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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Gaggio Montano
Bologna
oratorio
sussidiario
S. Lorenzo di Affrico
Parrocchia di Santa Maria Villiana
contesto; impianto planivolumetrico; esterno; pianta; interni; impianto strutturale; apparati liturgici
altare - aggiunta arredo (1989)
IX - 1366(origini intero bene); 1741 - 1741(ristrutturazione intero bene); 1966 - 1966(demolizione parziale intero bene); 1980 - 1989(ricostruzione aula moderna); 2000 - 2000(restauro sagrato); 2010 - 2010(restauro coperto)
Oratorio di San Lorenzo di Affrico
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Oratorio di San Lorenzo di Affrico <Gaggio Montano>
Altre denominazioni Oratorio di San Lorenzo del Castellaccio
S. Lorenzo di Affrico
Ambito culturale (ruolo)
maestranze emiliane (costruzione porzione antica)
architettura moderna (costruzione aula moderna)
Notizie Storiche

IX - 1366 (origini intero bene)

L’origine della chiesa di San Lorenzo martire “del Castellaccio”, sussidiaria della pieve di Pitigliano, sembra possa risalire al IX secolo. L'oratorio di San Lorenzo del "Castellazzo" fu già sede dell'antica parrocchia di Affrico: compare, infatti in un elenco delle chiese della diocesi di Bologna dell'anno 1366.

1741  (ristrutturazione intero bene)

La chiesa, divenuta nel 1528 oratorio, fu ristrutturata una prima volta nel 1741, con la costruzione di due altari dedicati rispettivamente a San Lorenzo e ai Santi Cosma e Damiano.

1966  (demolizione parziale intero bene)

L’oratorio era di semplice struttura: una foto della prima metà del Novecento lo mostra con struttura a capanna, porta, nicchia e oculo in facciata. L’edificio rimase a lungo privo di manutenzione finché, nel 1966, la volta crollò. Ne seguì un intervento drastico di rimozione sia delle macerie che delle mura antiche che, secondo le testimonianze dei paesani, furono gettate nella scarpata sottostante. Da questo intervento di demolizione si salvò solo la porzione absidale, in sasso, tuttora visibile dietro l’altare attuale.

1980 - 1989 (ricostruzione aula moderna)

L’oratorio fu ricostruito nella parte anteriore ma fu destinato a garage e magazzino. Solo nel 1989-90 fu sgomberato e ripristinato in quanto oratorio per volere di Padre Albertino Marchioni e con il concorso del popolo, in particolare di Primo Paltretti cui è dedicata una targa; nel corso di questi lavori fu installato il nuovo altare in pietra di Montovolo.

2000  (restauro sagrato)

Nel 2000 alcuni artigiani del luogo cintarono il sagrato con un muretto.

2010  (restauro coperto)

Intorno al 2010 fu rifatto il coperto dell’oratorio con la posa di travi e travetti; l’opera fu interrotta per il decesso di Quintilio Gentilini al quale si deve la progettazione e la direzione della manodopera nel rifacimento del coperto e nella risistemazione generale dell’oratorio.
Descrizione

