chiese italiane censimento chiese edifici di culto edifici sacri beni immobili patrimonio ecclesiastico beni culturali ecclesiastici beni culturali della Chiesa cattolica edilizia di culto restauro adeguamento liturgico Tropea Mileto - Nicotera - Tropea chiesa parrocchiale S. Caterina Vergine e Martire Parrocchia di Santa Caterina Vergine e Martire Coperture; Elementi decorativi; Fondazioni; Impianto strutturale; Pavimenti e pavimentazioni; Pianta altare - aggiunta arredo (1973); fonte battesimale - aggiunta arredo (1973) XVII - 1600(apertura al culto carattere generale); XVIII - 1795(parte dell'edificio ricostruzione); XXI - 2001(parti dell'edificio manutenzione ordinaria)
Chiesa di Santa Caterina Vergine e Martire
Tipologia e qualificazione
chiesa parrocchiale
Denominazione
Chiesa di Santa Caterina Vergine e Martire <Tropea>
Altre denominazioni
S. Caterina Vergine e Martire
Ambito culturale (ruolo)
maestranze calabresi (costruzione)
Notizie Storiche
XVII - 1600 (apertura al culto carattere generale)
La Chiesa di Santa Caterina, precedentemente appartenuta ai Padri Carmelitani insieme all’annesso Convento, si sviluppava nell’area che prima occupava la Chiesa di San Domenico. L’edificio religioso in origine aveva un impianto più grande, con il transetto sormontato dalla cupola, crollata in seguito al terremoto del 1783
XVIII - 1795 (parte dell'edificio ricostruzione)
La chiesa attuale fu edificata, in Tropea, sul luogo della precedente chiesa di S. Domenico, dopo il terremoto del 1783, su progetto di Ermenegildo Sintes, di suo figlio Gaspare, e con firma anche di Bernardo Morena. Attualmente ad aula coperta e volta ribassata, appare manomessa nella zona presbiteriale a causa degli interventi di adeguamento voluti dalla riforma liturgica del 1970
XXI - 2001 (parti dell'edificio manutenzione ordinaria)
Gli interventi realizzati hanno interessato nello specifico il rifacimento della pittura interna ed esterna dell’edificio
Descrizione
L’edificio intitolato a Santa Caterina Vergine e Martire, in origine aveva un impianto più grande, con il transetto sormontato dalla cupola, crollata in seguito al terremoto del 1783. La Chiesa, sopraelevata rispetto al Corso, ha accesso mediante una piccola rampa. L’interno è articolato a navata unica con volta a botte e intorno ai lati sviluppa quattro altari con tele raffiguranti Santa Caterina, San Francesco e San Domenico, attribuibili alla scuola napoletana del ‘700. Il campanile, che si raggiunge con una scala a chiocciola, alloggia due campane decorate con figure a rilievo. Conserva, inoltre, un organo realizzato a Napoli nel 1865, con 17 canne distribuite in tre campate e disposte a cuspide centrale
Coperture
La Copertura dell’edificio è realizzata con struttura portante di capriate in legno con sovrastante manto di copertura in tegole
Elementi decorativi
La Chiesa non presenta elementi decorativi particolari. Si accede alla Chiesa tramite un portale, sormontato da un timpano, ed una piccola rampa di scale; l’unica navata è coperta da volta a botte ed ha quattro altari su i due lati. Il campanile che si raggiunge con una scala a chiocciola, alloggia due campane decorate con figure a rilievo. Attualmente rimane leggibile l’opera degli architetti nell’impostazione plastica dell’altare con le alte colonne doriche. Al suo interno sono presenti le tele del Menzele (1777) con soggetti domenicani (provenienti dalla vecchia chiesa di S. Domenico) altri dipinti del Grimaldi ed il monumento sepolcrale di Domenico Tocco del 1769 e sull’Altare Maggiore una statua lignea della Vergine
Fondazioni
Le fondazioni sono in muratura portante di pietrame misto
Impianto strutturale
La struttura portante è realizzata muratura di pietrame misto
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione è realizzata in piastrelle graniglia di marmo di colore beige
Pianta
L'edificio è costituito da navata unica con Presbiterio sopraelevato
Adeguamento liturgico
altare - aggiunta arredo (1973)
Subito dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II è stato aggiunto un Altare/Mensa in marmo bianco, sul Paliotto vi è su una lastra di bronzo vi è incisa l'immagine raffigurante "L'Ultima Cena"
fonte battesimale - aggiunta arredo (1973)
Subito dopo il Concilio Ecumenico Vaticano II è stato aggiunto una fonte Battesimale in marmo colore nero con venature bianche