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beni culturali della Chiesa cattolica
edilizia di culto
restauro
adeguamento liturgico
Pescantina
Verona
chiesa
sussidiaria
B. V. del Soccorso
Parrocchia di San Lorenzo Martire
Pianta; Facciata; Strutture di elevazione; Strutture di orizzontamento e/o voltate; Coperture; Pavimenti e pavimentazioni; Prospetti interni; Prospetti esterni; Campanile
presbiterio - intervento strutturale (1974); altare - intervento strutturale (1974); ambone - aggiunta arredo (1974)
XVI sec. - XVIII sec.(origini e costruzione intero bene); 1730 - 1730(passaggio di proprietà carattere generale); 1732 - 1732(costruzione intero bene); XIX sec. - XIX sec.(passaggio di proprietà carattere generale); 1943 - 1943(ampliamento intero bene); 1986 - 1986(restauro intero bene); 2003 - 2006(restauro intero bene)
Chiesa della Beata Vergine del Soccorso
Tipologia e qualificazione chiesa sussidiaria
Denominazione Chiesa della Beata Vergine del Soccorso <Pescantina>
Altre denominazioni Chiesa della Beata Vergine Addolorata della Pietà
Chiesa della Madonnina
B. V. del Soccorso
Ambito culturale (ruolo)
architettura tardo-rinascimentale (origini e costruzione)
architettura barocca (costruzione )
architettura contemporanea (ampliamento)
architettura contemporanea (restauro)
architettura contemporanea (restauro)
Notizie Storiche

XVI sec. - XVIII sec. (origini e costruzione intero bene)

Ignote sono le origini della chiesa della Madonnina che venne edificata dai marchesi Sagramoso in un periodo compreso tra il XVI ed il XVIII sec.

1730  (passaggio di proprietà carattere generale)

Nel 1730 la chiesa della Madonnina venne ceduta dai marchesi Sagramoso al Comune di Pescantina.

1732  (costruzione intero bene)

L’edificio venne riedificato nelle forme attuali nel 1732. Lo si evince dal verbale della visita pastorale del vescovo Giovanni Bragadino, in loco nel 1737, che definisce la chiesetta della Madonnina “oratorio pubblico, da cinque anni eretto dalle fondamenta con le elemosine dei fedeli, in forma ottagonale”.

XIX sec.  (passaggio di proprietà carattere generale)

Nel corso del XIX sec. la chiesa della Madonnina divenne di proprietà della Parrocchia di S. Lorenzo di Pescantina, alla quale tuttora appartiene.

1943  (ampliamento intero bene)

Risale al 1943 la creazione di due aule per i fedeli ai lati del presbiterio.

1986  (restauro intero bene)

Risale al 1986 un intervento di restauro dell’edificio.

2003 - 2006 (restauro intero bene)

Tra il 2003 ed il 2006 l’edificio è stato integralmente restaurato con il rifacimento della copertura della chiesa e del cupolino del campanile, e la tinteggiatura delle facciate.
Descrizione