L’oratorio di San Lorenzo sorge sul margine di uno sperone roccioso in affaccio sulla valle del Reno, in posizione panoramica. E’ oggi composto di un’aula moderna, in cemento, a pianta rettangolare, coperta a capanna, e di una porzione antica di pianta complessivamente trapezoidale e leggermente disassata rispetto all’aula moderna. Questa porzione più antica, in pietra faccia a vista in esterno e parzialmente intonacata all’interno, era già adibita in parte a sagrestia, oggi divenuta cappella, e in parte a cella campanaria e ingresso per gli uomini, oggi sagrestia.
contesto
L’oratorio di San Lorenzo sorge a 600 m. s.l.m. nei pressi di un crinale in affaccio sulla valle del Reno, in posizione aperta e panoramica giustificata dall’esistenza, in antico, di una rocca testimoniata dalle fonti e della quale l’antica chiesa di San Lorenzo era probabilmente parte. Oggi è circondato da un modesto abitato raggiungibile mediante una strada tortuosa. L’oratorio è orientato.
impianto planivolumetrico
L’oratorio sorge isolato.
esterno
L’aula liturgica è preceduta da un sagrato selciato con pietre disposte diagonalmente; il sagrato costituisce la parte terminale della strada d’accesso all’oratorio. La facciata a capanna, intonacata e finita a tempera, è caratterizzata unicamente dalla porta d’accesso all’aula, priva di soglia, dotata di un cancello esterno e sormontata da una tettoia a due falde con grondaia, gocciolatoi e manto in coppi. L’aggetto del tetto a capanna è sostenuto da cinque mensoline e sottolineato da una profilatura in rame; una croce metallica è collocata al colmo. Il fianco sinistro dell’aula, anch’esso intonacato e finito a tempera, è caratterizzato da uno zoccolo lasciato al grezzo e da una finestra rettangolare presso il presbiterio. Alle spalle dell’aula moderna sorge la parte più antica dell’oratorio, disassata rispetto alla prima, più bassa e in pietra a vista, la cui facciata è saldata al fondo del presbiterio senza soluzione di continuità. Questa porzione antica ha pianta trapezoidale ed è coperta con un tetto a falde asimmetriche. Nel fianco sinistro della porzione antica si apre una piccola finestra rettangolare. Il muro di fondo è privo di finestratura; da esso si eleva, nella porzione sinistra, un campanile a vela. Il fianco destro è parimenti in pietra a vista e privo di finestratura; è leggermente sporgente rispetto al fianco destro dell’aula moderna. Quest’ultimo ha le medesime caratteristiche del sinistro.
pianta
Ad aula. Per la porzione antica: pianta complessivamente trapezoidale.
interni
Si accede all’aula mediante una porta a due battenti priva di bussola. L’aula è pavimentata in cotto moderno. Le pareti sono intonacate e finite a tempera con profili più scuri, prive di elementi strutturali o decorativi in aggetto. Lungo le pareti, all’altezza del presbiterio, si aprono due finestre rettangolari. L’aula è coperta con soffitto a capanna con travetti a vista in legno posati trasversalmente e trave centrale in cemento. Il presbiterio è rialzato di un gradino. Nella parete di fondo si aprono due archi a tutto sesto, simmetrici, che introducono alle due porzioni dell’oratorio antico. La porzione di sinistra, già usata come sagrestia, ospita oggi una piccola cappella. E’ pavimentata in pietre squadrate. Nella parete di sinistra, in pietra faccia a vista, si apre una finestrella; nella parete di destra, intonacata e finita a tempera, si apre l’accesso alla seconda porzione della struttura antica. La parete di fondo, alla quale è addossata una struttura lignea con apparati devozionali, è in pietra a vista e il taglio trapezoidale segue la linea della falda del tetto ad unico spiovente. L’aula di destra, pavimentata in cotto, è interamente intonacata e voltata a botte; è oggi usata come sagrestia ma un tempo vi si apriva la porta destinata all’ingresso degli uomini.
impianto strutturale
Struttura portante dell’aula moderna in cemento, orizzontamenti in parte in legno e in parte in cemento, manto in coppi. Struttura portante della porzione antica in pietra, orizzontamenti presumibilmente in legno intonacato, manto in coppi.
apparati liturgici
L’assemblea è ordinata in due file di panche disposte a battaglione conformemente al volume dell’aula. Il presbiterio comprende l’altare post conciliare in pietra, la sede addossata alla parete di fondo dell’aula fra le due porte laterali, un ambone a leggio a cornu evangelii. L’oratorio è privo di penitenzieria. La cappella ricavata nell’ex sagrestia comprende una fila di panche e un dossale ligneo sormontato da una statua di San Lorenzo.
Adeguamento liturgico

altare - aggiunta arredo (1989)
Nell'ambito dei lavori di sgombero dell'aula e di ripristino delle funzioni liturgiche fu collocato il nuovo altare in pietra di Montovolo. Gli altri arredi sono mobili.
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