II e delle afferenti negli anni Sessanta dell'Ottocento, divenne la cornice lapidea di un'elevata edicola alloggiante un gruppo plastico col Crocifisso al centro.
Adeguamento liturgico
presbiterio - aggiunta arredo (anni '70 del XX secolo)
La mensa rettangolare in legno è sostenuta al centro da un semplice supporto metallico, frontalmente schermato da una composizione in legno dorato costituita da una base semicircolare, donde si dipartono a mo' di ampie volute due angeli che sorreggono un ulteriore piano semicircolare.