Ignote sono le origini della chiesa della Madonnina, originariamente cappella privata di proprietà dei marchesi Sagramoso. Acquistata dal Comune nel 1730, nel 1732 venne integralmente riedificata nelle forme neoclassiche attuali ed ampliata nel 1943. L’edificio si presenta con facciata continua rivolta ad occidente e portale di gusto barocco. Torre campanaria addossata al fianco meridionale del presbiterio. Impianto spaziale ad unica ampia aula rettangolare con entrambe le testate a sviluppo poligonale a tre lati, che conferiscono all’insieme una conformazione a pianta ottagonale allungata; presbiterio quadrangolare e rialzato di due gradini, fiancheggiato da due aule minori. I prospetti interni sono scanditi da snelle lesene corinzie che inquadrano archeggiature cieche a tutto sesto, e sulle quali si imposta un’alta trabeazione modanata; l’altare maggiore in marmi policromi si addossa alla parete di fondo del presbiterio. L’aula è coperta da una volta a botte a sezione semi-ellittica, con teste di padiglione ed unghie laterali; al centro della volta una cornice in stucco riquadra il dipinto della Vergine Assunta in Cielo; il presbiterio è sovrastato una volta a botte con unghie laterali. Copertura a padiglione con travature lignee portanti e manto in coppi di laterizio. La pavimentazione della navata è realizzata in quadrotte di marmo rosso Verona e marmo biancone posate a corsi obliqui; il presbiterio è pavimentato con lastre di pietra bianca; l’altare si imposta su un basamento in marmo rosso Verona.
Pianta
La chiesa presenta un impianto spaziale ad unica ampia aula rettangolare con asse maggiore longitudinale, con entrambe le testate a sviluppo poligonale a tre lati, che conferiscono all’insieme una conformazione a pianta ottagonale allungata; il presbiterio, a pianta quadrangolare e rialzato di due gradini, è fiancheggiato da due aule minori. La sacrestia si colloca oltre la parete di fondo del presbiterio. L’ingresso principale, con bussola lignea interna, si apre al centro della facciata principale, prospiciente la strada comunale. Lungo la parete di controfacciata insiste il soppalco ligneo della cantoria. La torre campanaria si eleva addossata al fianco meridionale del presbiterio.
Facciata
Facciata continua rivolta ad occidente. Al centro si apre il portale di gusto barocco, sovrastato da una nicchia decorata con un’immagine della Vergine oggi quasi illeggibile. Più in alto una finestra di forma rettangolare illumina l’interno dell’edificio.
Strutture di elevazione
Le strutture di elevazione sono realizzate in muratura portante di pietrame misto, composta da conci di pietra calcarea, tufo, ciottoli e mattoni pieni in laterizio legati con malta di calce. I paramenti murari esterni ed interni sono intonacati e tinteggiati.
Strutture di orizzontamento e/o voltate
L’ambiente dell’aula è coperto da una volta a botte a sezione semi-ellittica, con teste di padiglione ed unghie laterali, scandita da costolonature trasversali; al centro della volta una cornice modanata in stucco riquadra il dipinto raffigurante la Vergine Assunta in Cielo; il presbiterio è sovrastato da una volta a botte con unghie laterali ed elemento ornamentale centrale con rilievi in stucco. Le strutture voltate sono realizzate in canniccio intonacato collegato ad un sistema di centinature lignee portanti, intonacate e tinteggiate verso l’intradosso.
Coperture
Copertura a padiglione con struttura portante composta da capriate e puntoni lignei; orditura secondaria di tipo tradizionale costituita da arcarecci e travetti con sovrapposto assito ligneo; manto in coppi di laterizio.
Pavimenti e pavimentazioni
La pavimentazione dell’aula è realizzata in quadrotte alternate in marmo rosso Verona e marmo biancone posate a corsi obliqui. Il presbiterio, preceduto da due gradini in marmo rosso Verona, è pavimentato con lastre di pietra calcarea bianca; il piano rialzato su cui si imposta l’altare è in marmo rosso Verona. La pavimentazione delle aule minori per i fedeli e della sacrestia è realizzata con piastrelle quadrate in cemento, alternativamente bianche e rosse, e posate a corsi diagonali.
Prospetti interni
L’ampio ed arioso impianto spaziale della chiesa, diffusamente illuminato dalle finestrature sommitali, si presenta come un tutt’uno armonico, caratterizzato da un’elegante ed equilibrata composizione architettonico-decorativa. I prospetti sono scanditi da snelle lesene corinzie che inquadrano archeggiature cieche a tutto sesto, e sulle quali si imposta un’alta trabeazione modanata; nel registro superiore una sequenza di specchiature quadrate con cornice a stucco, talune aperte e finestrate. L’altare maggiore in marmi policromi si addossa alla parete di fondo del presbiterio. Le pareti sono intonacate e tinteggiate; gli elementi modanati sono sottolineati da una differente cromia.
Prospetti esterni
I prospetti esterni, intonacati e tinteggiati, presentano uno sviluppo sobrio e lineare, e sono coronati da una cornice sottogronda a semplice modanatura, a cui si raccordano, sul fronte principale, le snelle lesene che ne sottolineano l’articolazione volumetrica; ampie finestrature quadrangolari si aprono nel settore superiore delle pareti longitudinali dell’aula e del presbiterio; una bassa zoccolatura in pietra calcarea bianco-rosata segna l’attacco a terra delle strutture di elevazione.
Campanile
Torre campanaria addossata al fianco meridionale della chiesa. Basamento a pianta quadrangolare, fusto slanciato, cella campanaria ad edicola caratterizzata da un’apertura a tutto sesto per ciascun lato e coronata da quattro pinnacoli. Copertura a cipolla poggiante su un tamburo a sezione ottagonale. Sul vertice sommitale campeggia una croce in ferro.
Adeguamento liturgico

presbiterio - intervento strutturale (1974)
L’intervento di adeguamento liturgico del presbiterio ha previsto la rimozione delle balaustre ed il parziale smembramento dell’altare maggiore pre-conciliare, la cui mensa con paliotto è stata ricollocata in posizione avanzata verso l’assemblea, in ottemperanza alle prescrizioni del Concilio Vaticano II.
altare - intervento strutturale (1974)
Altare con paliotto decorato con intarsi in marmi policromi, rivolto verso l’assemblea e rialzato su un basamento in marmo rosso Verona.
ambone - aggiunta arredo (1974)
Leggio mobile in legno collocato in posizione avanzata verso l'aula sul lato sinistro (lato settentrionale) del presbiterio.
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