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Uliveto Terme
Vicopisano
Pisa
oratorio
sussidiario
S. Domenico a Noce
Parrocchia del Santissimo Salvatore
Struttura; Pianta; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Elementi decorativi
presbiterio - aggiunta arredo (2000)
1639 - 1639(citazione intero bene); 1735 - 1735(citazione intero bene); 1970 - 1979(citazione intero bene)
Oratorio di San Domenico a Noce
Tipologia e qualificazione oratorio sussidiario
Denominazione Oratorio di San Domenico a Noce <Uliveto Terme, Vicopisano>
Altre denominazioni S. Domenico a Noce
Ambito culturale (ruolo)
maestranze toscane (costruzione)
Notizie Storiche

1639  (citazione intero bene)

La chiesa di San Domenico fu eretta nel 1639, come riportato sulla pietra incisa, inserita al vertice della facciata.

1735  (citazione intero bene)

Nel 1735, la chiesa risulta di patronato della famiglia Del Mosca. Era dotata di un solo altare, abbellito da una tavola dipinta raffigurante la Madonna tra santi, attribuito a Giovanni Stefano Maruscelli.

1970 - 1979 (citazione intero bene)

Intorno alla metà degli anni ’70, l'oratorio di San Domenico passa sotto la giurisdizione della Parrocchia di Uliveto Terme.
Descrizione

L'oratorio di San Domenico è situato in località Noce, un piccolo centro abitato che sorge ai piedi del Monte Verruca, lungo la strada Vicarese, nella frazione di Uliveto Terme. L’edificio, costruito nel XVII secolo, si affaccia su un modesto spazio inghiaiato che funge da sagrato. Il prospetto tergale risulta appoggiato alle abitazioni adiacenti che un tempo probabilmente facevano parte della stessa proprietà, come testimonia il campanile, appartenente dal punto di vista strutturale all’edificio attiguo. La facciata a capanna risulta intonacata, sebbene lo stato attuale presenti ampie porzioni di distacco, ed è caratterizzata dal portale centrale, dotato di piedritti ed architrave in pietra serena. Il campanile, anch'esso intonacato, si erge sul lato destro della chiesa, impostato sull’angolo dell’edificio adiacente. La torre, a base quadrata, è caratterizzata da una cella campanaria dotata di quattro aperture a monofora. Internamente, l'oratorio si presenta ad aula unica, dotata di una copertura a capriate lignee. Il dossale dell'Altare maggiore, affiancato da due porte laterali, separa lo spazio dell'aula vera e propria con quello retrostante destinato al coro.
Struttura
Muratura perimetrale in blocchi squadrati di verrucano, coperta da intonaco. Nella parte alta dell'edificio, in prossimità delle finestre dei prospetti laterali, si individuano porzioni in laterizio.
Pianta
Schema planimetrico a navata unica. L'Altar maggiore e le adiacenti porte laterali creano una separazione tra l'aula vera e propria e lo spazio del coro, oggi utilizzato come deposito.
Coperture
La copertura dell’edificio è a doppia falda a struttura lignea, costituita da capriate semplici senza saettoni (dette a cavalletto), terzere e travicelli, scempiato in tavelloni in laterizio e soprastante manto in tegole marsigliesi.
Pavimenti e pavimentazioni
L'intero pavimento dell’edificio è coperto con piastrelle in cotto delle dimensioni di 30x30 cm, poste in diagonale nell’aula e a correre nel coro.
Elementi decorativi
La semplice facciata a capanna, intonacata, ospita al centro il portale d'ingresso in pietra serena. Al vertice, una lastra incisa reca l'anno di erezione della chiesa, 1639. Internamente, l'aula unica, pavimentata in cotto e dotata di copertura a capriate lignee, è dominata dall'Altare maggiore, realizzato in pietra serena e caratterizzato da un alto dossale concluso da timpano spezzato, che ospita al centro il monogramma raggiato di Gesù. Al centro, sopra il piccolo tabernacolo in legno, è esposta una pala raffigurante San Domenico. Sotto la mensa, una teca in legno dorato contiene la reliquia del santo patrono.
Adeguamento liturgico

presbiterio - aggiunta arredo (2000)
L'adeguamento consiste nell'introduzione, davanti all'altare preconciliare, di una mensa per la celebrazione liturgica “versus populum”, caratterizzata da un ripiano in vetro poggiante su una struttura metallica, alla cui base è inserita una vasca in granito di reimpiego.
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