chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Marzabotto Bologna chiesa sussidiaria S. Maria di Canovella Parrocchia dei Santi Giuseppe e Carlo di Marzabotto contesto; esterno; impianto planivolumetrico; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici nessuno XII - XII(preesistenze intero bene ); 1307 - 1307(passaggio di proprietà intero bene); 1445 - 1445(costruzione campanile); 1750 - 1750(rifacimento intero bene); 1840 - 1840(costruzione oratorio); 1998 - 1998(restauri intero bene )
Chiesa di Santa Maria di Canovella
Tipologia e qualificazione
chiesa sussidiaria
Denominazione
Chiesa di Santa Maria di Canovella <Marzabotto>
Altre denominazioni
S. Maria di Canovella
Ambito culturale (ruolo)
architettura neoclassica (costruzione chiesa)
Notizie Storiche
XII (preesistenze intero bene )
La chiesa di Santa Maria esiste almeno dal XII secolo, quando era di proprietà dei Conti di Panico che avevano conquistato con le armi e assoggettato il territorio di Canovella.
1307 (passaggio di proprietà intero bene)
Nel 1307 i bolognesi cacciarono i Conti di Panico e la parrocchia di Canovella entrò a far parte del contado sotto il comune di Bologna. Risalgono al 1378 i primi documenti ufficiali, rilevati nell'elenco della Mensa Arcivescovile di Bologna, che attestano l'esistenza della chiesa di Canovella inserita nel plebanato di Panico.
1445 (costruzione campanile)
Nel 1445 fu eretto il campanile.
1750 (rifacimento intero bene)
A metà del Settecento, per volere del parroco don Giacomo Fusari, la chiesa venne ricostruita e, accanto, le venne edificata una canonica. In quei tempi Canovella divenne il centro di una comunità di cui conservò il titolo fino alla concentrazione dei Comuni avvenuta per volere del pontefice Pio VII secondo il decreto del 1818.
1840 (costruzione oratorio)
Nel 1840, per interessamento del parroco don Vivarelli, venne costruito un oratorio vicino al complesso.
1998 (restauri intero bene )
Nel 1998 una fondazione bancaria promosse il restauro degli interni della chiesa.
Descrizione
La chiesa di Santa Maria Assunta di Canovella si trova tra Panico e Marzabotto. Le linee sobrie e sinuose della facciata, il piccolo pronao tetrastilo, la pianta ad aula unica con cappelle laterali, gli eleganti capitelli di ordine ionico nel presbiterio la rendono un esempio interessante di architettura neoclassica della montagna bolognese.
contesto
La chiesa, orientata est-ovest, sorge, in una zona rurale isolata, collocata tra la frazione di Panico e il centro abitato di Marzabotto, sulla sponda sinistra del fiume Reno. Nei pressi della chiesa, ad angolo tra via Lama di Reno e via Canovella, si trova un piccolo cimitero abbandonato.
esterno
Il limite tra via Lama di Reno e il sagrato erboso è individuato da due alti cipressi che, insieme ad una siepe, delineano il contesto paesaggistico della chiesa di Santa Maria di Canovella. La facciata è preceduta da un piccolo pronao tetrastilo, dall'impianto rettangolare, con un frontone, caratterizzato da una apertura ad arco a tutto sesto centrale che inquadra il portale della chiesa, di forma rettangolare, e lateralmente da due archi a sesto ribassato. La facciata dell'edificio sacro, intonacata e tinteggiata, presenta al centro una finestra rettangolare, rientrante, è conclusa da una cornice aggettante curvilinea e sormontata al centro da una croce sommitale. Il campanile, a pianta quadrata, in muratura intonacata e tinteggiata, presenta, al di sopra del cornicione modanato, una cella campanaria, delimitata da paraste, dotata di aperture ad arco a tutto sesto su tutti e quattro i lati e copertura in coppi. La canonica è addossata all'abside e al fronte nord che risultano, dunque, non visibili. Il fronte sud, a cui si appoggiano alcune superfetazioni, presenta una grande finestra rettangolare all'altezza del presbiterio.
impianto planivolumetrico
La chiesa, orientata sud-est/nord-ovest, appare come una agglomerazione complessa composta dall'aula liturgica, dal campanile (sul lato sud) e dalla canonica caratterizzata da un impianto a L, aderente ai fronti nord ed ovest dell'edificio sacro.
pianta
Longitudinale ad aula unica, con due cappelle laterali, abside rettangolare.
interni
L'aula è preceduta da un vestibolo delimitato da paraste angolari, con capitello liscio, che sostengono una volta a vela, affrescata con architetture dipinte che incorniciano un oculo centrale. L'aula, scandita in due campate rettangolari coperte da volte a vela, affrescate con architetture dipinte, si apre lateralmente su due cappelle minori per lato, cui si accede tramite un arco a tutto sesto, voltate a botte con cassettoni dipinti. La separazione con il presbiterio è ben definita da un arco trionfale, retto da due colonne, a fusto liscio, con capitello di ordine ionico, sormontato da un pulvino cubico e da un frammento di trabeazione aggettante. Al centro dell'arco è collocato un cartiglio, con cornice arricciata, in stucco. Il presbiterio, di pianta rettangolare, è delimitato agli angoli da paraste lisce con capitello di ordine ionico, sormontato da pulvino e frammento di trabeazione aggettante, su cui s'innestano i pennacchi affrescati e la volta a vela. La pala d'altare maggiore è incorniciata da un grande arco a tutto sesto, retto da paraste con capitello di ordine ionico. L'edificio sacro presenta una pavimentazione in ceramica, non originale, con motivi geometrici mistilinei.
impianto strutturale
Struttura portante in mattoni con copertura in coppi.
apparati liturgici
L'assemblea è ordinata conformemente al volume dell'aula, in due fila di panche di legno, appartenenti a due tipologie differenti, e sedie, tutte poste a battaglione. Nel presbiterio è collocato un unico altare, preconciliare, su una pedana in pietra. Sulla mensa è posto un tabernacolo dorato, con eleganti motivi mistilinei. Podio con leggio in ferro per le letture sacre, sede composta da semplici sedie di legno.